Tennis
20.01.2025 - 11:22
La tennista polacca Iga Swiatek numero 2 della classifica
Iga Swiatek, numero due al mondo del tennis, può tirare un sospiro di sollievo. La WADA (World Anti-Doping Agency), l'Agenzia mondiale antidoping, ha ufficialmente comunicato di non voler presentare appello in merito al caso di positività alla trimetazidina che aveva coinvolto la tennista polacca lo scorso agosto.
La vicenda aveva destato scalpore nel mondo del tennis: Swiatek era risultata positiva a un controllo antidoping, con la conseguente sospensione provvisoria. Successivamente, l'ITIA (International Tennis Integrity Agency) aveva riconosciuto la tesi della difesa, ovvero la contaminazione di un farmaco a base di melatonina assunto dall'atleta. Swiatek aveva quindi accettato una squalifica di un mese, sufficiente a saltare la stagione asiatica ma non a compromettere la sua partecipazione alle WTA Finals.
La decisione della WADA mette ora la parola fine alla vicenda. Come si legge nel comunicato ufficiale, dopo un'attenta analisi e la consulenza di un legale esterno, l'agenzia ha accettato la spiegazione della contaminazione, ritenendola "ben dimostrata" e conforme al Codice mondiale antidoping. Di conseguenza, non sussistono le basi per presentare appello al CAS (Tribunale Arbitrale dello Sport).
Questa decisione segna una netta differenza con un altro caso di doping che coinvolge un tennista di spicco: Jannik Sinner. La WADA, infatti, ha presentato appello al CAS contro l'assoluzione dell'azzurro nel caso Clostebol, chiedendo una squalifica di 1-2 anni. L'udienza si terrà a porte chiuse il 16 e 17 aprile presso la sede del TAS di Losanna, e la sentenza è attesa per la primavera.
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