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Il libro

De Sica, genio senza tempo

Verrà presentato a Roma l’11 febbraio il volume curato da Jean Antoine Gili e Piero Spila. Una vera e propria antologia che ripercorre la vita e la carriera di attore e regista, dal teatro al cinema

De Sica, genio senza tempo

La copertina del libro curato da Jean Antoine Gili e Piero Spila

Un omaggio al genio di Vittorio De Sica. Martedì 11 febbraio, alle 18.30, il Cinema Caravaggio di Roma ospiterà la presentazione del libro “Tutto su Vittorio De Sica – Autore, attore, seduttore”, un’antologia curata da Jean Antoine Gili e Piero Spila, con prefazione di René de Ceccatty. L’evento, che si inserisce nel ciclo di cineincontri organizzati dal Cinecircolo Romano, vedrà la partecipazione del curatore Piero Spila, del presidente del Cinecircolo Catello Masullo, del critico cinematografico Franco Montini e dell’editore Gianni Gremese.

Al termine della presentazione, il pubblico potrà assistere alla proiezione di “Miracolo a Milano” (1951), una delle opere più iconiche di De Sica. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Il volume, pubblicato da Gremese Editore in occasione del cinquantenario dalla morte del regista, rappresenta la più completa antologia mai realizzata su una delle figure più influenti del cinema italiano e mondiale. Frutto della collaborazione di oltre quaranta autori, italiani e francesi, il libro analizza l’intera carriera di De Sica.

Un anniversario speciale
Il 13 novembre 2024 è stato il cinquantesimo anniversario della scomparsa di Vittorio De Sica, nato a Sora, all’epoca nella provincia della Terra di lavoro, il 7 luglio 1901. Pur essendosi trasferito all’età di tredici anni a Napoli, la sua città natale ha sempre conservato un legame speciale con lui, orgogliosa di aver dato i natali a un artista capace di rivoluzionare il cinema mondiale. Il padre, Umberto, era un carabiniere nato a Cagliari ma originario della Campania, trasferito a Sora per lavoro.

Dal teatro al cinema
De Sica iniziò la sua carriera artistica nel teatro, dove affinò il suo talento recitativo e il suo carisma naturale. Negli anni Trenta, con l’avvento del cinema sonoro, divenne uno dei volti più amati del grande schermo, interpretando ruoli romantici e brillanti che lo resero un’icona del cinema leggero italiano. Tuttavia, fu con la regia che De Sica trovò la sua vera vocazione, abbracciando il neorealismo e portando sullo schermo storie di struggente umanità e intensa poesia.

Il neorealismo

Il capolavoro “Ladri di biciclette” (1948), tratto dal romanzo di Luigi Bartolini e sceneggiato con Cesare Zavattini, è considerato uno dei massimi esempi del neorealismo. Girato con attori non professionisti e ambientato tra le macerie della Roma del dopoguerra, il film racconta la disperata ricerca di una bicicletta rubata da parte di un padre e di suo figlio, simbolo della lotta per la dignità in un’Italia devastata dal conflitto. Il film vinse il Premio Oscar come miglior film straniero e consolidò la fama internazionale di De Sica.
Oltre a “Ladri di biciclette”, De Sica ha diretto opere straordinarie come “Sciuscià” (1946), “Miracolo a Milano” (1951) e “Umberto D.” (1952), film che esplorano le difficoltà delle classi più umili con uno sguardo al tempo stesso lirico e realistico. La sua collaborazione con Zavattini fu determinante nel creare un cinema capace di emozionare e far riflettere, tanto da influenzare registi come Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini. Come sottolinea René de Ceccatty nella prefazione del volume, «forse non ci sarebbe stato “Uccellacci e uccellini” senza “Miracolo a Milano”; e “Ladri di biciclette”, in tono più dolce e sentimentale, già annuncia la crudeltà di “Accattone” o la disperazione allucinata e meravigliosa di “La strada”». Sebbene sia ricordato principalmente come regista, De Sica non abbandonò mai la recitazione. La sua eleganza e il suo in fascino lo resero protagonista di commedie di grande successo, come “Pane, amore e fantasia” (1953), dove affiancò Gina Lollobrigida.

Il libro
Il volume “Tutto su Vittorio De Sica” è strutturato come un dizionario antologico di quasi cinquecento pagine, con oltre cento voci dedicate ai suoi film, ai protagonisti e ai temi del suo cinema. Oltre all’analisi critica, il volume include una biografia commentata, una selezione di dichiarazioni del regista e un inserto fotografico di 64 pagine a colori. La copertina, impreziosita dal disegno “Fra le rughe del tempo i segni del tuo passaggio” di David Parenti, celebra l’inesauribile modernità dell’artista.
L’opera, pubblicata contemporaneamente in Italia e in Francia, si propone come un riferimento imprescindibile per chiunque voglia approfondire la figura di De Sica e il suo impatto sulla storia del cinema. Grazie al contributo di autori di fama internazionale, tra cui Alberto Anile, Orio Caldiron, Enrico Giacovelli e Paolo Speranza, rappresenta un viaggio attraverso la vita e l’arte di un uomo che ha saputo raccontare con straordinaria sensibilità la realtà e i sentimenti umani.
L’evento dell’11 febbraio sarà un’occasione unica per riscoprire l’uomo, l’attore e il regista attraverso le parole di esperti e appassionati del suo cinema. L’incontro sarà seguito dalla proiezione di “Miracolo a Milano”.

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