I commenti
24.09.2025 - 12:00
I parlamentari di Fratelli d’Italia Aldo Mattia, Massimo Ruspandini e Paolo Pulciani
«Insomma, il decreto è stato firmato dal capo del Governo Giorgia Meloni. Cosa dobbiamo dire? Siamo orgogliosi. Anzi, di più». Parlano all’unisono i deputati di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini (presidente del partito in provincia di Frosinone), Paolo Pulciani e Aldo Mattia. Questa “battaglia” l’hanno fatta insieme. Tenendo altissimo il livello di concentrazione, soprattutto quando le province di Frosinone e Latina non erano state incluse nella Zes, la Zona Economica Speciale che stabilisce benefici importanti per le imprese. Per esempio il credito d’imposta sugli investimenti, che copre l’acquisto di beni strumentali e immobili, le riduzioni dei dazi doganali, la semplificazione burocratica e amministrativa, gli sgravi contributivi per le assunzioni e il supporto per la ricerca e sviluppo e la formazione dei dipendenti. Loro non si sono scoraggiati e anzi hanno raddoppiato l’impegno. Il risultato raggiunto è frutto di quella determinazione.
Dicono Ruspandini, Pulciani e Mattia: «Le imprese hanno bisogno di risposte. La politica ha il compito di determinare le condizioni affinché chi intende investire, ammodernare e riqualificare possa farlo. Non solo: possa farlo in un contesto di competizione alla pari. È quello che abbiamo fatto guardando alle soluzioni concrete e normative che potevano essere adottate. Abbiamo parlato con gli esponenti del Governo, rendendoci conto immediatamente che c’era la massima attenzione verso il nostro territorio e le sue esigenze. A quel punto abbiamo deciso di tenere i fari spenti, di agire nel solco dell’amministrazione e della politica. Il fattore chiave è stato rappresentato dalla consapevolezza che l’inserimento nella Zes non era possibile. Per un motivo semplice: è necessario cambiare i parametri europei che hanno determinato i confini e il perimetro di quella misura. A quel punto abbiamo stabilito che bisognava adoperarsi per l’adozione di altre misure economiche e fiscali per il territorio. Un territorio che è in obiettiva sofferenza da anni.
C’è stato un aumento esponenziale delle ore di cassa integrazione (+72,4%), nel primo semestre del 2025 rispetto al primo semestre del 2024. Per non parlare di tutto il resto: dalla crisi dell’automotive e dell’indotto a scendere. Ma ci sono anche segnali positivi, pensiamo all’export. E proprio questi segnali positivi per noi hanno rappresentato una spinta forte. Oggi i 100 milioni stanziati dal Governo per il Consorzio industriale, e quindi per le imprese, sono un segnale perfino di inversione di tendenza. Un fattore enorme perché è da questo che si può e si deve ripartire. Con la consapevolezza che quando le operazioni si preparano bene, lasciando stare gli effetti annuncio, le facili promesse e le fanfare, si possono centrare gli obiettivi. Detto tutto questo, il decreto del presidente del consiglio Giorgia Meloni è al tempo stesso un punto di arrivo ma anche di partenza. È necessario fare squadra ed è in particolar modo necessario seguire i percorsi stabiliti dalla normativa. Con idee e proposte. Finalmente una bella notizie per le “nostre” imprese».
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