La situazione
02.10.2025 - 08:30
Armando Papetti, Alessandra Mandarelli, Domenico Marzi. Dietro Angelo Pizzutelli
Era inevitabile. D’altronde Domenico Marzi è stato per due volte sindaco di Frosinone e ha attraversato l’intera storia politica cittadina del maggior partito della sinistra italiana. Dal Pci al Pds, dai Ds al Pd. Ecco perché le dichiarazioni rilasciate a Ciociaria Oggi hanno pesato non poco. Una in particolare: «Non mi riconosco più nelle scelte del Pd». Argomentando la presa di posizione con considerazioni sia sul piano nazionale che locale. Marco Tallini, segretario del circolo cittadino del Pd, ha risposto. Notando: «Dispiace rompere così dolorosamente l’incantesimo, tuttavia non possiamo non dire, alla luce delle ultime dichiarazioni comparse sulla stampa, che siamo noi a non poter più riconoscerci in Domenico Marzi. Come circolo del Pd del capoluogo non possiamo condividere le legittime argomentazioni che abbiamo letto, le quali appaiono tuttavia deboli e pretestuose: il presunto standing del partito sulla separazione delle carriere dei magistrati, la sconfitta nelle Marche, financo la mancata ricomposizione del centrosinistra cittadino, rappresentano a nostra avviso una foglia di fico.
C’è una realtà ben precisa, ovvero il sostegno della Lista Marzi al sindaco Mastrangeli e di conseguenza al centrodestra. Sostegno che va nella direzione opposta rispetto al nostro comune impegno e al mandato ricevuto nel 2022 dalle cittadine e dai cittadini di Frosinone». Continua Tallini: «Di questa realtà inedita, costruita in solitaria e portata avanti in maniera unilaterale dal consigliere Marzi (come si evince anche da qualche defezione nella stessa Lista Marzi) non può essere responsabile politicamente il Pd. La verità è che il consigliere Marzi ha deciso di voltare pagina tempo fa. Peraltro appare evidente che la richiamata difficoltà di ricomporre un quadro alternativo a questo centrodestra sia causata in primis dal trasversalismo. Le cittadine ed i cittadini del capoluogo sanno e sapranno certamente giudicare con lucidità tutto quanto sta avvenendo. Noi per parte nostra, assieme alla comunità del Pd, insistiamo caparbiamente nel lavoro di costruzione di un progetto di città e di un’alternativa da costruire assieme alle forze politiche, civiche e associative che vorranno impegnarsi insieme a noi per l’avvenire di questo nostro territorio. Lo faremo sforzandoci di costruire un’alternativa vera, lontana da logiche trasversali che personalmente non posso condividere. Continueremo dunque con impegno e fiducia nell’assolvere al nostro ruolo di opposizione, al fianco del nostro gruppo consiliare, che assieme al circolo non ha mai portato avanti un’opposizione sterile, urlata e demagogica».
Sottolinea Tallini: «Se guardiamo alle ultime variazioni al piano triennale delle opere pubbliche, nel quale sono stati inseriti interventi su impianti sportivi e nuove realizzazioni di spazi in via Sellari e zona Cavoni, risulta difficile cedere a questa demonizzazione del ruolo delle minoranze, perché senza i nostri interventi queste opere non sarebbero state prese in considerazione dalla giunta Mastrangeli. A riprova che si può essere costruttivi senza snaturarsi. Questo impegno da parte nostra non verrà mai meno. Se il consigliere Marzi avesse avuto la pazienza e la volontà di ricercare questo dialogo, avrebbe trovato anche nel circolo di Frosinone un luogo per una discussione vera, non egemonizzata da posizioni precostituite e pregiudiziali».
Fin qui il Partito Democratico. Domenico Marzi aveva dichiarato tra le altre cose: «Il futuro? A livello nazionale mi auguro che possa avere maggiore voce in capitolo un’area di centro moderata e riformista. Sul piano locale la stessa cosa. Coalizioni dal profilo civico? Certo, perché no. Ritengo che al primo posto debba essere messa la buona amministrazione e per il 2027 mi impegnerò a lavorare per costruire una coalizione che vada nella direzione prima indicata. Anche per risolvere problemi che l’attuale Amministrazione fatica a definire». In vista del 2027, anche se mancano ventuno mesi al termine della consiliatura, si è aperta una partita interessante sul fronte delle possibili alleanze.
Sarà interessante capire le strategie dei 9 “dissidenti” che nel 2022 erano stati eletti nel centrodestra. Ricordiamoli: Maurizio Scaccia, Pasquale Cirillo, Christian Alviani (Forza Italia), Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (Lega), Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Francesco Pallone (FutuRa). Non resteranno fermi. Fra l’altro il gruppo consiliare del Pd, in una recente presa di posizione, ha sottolineato come sia inevitabile un confronto con tutti i gruppi che si oppongono all’attuale Amministrazione. Certamente però bisognerà considerare la posizione di Forza Italia, partito fondamentale di una coalizione di centrodestra che governa il Paese, la Regione e tanti Comuni. Nel centrosinistra, invece, appare già chiarissimo che le strade di Pd e Psi continueranno ad essere divise. I Socialisti hanno già annunciato la coalizione con la quale si presenteranno nel 2027. Si chiama “La Frosinone di domani”, composta da 3 liste (una del partito e due civiche). Vincenzo Iacovissi è il candidato sindaco.
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