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San Vittore del Lazio

Un milione per il servizio di igiene urbana senza contratto d'appalto

È la denuncia contenuta nell'interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza Eugenio Iannetta, Francesco Paolo Giangrande e Francesco Paolo Furner all'amministrazione comunale

Un milione per il servizio di igiene urbana senza contratto d'appalto

Oltre un milione di euro spesi per il servizio di igiene urbana a San Vittore del Lazio, senza mai stipulare un contratto d'appalto. È la denuncia contenuta nell'interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza Eugenio Iannetta, Francesco Paolo Giangrande e Francesco Paolo Furner all'amministrazione comunale guidata dal sindaco Nadia Bucci. Secondo quanto emerso dall'interrogazione depositata il 30 giugno 2025 “l'appalto per il servizio di igiene urbana fu aggiudicato definitivamente con determina n. 186 del 15 aprile 2019 alla ditta Supereco Srl per un importo di 174.000 euro annui. Tuttavia, come confermato dal tecnico comunale e dal segretario comunale, non sarebbe mai stato stipulato il regolare contratto d'appalto”.

La situazione - secondo quanto si legge nell’interrogazione dei tre consiglieri di opposizione - si è ulteriormente complicata quando “il 29 ottobre 2020, la giunta comunale con delibera n. 93 ha autorizzato un aumento di 40.000 euro annui. Considerando le proroghe per l'intera durata dell'appalto, la spesa totale supera il milione di euro”. Su questo pongono particolare attenzione i consiglieri autori dell’interrogazione, indicando l’articolo 18 del disciplinare di gara che stabiliva: “Il canone annuo di aggiudicazione dei servizi non può in alcun modo essere revisionato", e che “l'impresa partecipante accettava”.

Nella loro interrogazione i consiglieri di minoranza hanno posto in tutto otto quesiti al sindaco Nadia Bucci, al vice sindaco Roberto Bucci, all'assessore Amilcare D'Orsi e al segretario comunale Maurizio Sasso, chiedendogli risposta scritta.
La prima domanda, sulla mancata stipula del contratto: “Perché non è mai stato sottoscritto il contratto d'appalto, nonostante l'ingegnere Domenico Greco avesse dichiarato nel settembre 2019 che erano in corso le attività propedeutiche alla stipula?”. Poi chiedono se sono stati osservati tutti i requisiti previsti dall'aggiudicazione definitiva e dal verbale di consegna lavori, e, ancora altro quesito, si concentra sul direttore dell'esecuzione del contratto: “Trattasi di figura obbligatoria per appalti superiori a 500.000 euro; perché non è stato in carica dal 2023 al 2024?”.

L’interrogazione fiume continua con altre domande, in cui chiedono “su quale base giuridica è stato autorizzato l'incremento di 40.000 euro annui in violazione del disciplinare di gara”, se la ditta ha effettivamente eseguito tutti i servizi previsti, inclusa la gestione dell'isola ecologica e la raccolta dei rifiuti abbandonati, ed infine “con quali criteri sono stati effettuati i pagamenti regolari per cinque anni senza un contratto valido”.

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