Cassino
08.10.2025 - 10:26
In un clima di confronto serrato ma civile, il Consiglio comunale di Cassino ha dedicato la seduta di ieri a uno dei temi più sensibili e sentiti dalla cittadinanza: la sanità pubblica. Alla presenza del Direttore Generale della Asl di Frosinone, dottor Arturo Cavaliere, si è discusso con toni costruttivi del futuro dell’ospedale Santa Scolastica e, più in generale, dell’assetto sanitario del Cassinate, alla luce del nuovo Atto Aziendale recentemente approvato.
Tra i diversi contributi emersi in aula, si è particolarmente distinta l’articolata e puntuale analisi della consigliera Maria Rita Petrillo, che ha ricostruito con rigore i dati, le criticità e le urgenze che gravano sul presidio ospedaliero cassinate. Un intervento che ha saputo coniugare il senso della realtà con la forza della visione, ponendo all’attenzione del Direttore Generale domande precise e richieste fondate su evidenze chiare. Di seguito il suo intervento integrale: "Affrontiamo un tema che tocca da vicino la vita quotidiana di migliaia di cittadini: la sanità nel Cassinate, in un momento cruciale, all’indomani dell’approvazione del nuovo Atto Aziendale della ASL di Frosinone. È un documento che ridefinisce l’intera organizzazione sanitaria provinciale e che determinerà, per i prossimi anni, la qualità e l’equità dei servizi offerti ai cittadini.
Parlare di sanità a Cassino significa parlare di diritti fondamentali, di qualità della vita e, soprattutto, di fiducia nelle istituzioni.
1. Dati e contesto locale
Nei primi dieci mesi del 2024, il Pronto Soccorso di Cassino ha registrato quasi 30 mila accessi: 29.457 per l’esattezza. Per confronto: Frosinone 30.871, Sora 19.710, Alatri dati certi non pervenuti. Quello che è subito evidente è che I numeri di Cassino e Frosinone sono sovrapponibili.
Cassino serve un bacino interregionale, che comprende anche l’Alto Casertano, parte del Molise e della provincia di Latina. A questo si aggiungono migliaia di studenti universitari, spesso extracomunitari, che per ragioni economiche non si iscrivono al Servizio Sanitario Regionale e si rivolgono al Pronto Soccorso anche per prestazioni minori.
Cassino, di fatto, svolge un ruolo di riferimento interregionale, ma questa realtà non trova adeguato riconoscimento nell’Atto Aziendale. Il nostro Ospedale ha subito un depauperamento di reparti e personale, il nostro Pronto Soccorso è al collasso: personale sotto organico, turni massacranti, carichi di lavoro insostenibili. Il Direttore Generale aveva annunciato un piano straordinario di assunzioni – 25 concorsi per 198 figure – ma ad oggi non risultano assegnazioni specifiche per Cassino.
Direttore, ci chiediamo dunque: quali sono i tempi concreti per il potenziamento del personale del Pronto Soccorso, per garantire sicurezza operativa e assistenziale?
2. Discrepanze nell’Atto Aziendale
L’analisi del nuovo Atto mostra un evidente squilibrio territoriale. A Frosinone si concentrano quasi tutte le specialità ad alta complessità: chirurgia vascolare, radiologia interventistica, elettrofisiopatologia cardiaca, chirurgia robotica.
A Cassino, poi pur essendo previsto il progetto della Casa e dell’Ospedale di Comunità “Gemma De Posis” – 20 posti letto finanziati con fondi PNRR – i lavori sono ancora nella fase iniziale nonostante debbano terminare il 31 dicembre 2025 e la struttura debba essere operativa entro il 30/03/2026.
Chiediamo quindi: quali di queste specialità innovative verranno attivate a Cassino per evitare che l’alta specializzazione resti concentrata solo nel capoluogo? E qual è lo stato reale di avanzamento del progetto “Gemma De Posis”?
3. Neurologia e Clinical Trial Center
L’Atto Aziendale prevede l’attivazione di una UOC (unità operativa complessa) di Neurologia a Cassino e la nascita di un Clinical Trial Center dedicato alla ricerca su malattie rare e neurodegenerative: un progetto di valore straordinario, che potrebbe segnare una svolta per la sanità locale e per la ricerca in provincia. Tuttavia, mancano tempi certi, organici e risorse dedicate.
