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Ambiente

14 milioni a fondo perduto, Righini: «Provvedimento dal valore "risarcitorio"

Le parole dell'assessore regionale al bilancio

giancarlo righini

L’assessore regionale al Bilancio Giancarlo Righini

I 13,8 milioni di euro del cosiddetto conguaglio Saf saranno stanziati dalla Regione Lazio a fondo perduto. Lo ha annunciato ieri, all’assemblea dei soci della Società Ambiente Frosinone, l’assessore regionale al bilancio Giancarlo Righini, che è intervenuto all’appuntamento. Un colpo di scena di non poco conto. Perché in questo modo i Comuni non dovranno restituire le cifre attraverso dei piani annuali. Come invece era inizialmente previsto. Ha spiegato Giancarlo Righini: «La giunta regionale aveva già risposto all’appello del presidente della Saf Fabio De Angelis. Colgo l’occasione per ringraziare il presidente Francesco Rocca e tutti i colleghi per la sensibilità e la determinazione che hanno dimostrato. Si può dire che si tratta di un provvedimento dal valore “risarcitorio” nei confronti di una Società e di una provincia che hanno dato molto in questi anni all’intera regione. Mi riferisco alla disponibilità di trattare rifiuti di fuori provincia per esempio. Evitando in questo modo possibili emergenze legate ai rifiuti. Con questa decisione vengono scongiurati rischi di dissesto della Saf o di alcuni Comuni. Il giudizio di parifica del Rendiconto della Regione da parte della Corte dei Conti (una situazione che non esito a definire memorabile) ci consente spazi di manovra importanti anche sul versante dei contributi e delle risorse. Sulla base di queste considerazioni i 13,8 milioni di euro verranno erogati a fondo perduto. In questo modo si dimostra con i fatti la credibilità di un’istituzione, la Regione Lazio appunto, che libera da incombenze importanti sia la Saf che i Comuni. Che adesso possono investire maggiormente nei servizi per le comunità». Le parole dell’assessore Giancarlo Righini sono state accolte con un applauso dai sindaci presenti (una cinquantina) all’assemblea della Saf.

È chiaro che a questo punto dovranno essere gli uffici finanziari della Regione Lazio a trovare le soluzioni tecnico-contabili per l’azione della misura annunciata dall’assessore Giancarlo Righini. Vale a dire lo stanziamento di 13,8 milioni di euro a fondo perduto. Ricordiamo i termini della questione. Fabio De Angelis, presidente della Saf, aveva chiesto alla Regione Lazio di anticipare le somme non ancora fatturate ai Comuni. Parliamo di una cifra di 13,8 milioni di euro, accumulatasi dal 2007 ad oggi. Un macigno per diversi Comuni, che avrebbero rischiato il dissesto. E di conseguenza il conto lo avrebbero pagato i cittadini, le famiglie, i commercianti, i fornitori. Senza considerare che la Saf quegli importi li aveva comunque anticipati a causa dei maggiori costi sostenuti. A sollecitare l’adozione del provvedimento il consigliere regionale Daniele Maura. Il provvedimento, già adottato dalla giunta, fa adesso parte del Collegato che dovrà essere votato dal consiglio regionale. L’articolo 1 del Collegato stabilisce che la Regione stanzia 13,8 milioni di euro (4,6 all’anno dal 2025 al 2027). È quanto dovuto dai Comuni alla Saf per coprire i maggiori costi legati alla gestione dei rifiuti. Un contributo straordinario, a fondo perduto (come annunciato da Righini). La Regione Lazio pagherà direttamente la Saf, dopo una verifica sia della documentazione che della delega di pagamento da parte dei Comuni.

Dopo l’intervento di Righini si è provveduto all’approvazione del bilancio. Via libera all’unanimità da parte dei sindaci presenti, per alzata di mano. La riunione si è svolta in seconda convocazione, quando bastano 31 presenti su 92. Ma comunque le assenze erano tante. Si sono notate particolarmente quelle dei sindaci Enzo Salera (Cassino) ed Enrico Pittiglio (San Donato Valcomino). Entrambi del Pd. Diversi amministratori del cassinate e del sorano non hanno partecipato per protestare contro le mancate riunioni che in quelle aree non si sono svolte. Mentre invece nel frusinate e nell’area nord sì. Riunioni tra la Saf e i sindaci per confrontarsi sul provvedimento. Fra l’altro proprio ieri mattina Salera ha scritto una lettera al presidente della Saf per sottolineare come l’orario della prima “chiama” (ore 7 del 22 luglio) sia una sorta di “convocazione impossibile”. Citando una sentenza della Cassazione. La richiesta di Salera era quella di un rinvio della seduta. Sul piano politico va detto che nel Pd Salera fa parte di AreaDem di Francesco De Angelis e Pittiglio di Rete Democratica di Sara Battisti. Una sorta di convergenza amministrativa.

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