Frosinone
11.10.2025 - 07:00
La seconda convocazione ha consentito alla maggioranza di approvare il bilancio consolidato senza problemi. Ma il consiglio comunale, dopo oltre un’ora di manovre politiche e di dibattito infuocato, ha rinviato ancora una volta la votazione sulle mozioni riguardanti il Medio Oriente. Senza però accorgersi che nel frattempo a Gaza è stato raggiunto un accordo di pace. E che forse era il caso perlomeno di impostare il dibattito diversamente. In precedenza il bilancio consolidato per l’esercizio 2024 era stato approvato con 16 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti. In un clima di tensione e nervosismo generale, il documento ha avuto il via libera dall’aula di Palazzo Munari ieri sera. Non è stato votato né dal gruppo di Forza Italia, né da FutuRa, né dalla Lista Mastrangeli e neppure da Giovanni Bortone (eletto nella Lega). Quest’ultimo, insieme a Maurizio Scaccia, Pasquale Cirillo, Christian Alviani, Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella, ha abbandonato l’aula poco prima della votazione.
Dicevamo delle mozioni sul Medio Oriente: quando sono state presentate la situazione era un’altra. E in ogni caso il dibattito è stato dominato più dalle contrapposizioni in chiave locale che da altro. La maggioranza ha abbandonato l’aula. Al loro posto sono rimasti soltanto i “dissidenti”, l’opposizione e il gruppo di Forza Italia. Così ad essere protagonista della serata non è stato il documento contabile. Ma ha preso il sopravvento un dibattito che di fatto non ha portato a nulla, se non molte polemiche. Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli) subito dopo l’apertura della seduta ha chiesto al presidente Massimiliano Tagliaferri di invertire gli ultimi due punti all’ordine del giorno, quelli riguardanti la situazione del Medio Oriente.
Ma la maggioranza, con 15 sì, ha respinto la richiesta. Così il gruppo di Forza Italia e i “dissidenti” hanno abbandonato l’aula. E hanno trascorso la maggior parte della seduta fuori dall’emiciclo di Palazzo Munari. Ma la tensione non si è abbassata. Dopo l’approvazione dei debiti fuori bilancio tutti hanno ripreso posto e il consigliere Dino Iannarilli (Lega) ha chiesto di votare una breve sospensione per discutere con gli altri partiti sempre sulle due mozioni che hanno ad oggetto la situazione di Gaza. Sospensione concessa. E da questo momento in poi è esploso il vero e proprio caos. Una volta scaduto il tempo concesso dei dieci minuti, tutti hanno iniziato a domandarsi del perché i consiglieri di maggioranza non tornassero in aula.
Dopo circa mezz’ora di tensione e domande senza risposta, il vicesindaco Antonio Scaccia ha riaperto la seduta. Ma in aula, oltre ai consiglieri di maggioranza, non c’erano né il sindaco Riccardo Mastrangeli e neppure il presidente dell’aula Massimiliano Tagliaferri. Il motivo è da ricercarsi nel sostegno alla linea del Governo. Quindi la presidenza è stata assunta da Norberto Venturi (Pd), in qualità di vice. È evidente che la maggioranza in questo modo ha provato a far saltare il numero legale e quindi a rimandare ancora una volta la votazione sulle mozioni riguardanti la situazione del Medio Oriente. Poi si sono alternati gli interventi di Fabrizio Cristofari (Pd), Domenico Marzi (Lista Marzi) e di Vincenzo Iacovissi (Psi). Tutti hanno condannato il comportamento della maggioranza. Sulla stessa linea anche Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli). Ma al termine del dibattito tutti hanno lasciato l’aula facendo saltare il numero legale. Inspiegabile. Anzi, paradossale.
Scontro con Forza Italia
Botta e risposta al vetriolo tra il vicesindaco Antonio Scaccia e i consiglieri di Forza Italia Pasquale Cirillo e Christian Alviani. Ha detto Antonio Scaccia: «Trovo incomprensibile l’atteggiamento di Forza Italia che ha tenuto questa sera il numero legale sulle mozioni del Medio Oriente, andando contro quelle che sono le direttive del governo. E del partito». Pasquale Cirillo ha ribattuto: «Cosa ne sa il vicesindaco Scaccia della posizione di Forza Italia? A che titolo entra nelle vicende del partito? Un atteggiamento francamente pretestuoso, che respingo al mittente». Di fatto, sul piano politico, scontro tra Forza Italia e Lega. Antonio Scaccia, oltre che leader della Lista per Frosinone, è presidente regionale dell’associazione “Noi con Vannacci”.
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