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Alla ricerca del consigliere

Pressing sui “dissidenti” da parte di diversi settori della maggioranza. Obiettivo: superare... l’alleato. Ma Anselmo Pizzutelli: «Soltanto guerra di poltrone, il Sindaco restituisca la parola ai cittadini»

Alla ricerca del consigliere

Hanno parlato a lungo il 24 dicembre. Fuori dal consiglio comunale, al quale Norberto Venturi (Pd) aveva partecipato ma Domenico Marzi (Lista Marzi) no. Un confronto che non poteva passare inosservato. Non in questa fase. Pochi minuti prima la seduta ordinaria di prima convocazione era andata deserta per mancanza del numero legale. Per la terza volta consecutiva. All’appello hanno risposto in 15 su 33. Per la maggioranza il “sì” è arrivato dal sindaco Riccardo Mastrangeli, da Christian Alviani (Identità Frusinate) e da Marco Ferrara (Fratelli d’Italia). Quest’ultimo ha presieduto i lavori come presidente vicario.

Massimiliano Tagliaferri (indipendente) non c’era. Presenti in 12 tra opposizione e dissidenti: Teresa Petricca e Giovambattista Martino (Futura), Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella (eletti nella Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (eletto nella Lega), Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo (Forza Italia), Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi (Pd), Armando Papetti (Lista Marzi), Vincenzo Iacovissi (Psi).

Dicevamo del faccia a faccia tra Marzi e Venturi. Nel 2025 l’ex sindaco, unitamente a Carlo Gagliardi e Alessandra Mandarelli, ha spesso contribuito a mantenere il numero legale in “prima”. Ma la sensazione che qualcosa sia cambiato è forte. Probabile che, soprattutto in vista del bilancio, il confronto si sposti sul piano programmatico-amministrativo. Il gruppo del Pd, del quale oltre a Norberto Venturi, fanno parte anche Angelo Pizzutelli e Fabrizio Cristofari, è all’opposizione. Il colloquio tra Domenico Marzi e Norberto Venturi potrebbe essere propedeutico a strategie unitarie su alcune tematiche? Vedremo.

Fabrizio Cristofari ha detto subito dopo lo scioglimento della seduta per mancanza del numero legale: «Ringraziamo la maggioranza per averci dato buca alla seduta convocata alla vigilia di Natale». Norberto Venturi ha rilevato: «È evidente che la maggioranza non ha più i numeri per garantire nulla, forse il sindaco dovrebbe prenderne atto». Angelo PIzzutelli ha chiosato: «Invito il sindaco Riccardo Mastrangeli a riflettere seriamente: forse le dimissioni sono l’atto più opportuno in questa fase. Anche per rispetto nei confronti del consiglio comunale e della città».

Anselmo Pizzutelli (eletto nella Lista Mastrangeli ma primo dei “dissidenti”), argomenta a freddo: «Mi sento di chiedere scusa ai cittadini a nome dei colleghi consiglieri che hanno fatto mancare il numero legale. Peraltro è la terza volta consecutiva. I consiglieri, eletti dalla gente, hanno il dovere di essere presenti in aula per approvare delibere utili alla città. Se poi le assenze vengono strategicamente utilizzate per una “guerra di poltrone” (di questo si tratta), allora è ancora peggio. Non è condivisibile la logica della ricerca di un posto al sole a scapito dell’attività amministrativa. L’interesse di partito, di gruppo e di lista civica sta prevalendo su quello della città. Sono strategie di una politica “piccola piccola”. Quanto al sindaco Riccardo Mastrangeli, prenda atto che la maggioranza non c’è più. Da tempo.

Dei 15 che hanno risposto all’appello, 12 non lo sostengono. Qualcuno voleva anche le nostre assenze per confondere le acque, per far passare la logica che tutti eravamo concentrati sui regali di Natale e non sullo svolgimento del nostro mandato. Abbiamo dato una risposta diversa e in questo modo è emerso chiaramente chi ha voluto che il numero legale mancasse: la maggioranza. Riccardo Mastrangeli ha l’occasione di non cedere alle “pressioni” che gli arrivano da tutte le parti. Si dimetta e restituisca la parola ai cittadini. Faccia vedere che lui è indipendente e autonomo da certe logiche, anche romane, che non hanno mai portato nulla di buono per il nostro capoluogo. Se rassegna le dimissioni, tutti coloro che lo stanno tirando per la “giacca” avranno clamorosamente perso».

Per il resto, impazza il “tam tam” delle indiscrezioni. Ad esempio tentativi da parte di settori della maggioranza di “recuperare” Giovambattista Martino e Teresa Petricca (FutuRa), i quali però restano all’opposizione. Così come ci sarebbero delle manovre per provare a spaccare Forza Italia. Ma va detto che gli “azzurri” hanno due consiglieri, Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia. Ed essendo il partito fondatore del centrodestra, la questione di FI difficilmente potrà prescindere da equilibri anche regionali. Di certo da oltre un anno e mezzo Forza Italia è all’opposizione dell’Amministrazione Mastrangeli. Inoltre nelle scorse settimane si è parlato altresì dell’ipotesi di un “patto federativo” tra FI e FutuRa.

Vedremo quello che succederà. Pressing in corso anche nei confronti di Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Giovanni Bortone. Eletti in maggioranza nel 2022. Ora all’opposizione. La presa di posizione di Anselmo Pizzutelli è chiara. Un’ultima cosa: il processo di scomposizione e ricomposizione dei gruppi consiliari va avanti da quasi quattro anni senza soluzione di continuità. Nel frattempo la maggioranza si è progressivamente spaccata e indebolita. Vuol dire che non è questa la strada per dare stabilità.

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