Quando sarà realmente operativa la Neurologia di Cassino? Con quale dotazione di personale e strumentazione? E soprattutto: è stato definito un cronoprogramma ufficiale per l’attuazione del Clinical Trial Center?
4. Personale e mobilità sanitaria
I concorsi annunciati e la mobilità nazionale per favorire il rientro dei medici cassinati restano, ad oggi, promesse non concretizzate. Anche la gara di servizi per i medici del Pronto Soccorso, promessa per giugno, non è mai stata pubblicata.
Sarebbe importante sapere qual è oggi la reale dotazione organica del Santa Scolastica, quanti posti restano vacanti e quali stabilizzazioni o nuove assunzioni si prevedono entro la fine dell’anno.
5. Liste d’attesa e performance territoriali
I dati di Salute Lazio aggiornati ad agosto 2025 dicono che meno della metà delle 105 prestazioni monitorate nella ASL di Frosinone rispettano i tempi previsti dal PNGLA (piano nazionale di governo liste di attesa). A Cassino, le prestazioni più critiche – colonscopia, EGDS, ecografie muscolo-tendinee e ostetriche – registrano attese superiori ai 90 giorni.
Qual è la percentuale di prestazioni erogate nei tempi standard nel nostro distretto? E quali azioni concrete si stanno programmando per abbattere queste liste d’attesa?
6. Mobilità passiva e fuga sanitaria
Il 28% dei pazienti della ASL Frosinone si fa curare altrove. Nel Cassinate, questa percentuale è ancora più alta. È un dato che misura non solo un problema organizzativo, ma anche una perdita di fiducia nel nostro sistema sanitario locale.
Cosa si sta facendo per invertire questa tendenza e riportare i cittadini a farsi curare nel nostro ospedale?
7. Sicurezza e manutenzione
Negli ultimi mesi sono giunte numerose segnalazioni su carenze strutturali e problemi di sicurezza, che mettono a rischio operatori e pazienti. Vorremmo sapere quali interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria siano stati avviati e se avete un’idea di come fronteggiare le aggressioni sempre più frequenti al personale sanitario, e con quali tempistiche.
8. Ambulatorio per codici minori
Il progetto dell’ambulatorio dei medici di medicina generale per la gestione dei codici minori al Pronto Soccorso è un servizio che consente di snellire le file, ma oggi l’attività è fortemente limitata dalla carenza di infermieri.
Chiediamo formalmente che venga assegnato un infermiere dedicato per ogni turno, a supporto dei medici impegnati nel servizio. È una misura minima, ma necessaria anche per garantire la piena tutela medico-legale di chi opera in prima linea.
9. Trasparenza e monitoraggio
Propongo inoltre che la ASL istituisca un report trimestrale pubblico, consultabile anche dai Comuni, con dati aggiornati su: tempi medi d’attesa, accessi ai Pronto Soccorso, organici e dotazioni strumentali. Solo la trasparenza può restituire fiducia ai cittadini e consentire ai rappresentanti istituzionali di esercitare un controllo costruttivo.
•10 Servizi salvavita
Vorrei chiudere con una proposta concreta che riguarda due servizi tempodipendenti e salvavita.
Il primo è la cardiologia interventistica. Un infarto miocardico acuto richiede un intervento immediato: l’attivazione, anche solo per uno o due giorni a settimana, di un servizio di angioplastica primaria a Cassino – come avvenuto a Formia – sarebbe una scelta di civiltà e di equità territoriale.
Il secondo riguarda la possibilità di somministrare terapie oncologiche anche nel nostro ospedale. È inaccettabile che i pazienti debbano percorrere decine di chilometri per ogni ciclo di chemioterapia, nonostante le condizioni di fragilità in cui versano.
Cassino non chiede privilegi, chiede pari dignità e pari opportunità di cura. Abbiamo numeri, bacino d’utenza e competenze da città capofila del sud della provincia. Ora è tempo che questo venga riconosciuto anche nella programmazione sanitaria.
Perché, lo voglio ribadire con forza: il diritto alla salute non può fermarsi a metà provincia".
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