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«Fuga continua dal confronto»

Anche il gruppo FutuRa interviene dopo la seduta di venerdì sera che ha infuocato il dibattito. E risponde alla maggioranza. Resta accesa la polemica sulle due mozioni riguardanti il Medio Oriente

«Fuga continua dal confronto»

Non si ferma il dibattito scoppiato venerdì sera durante l’ultimo consiglio comunale di Frosinone. A far scaldare gli animi di maggioranza e opposizione sono state le due mozioni all’ordine del giorno riguardanti il Medio Oriente.
«L’analisi critica della “fuga” del sindaco Mastrangeli porta, in sintesi, all’interpretazione postuma che a volte il rimedio è peggio del danno». A parlare questa volta è il gruppo FutuRa composto dai consiglieri Giovambattista Martino, Teresa Petricca e Francesco Pallone che insieme agli altri “dissidenti”, Forza Italia e il gruppo del Pd e Domenico Marzi sono rimasti in aula per discutere le mozioni. Al contrario della maggioranza che, invece, ha abbandonato i banchi e dopo la pausa non è più rientrata, compresi il sindaco Riccardo Mastrangeli e il presidente dell’aula Massimiliano Tagliaferri.  «La mozione su Gaza è stata presentata dal consigliere Anselmo Pizzutelli, capogruppo della lista Mastrangeli, firmata dalla consigliera Antonietta Mirabella eletta sempre in quella lista, nonché dal consigliere Giovanni Bortone, capogruppo della Lega con Riccardo Mastrangeli, sindaco in quota Lega – proseguono – Definire di sinistra questa mozione è quindi mistero degno di una ginnastica retorica da primato. Ancora acrobazia politica quando ci si riferisce all’altra mozione presentata dal consigliere Marzi, appellata, da qualcuno, addirittura inutile».

Poi aggiungono: «I consiglieri di opposizione rimasti in aula, sarebbero stati stampella del consigliere Marzi gli interventi del quale, ricordiamo, hanno fatto sì, come noto, che questa amministrazione resti ancora in piedi. Etica e non di sinistra è l’apertura del confronto costruttivo su quanto accaduto a Gaza, al quale l’anelata tregua in attesa del completamento del percorso di pace, ovviamente non disconosciuta dai consiglieri di minoranza rimasti in aula venerdì, aggiunge ancora più forza alla condanna del conflitto, con necessità assoluta e prioritaria di portare in memoria immediata e futura l’impari eccidio di ben oltre 60.000 morti e la sofferenza assoluta che lo ha contraddistinto. Spettacolo di fuga continua dal confronto civile e democratico, da parte della maggioranza, già avvenuto nel precedente consiglio, a testimoniare una volontà di non rapportarsi ad un dramma di fronte a cui, a tutte le latitudini, nessuno si è sottratto, tranne i nostri amministratori, sia prima che dopo la tregua. Un sindaco ascolta le posizioni di maggioranza e opposizione, rispetta i temi di interesse pubblico e, soprattutto, dà esempio di responsabilità. Non è gesto neutro abbandonare l’aula, specialmente in diretta pubblica e su tema di rilievo umanitario. Grave gesto politico, fallimento istituzionale a simbolo di un modo di governare che preferisce la fuga al confronto, anche quando il tema riguarda la sofferenza».

Il sindaco Mastrangeli aveva detto che «il consiglio comunale non è un’arena per battaglie ideologiche né il palcoscenico di una propaganda fuori tempo massimo. I cittadini si aspettano serietà, responsabilità e impegno concreto su lavoro, infrastrutture, mobilità, servizi. Non discussioni inutili che non producono alcun effetto e che allontanano l’attenzione dai problemi reali del territorio. Noi rimaniamo coerenti: la politica deve servire i cittadini, non le bandiere ideologiche. A Frosinone serve governare con responsabilità, non prestarsi a teatrini che non appartengono né al presente, né alle esigenze della nostra comunità».

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