Frosinone
06.10.2025 - 14:00
Alcuni dei big provinciali del Pd in una recente riunione
Più di 8.000 iscritti nel Pd provinciale. Ma si potrebbe salire, fino a 8.300. E c’è chi azzarda quota 8.500. Si è conclusa ieri la fase del tesseramento e ora bisognerà procedere ai conteggi definitivi. Ma le cifre sono comunque già indicative. Perché le “nuove” tessere firmate sono state più di 3.500. Mentre gli iscritti del 2024 erano 5.022. Bisognerà capire quanti hanno rinnovato, ma è evidente che le cifre possono cambiare di poco. Poi ci sono alcuni dati singoli, che però dovranno essere confermati. Nel circolo di Frosinone gli iscritti si attestano sulle 650 unità. A Sora si sta sui 550, ad Alatri sui 570. A Cassino circa 450, mentre Ceccano dovrebbe superare quota 400. Sabato e domenica c’è stata una fortissima mobilitazione da parte di tutti. Si sono mossi i big: Sara Battisti, Enrico Pittiglio (Rete Democratica), Antonio Pompeo (Energia Popolare), Francesco De Angelis, Mauro Buschini (AreaDem), Danilo Grossi, Nazzareno Pilozzi (Parte da Noi). Nei prossimi giorni i singoli circoli (in ognuno dei quali è stato istituito un ufficio adesioni) si riuniranno per le verifiche previste. Poi si procederà a stilare l’anagrafe degli iscritti, che rappresenterà la platea congressuale.
Chi sta con chi
Dopo la definizione puntuale delle tessere sottoscritte e di tutte le operazioni conseguenti, dovrà essere varato il calendario dei congressi dei 63 circoli che i Democrat hanno sul territorio provinciale. I quali circoli saranno chiamati ad esprimere i delegati all’assemblea provinciale, che poi dovrà indicare il segretario della Federazione. Operazioni che si svolgeranno tra fine ottobre e novembre. I candidati alla segreteria sono due. Luca Fantini è appoggiato da Rete Democratica di Sara Battisti e da Energia Popolare di Antonio Pompeo. Mentre Achille Migliorelli è sostenuto da AreaDem di Francesco De Angelis e dal Collettivo Parte da Noi di Danilo Grossi. Naturalmente grande euforia e determinazione nei diversi quartieri generali. Tutti sono convinti di avere i “numeri” per vincere il congresso, che si annuncia incerto e combattuto. Ma ora la parola passa agli iscritti.
Il modello Lazio
Circa un mese fa, nel corso di una riunione della direzione regionale del partito, c’è stata un’operazione politica assai importante, voluta dal segretario del Pd Lazio Daniele Leodori, che è anche uomo di punta di AreaDem. Nella segreteria ha fatto il suo ingresso il parlamentare Claudio Mancini, leader di Rete Democratica, assai influente nelle dinamiche romane (e non solo) del partito. Una mossa che va in una direzione precisa: la “pax correntizia” dovrà rappresentare il propulsore dell’unità di un partito che ha due obiettivi: la conferma di Roberto Gualtieri come sindaco di Roma (2027) e il ritorno al governo della Regione Lazio (2028). Nel vertice della direzione ci sono state altresì le nomine di Salvatore La Penna vicesegretario vicario, Valeria Campagna e Alessandra Troncarelli vicesegretarie. Oltre a Claudio Mancini, in segreteria sono entrati Massimiliano Valeriani, Mario Ciarla e Antonio Pompeo. Quest’ultimo, esponente della provincia di Frosinone, è uno dei tre coordinatori di Energia Popolare nel Lazio. Di Frosinone è anche Francesco De Angelis (AreaDem), presidente regionale del partito. Un quadro del quale sarà difficile non tenere conto, perfino nelle complesse e articolate dinamiche del Pd provinciale.
Dopo la “conta”
Impossibile prevedere quali potranno essere le evoluzioni. Evidente che a questo punto gli iscritti voteranno. La stagione congressuale si è interrotta il 23 dicembre 2024 e ci sono voluti più di otto mesi per rimetterla in moto. Il tutto in un contesto di totale contrapposizione tra le correnti. A febbraio 2025 la commissione regionale di garanzia, presieduta da Alberto Tanzilli, ha stabilito che il tesseramento 2024 era da considerarsi valido ai fini dell’iscrizione, ma non per la determinazione della platea congressuale. La commissione regionale di garanzia venne investita del tema dopo diversi ricorsi presentati da esponenti delle correnti Rete Democratica di Sara Battisti ed Energia Popolare di Antonio Pompeo. Poi c’è stata la nomina del deputato Federico Gianassi come commissario per il tesseramento. Gianassi ha portato avanti una complessa e paziente attività di confronto con tutti i leader delle diverse correnti. A settembre la situazione si è sbloccata. Non senza difficoltà però. Rimane il fatto che il Pd provinciale, qualunque sia l’esito del congresso, ha la necessità di ritrovare unità e compattezza. In vista di una serie di appuntamenti ineludibili: le elezioni comunali, le candidature alle provinciali, ma pure le strategie per arrivare con il necessario “peso” ad appuntamenti come le politiche e le regionali. Non è un mistero che per quanto riguarda le candidature eleggibili alla Camera e al Senato, la Federazione provinciale non ha toccato palla né nel 2018 né nel 2022. Per invertire il trend occorre un approccio unitario. Non esistono alternative, anche considerando lo scenario degli attuali assetti regionali del partito.
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