Frosinone
21.10.2025 - 10:23
Paolo Trancassini, parlamentare e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia
Un forte richiamo all’unità del centrodestra, da declinare ad ogni livello. Nazionale, regionale, comunale. Ma anche una sottolineatura dell’importanza del gioco di squadra, evitando personalismi. Nella convinzione che la logica del “noi” debba costantemente prevalere rispetto alla tentazione di quella dell’io. Paolo Trancassini, parlamentare e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, ha voluto lanciare dei messaggi forti e chiari al deputato Nicola Ottaviani, coordinatore della Lega in provincia di Frosinone.
Il tema è la mancata inclusione delle province del Lazio Sud (Frosinone e Latina) nella Zes unica. Ottaviani, riferendosi al voto in commissione Bilancio del Senato, aveva rilevato fra l’altro: «Hanno votato a favore 6 commissari (5 delle opposizioni + 1 della Lega). Hanno votato contro in 8, ossia tutti gli altri commissari di maggioranza. Non servono commenti, perché è giusto che ognuno dei residenti in provincia di Frosinone, Latina e Rieti possa farsi un quadro libero ed autonomo di quello che succede a Roma, dove alcuni continuano a sacrificare i nostri territori,, per ragioni la cui “nobilità” risulta difficile da comprendere».
Insomma, un attacco agli alleati di FdI e Forza Italia, ma pure alle scelte del Governo.
Rileva Paolo Trancassini: «Ho letto le recenti dichiarazioni dell’onorevole Ottaviani, e mi dispiace che si collochi al di fuori di una squadra impegnata in partite importanti. Stiamo lavorando con tutto il centrodestra, di concerto con il Governo sia della Nazione che della Regione, per dare risposte concrete ai cittadini, come ad esempio i 100 milioni di euro stanziati dal Governo in favore del Consorzio Industriale Unico del Lazio, una misura strategica, che rafforza la competitività delle imprese locali, crea le condizioni per nuovi investimenti e sostiene la ripartenza del sistema economico regionale».
Poi Trancassini aggiunge: «Quelle a cui si riferisce l’onorevole Ottaviani sono partite difficili, complesse, nelle quali prima del voto in commissione serve acquisire il parere da parte dei Ministeri, che non mi pare, nel caso di specie da lui evidenziato, fossero stati positivi. Rimaniamo convinti che il “noi” possa sempre indicare la strada migliore per comunità e territori, mentre l’“io” troppo spesso è cattivo consigliere. Confido che anche in questo caso, come per il Comune di Frosinone, si continui a prediligere il “noi” all’ “io”, come fa tutta la squadra di Fratelli d’Italia, sperando che l’onorevole Ottaviani torni a giocare insieme al centrodestra».
Paolo Trancassini evidenzia diverse situazioni. Intanto cha la partita della Zes è complessa, complicata e in ogni non può concludersi in tempi brevi. Perché la Zona Economica Speciale è stata pensata e declinata con un profilo regionale. Andrebbe cambiata la legge istitutiva e servirebbe il via libera dell’Unione Europea. Quanto ai parametri, il punto è che il Lazio non è rientrato dall’inizio. Ma nel frattempo è successo pure altro. Per esempio la presidenza del consiglio dei ministri ha stanziato 100 milioni di euro per il Consorzio industriale. Risorse da destinare alle imprese dei territori. Un risultato che è stato raggiunto grazie al pressing di Massimo Ruspandini (parlamentare e presidente provinciale di Fratelli d’Italia) sul ministro Tommaso Foti. Su questo tema Ruspandini è stato supportato dagli altri due deputati di FdI, Paolo Pulciani e Aldo Mattia. A proposito di gioco di squadra.
Poi ci sono le Zls, Zone Logistiche Semplificate. Per l’attivazione delle quali, nel Lazio, siamo ormai al conto alla rovescia. Lo hanno detto a chiare note lo stesso ministro Tommaso Foti, la vicepresidente del Lazio Roberta Angelilli e l’assessore regionale al bilancio Giancarlo Righini. Le Zls sono aree geografiche delimitate e istituite per favorire lo sviluppo del settore logistico e delle attività economiche correlate, attraverso la semplificazione delle procedure amministrative, la concessione di agevolazioni fiscali come il credito d'imposta e la possibilità di istituire zone franche doganali. Anche il riferimento al Comune di Frosinone ha una valenza politica significativa. Il richiamo al “noi” piuttosto che all’“io” è così traducibile: Fratelli d’Italia non ha mai fatto mancare il sostegno a Riccardo Mastrangeli (sindaco civico in quota Lega), neppure nei momenti in cui le decisioni del Sindaco non hanno convinto il gruppo consiliare e il partito.
Per esempio sul Brt e sul Piano urbano della mobilità sostenibile. Ma c’è dell’altro: prima della campagna elettorale la tensione politica tra Fratelli d’Italia e l’allora sindaco Nicola Ottaviani era alle stelle. Per la revoca del vicesindaco Fabio Tagliaferri. Non era affatto scontato che il centrodestra si presentasse unito alle elezioni del giugno 2022. Ma anche in quell’occasione Paolo Trancassini, Massimo Ruspandini e Fabio Tagliaferri fecero prevalere la logica del gioco di squadra e del “noi”.
Ecco perché il messaggio di Trancassini a Ottaviani («come fa tutta la squadra di Fratelli d’Italia, sperando che l’onorevole Ottaviani torni a giocare insieme al centrodestra») assume una connotazione precisa.