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Dialoghi sulla crescita

Roma e Regione, il futuro è qui

Confronto a tutto campo tra Francesco Rocca e Roberto Gualtieri sul palco degli industriali. Sul tavolo i nuovi assetti istituzionali previsti. «Non ci sentirete mai litigare sulle cose da fare»

Roma e Regione, il futuro è qui

Roma Capitale e Regione Lazio viaggiano insieme nel futuro. Guardando alle applicazioni dell’Intelligenza artificiale nella Pubblica Amministrazione, ma anche alle infrastrutture e alle connessioni. Il tutto nel segno della sinergia fra istituzioni. Un messaggio forte e chiaro quello che hanno inviato ieri il Governatore Francesco Rocca e il sindaco Roberto Gualtieri, ospiti dell’assemblea generale di Unindustria. Protagonisti di un confronto dal titolo “I territori e le grandi trasformazioni: le sfide per Roma ed il Lazio”. Con loro sul palco il presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo. Il quale ha sintetizzato in questo modo le opportunità: «Signori, se il Comune di Roma e la Regione Lazio fanno squadra, state sicuri che uno più uno farà... cinque. Perché si determinerebbe un effetto moltiplicatore rilevante».

A moderare il dibattito Laura Chimenti, giornalista Tg1 Rai. Il “modello Giubileo” è il punto di partenza. Ma l’approdo è l’approvazione del disegno di legge costituzionale su Roma Capitale, che attribuirà alla Città eterna poteri e risorse speciali. In questo contesto la Regione Lazio intende recitare da protagonista. In un alveo di collaborazione istituzionale e operativa. Significativo il gioco di “sponda” registrato sul palco degli industriali. Roberto Gualtieri ha detto che «in questi anni abbiamo sfatato la narrazione che Roma non può essere governata». Aggiungendo: «Abbiamo dimostrato che può essere governata. E bene». Poi l’apertura a Rocca: «Dovremo studiare e capire bene il futuro riparto delle competenze, ma una cosa è certa: la Regione dovrà continuare ad occuparsi di materie chiave. Per esempio le politiche industriali». Francesco Rocca ha affermato: «Il disegno di legge su Roma Capitale è la migliore opportunità possibile. Tra il sottoscritto e il Sindaco non ci sono mai stati (e mai ci saranno) esercizi muscolari. Il percorso è lineare. Roma ha bisogno delle deleghe previste nel ddl.

Diciamo così: lo stato di salute di Roma Capitale è importante per la Regione Lazio. E viceversa. Perché, come dico sempre, c’è tutto un Lazio intorno». Secondo Gualtieri «Roma ha le carte in regola per stare nella dimensione delle eccellenze su tematiche come l’hub digitale e le applicazioni “intelligenti” dell’Intelligenza artificiale». Ha aggiunto: «Abbiamo tutto per centrare un simile risultato: i talenti, i “cavi”, le imprese. Immaginiamo uno scenario che veda l’intera attività amministrativa del Comune gestita in un sistema di Intelligenza artificiale. Pensiamo ai riflessi positivi per chi vuole investire qui». Francesco Rocca ha voluto sottolineare l’importanza delle infrastrutture. Argomentando: «Parliamoci chiaro: lo sviluppo è mobilità. I manager delle aziende guardano a questo fattore quando studiano i nostri territori per eventuali investimenti. E dobbiamo avere il coraggio di dire che per troppi anni sulle infrastrutture il Lazio è rimasto indietro perdendo terreno. La nostra Amministrazione ha impresso una svolta forte e stiamo recuperando. Pensiamo alla Cisterna-Valmontone. Pensiamo alla possibilità di una Stazione Tav a Ferentino. C’è un impegno del ministro dei trasporti Matteo Salvini, che abbiamo intenzione di marcare stretto». Rocca si è rivolto direttamente al sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, presente in sala.

È stato poi affrontato il tema, sempre più centrale, del ruolo del Consorzio industriale. Rocca ha notato: «Rivendico pure in questo caso il cambio di passo. Quando ci siamo insediati, l’ente era guidato da un presidente che era pure presidente regionale di un partito (ndr: Francesco De Angelis, del Pd). Noi abbiamo scelto un’altra strada. Mettendo al vertice del Consorzio un professore universitario (ndr: Raffaele Trequattrini). Voglio dire che abbiamo inteso dare una governance robusta e tecnica al Consorzio, superando la fase della politica». Ma quali sono le sfide del prossimo futuro? Roberto Gualtieri non ha dubbi. Ha dichiarato: «Roma può e deve diventare un hub europeo di innovazione. L’obiettivo è completare entro il 2033 tutte le principali reti infrastrutturali della città: dai trasporti all’acqua, passando per l’energia. La nostra è una dimensione industriale: Roma vuole essere il motore della nuova rivoluzione industriale, quella del digitale e dell’Intelligenza artificiale».

Francesco Rocca ha concluso: «La Regione Lazio è impegnata su tutti i fronti. Tra gli obiettivi c’è quello di rendere rapidi i tempi della burocrazia. Quanto abbiamo fatto sulla semplificazione urbanistica è indicativo. Le norme tecniche di attuazione sono la chiave. Proseguiremo su questa strada in ogni settore. Inoltre i bandi sulla digitalizzazione sono un ulteriore segnale». «Non ci sentirete mai litigare sulle cose da fare». Rocca e Gualtieri lo hanno ripetuto all’unisono. Facendo emergere che su tematiche di tale portata e in un contesto del genere la priorità è governare. Ragione per la quale la politica deve rimanere (almeno) un passo indietro. Roma Capitale e Regione Lazio: è qui la svolta.

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