Colleferro
27.12.2025 - 10:42
Il coltello con cui il ventiduenne ha minacciato i poliziotti
Un episodio di violenza nei giorni scorsi in un’abitazione in via Gramsci a Colleferro. Un giovane di 22 anni, B.N., ha aggredito il nonno con un bastone di alluminio, causando all’anziano ferite gravi alla testa, e ha successivamente minacciato gli agenti di polizia con un coltello. La vittima è trasportata all’ospedale Parodi Delfino con una prognosi di 45 giorni per fratture e contusioni multiple.
La ricostruzione
La madre del ragazzo stava cercando da tempo di inserirlo in una comunità idonea, conscia della pericolosità della sua dipendenza. Era stato il nonno a decidere di ospitarlo, nonostante i precedenti episodi di aggressione. Quello che doveva essere un gesto d’amore e accoglienza si è trasformato, in pochi istanti, in un incubo di sangue e violenza.
L’aggressione è iniziata intorno alle 20 di alcuni giorni fa, quando le urla provenienti dall’abitazione hanno allertato i vicini. All’arrivo del personale medico l’anziano era a terra, in una pozza di sangue, mentre il nipote si era barricato al piano terra, armato e fuori controllo. Il giovane, già noto per problemi di dipendenza che rendevano la vita familiare un inferno di minacce e suppellettili distrutte, non si è arreso facilmente. Quando gli agenti del locale Commissariato hanno tentato di avvicinarsi, il ragazzo ha aperto la porta impugnando un coltello a scatto di 22 centimetri, puntandolo contro i poliziotti tra insulti e minacce. È iniziato allora un delicato lavoro di negoziazione.
Gli agenti della pattuglia e della Squadra Anticrimine hanno saputo gestire quei “minuti infiniti”, instaurando un dialogo con il ragazzo per distrarlo. Una manovra strategica fondamentale: mentre il giovane era impegnato nel confronto, i medici sono riusciti a prelevare il ferito in sicurezza, trasportandolo d’urgenza al pronto soccorso. Gli agenti sono riusciti a irrompere nel locale, disarmando il ventiduenne prima che potesse colpire ancora. Nell’appartamento al piano superiore, i segni del passaggio della furia: sangue ovunque e quel bastone di alluminio con tracce ematiche, muto testimone di una violenza inspiegabile. L’intervento tempestivo e il sangue freddo degli agenti del commissariato di Colleferro hanno evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.
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