Comune
20.09.2025 - 14:00
I consiglieri del Pd Angelo Pizzutelli, Norberto Venturi, Fabrizio Cristofari
Il gruppo consiliare del Pd di Frosinone batte i pugni sul tavolo. In modo forte. Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi sottolineano i seguenti aspetti: 1) nel capoluogo la rottura del quadro unitario del centrosinistra non è addebitabile al Pd; 2) il Psi non ha raccolto i segnali inviati in questi anni dai Democrat; 3) in vista delle prossime elezioni comunali (2027) il Partito Democratico vuole dire la sua, anche sul candidato sindaco.
Inoltre Pizzutelli, Cristofari e Venturi in un certo senso hanno deciso di “parlare a suocera perché nuora intenda”. Nel senso che non hanno gradito (è un eufemismo) ipotesi di possibili convergenze del Pd sulla candidatura a sindaco di Vincenzo Iacovissi (Partito Socialista).
Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi iniziano il loro ragionamento dalla proposta di legge presentata dalla consigliera regionale Sara Battisti. Sottolineando: «È stato raggiunto veramente un buon risultato con la partecipazione alla proposta di legge per l’istituzione del servizio di assistenza psicologica presentato dalla consigliera Sara Battisti. Per esso tutto il Pd si è mobilitato nella nostra provincia attivando banchetti che hanno visto a Frosinone la partecipazione attiva del circolo e del gruppo consiliare. Nei momenti importanti il partito a Frosinone ha operato con impegno e responsabilità. Anche nei momenti difficili, come le ultime elezioni, pur in un clima elettorale difficile, ha sostenuto con forza il candidato Domenico Marzi ed ha dimostrato il suo radicamento nella città risultando ancora una volta il primo partito». Nei giorni scorsi Sara Battisti aveva ringraziato il leader e segretario regionale del Psi Gian Franco Schietroma per aver sostenuto la “sua” proposta di legge.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico prosegue nella sua analisi: «Il Pd ha sempre cercato di promuovere alleanze nel centrosinistra e nella realtà civica che si sta dimostrando competente e sensibile ai grossi temi cittadini, da poter diventare essa stessa protagonista delle prossime elezioni». Quindi continuano: «Il venir meno di tale unità in questi ultimi anni non può essere ricondotto in nessun modo al Pd. Abbiamo più volte mandato chiari segnali al Psi in passato e di recente con interviste pubbliche, con la disponibilità in consiglio comunale a collaborare, non abbiamo ricevuto mai nessuna risposta, anzi snobismo da “splendido isolamento”. Questo atteggiamento ha già nuociuto e nuoce tuttora e mina fin dalle fondamenta la costruzione di una valida alternativa a questa Amministrazione che tuttavia vogliamo costruire con ostinazione con la collaborazione di tutte le realtà che oggi si oppongono alla decadenza della città». Affermano Pizzutelli, Cristofari e Venturi: «Da soli non si va lontano e tanto meno con le fughe in avanti. Vogliamo rimettere al centro il bene comune ma nel pieno rispetto delle idee e delle persone. Il Partito Democratico di Frosinone pretende di essere in campo con le sue idee e con le sue energie migliori, date dalle donne e dagli uomini che hanno contribuito al risultato della lista. Soprattutto rivendica il ruolo politico nel suo territorio, come sta facendo da partito di opposizione e non abdicherà in nessun modo alla sua responsabilità verso il suo elettorato».
Fin troppo evidente che Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi hanno voluto far capire a tutti che intendono “dare le carte” nelle dinamiche del partito a Frosinone. A partire dalla candidatura a sindaco.
Nei giorni scorsi Gian Franco Schietroma ha annunciato che il Psi nel 2027 si presenterà con un proprio candidato sindaco. E nell’ambito di una coalizione denominata “La Frosinone di domani”. Anche con due civiche: Frosinone Aperta e Area Vasta. Ha detto Schietroma: «L’obiettivo è quello di offrire ai cittadini la possibilità di scegliere alle prossime elezioni una alternativa veramente credibile, per coerenza di linea politica e per contenuti programmatici. Ovviamente la nostra coalizione è aperta ad altre forze politiche e civiche, purché veramente alternative all’attuale Amministrazione comunale». Il segretario regionale del Psi ha altresì sottolineato: «Noi Socialisti abbiamo mantenuto l’impegno, preso con i cittadini che non condividono l’operato di questa Amministrazione comunale, di mettere in campo una proposta alternativa, forte e credibile, per le prossime elezioni. A distanza di circa venti mesi dalla scadenza naturale della consiliatura (primavera 2027), siamo già pronti per la campagna elettorale, con le idee chiare e con grande entusiasmo». Al Comune di Frosinone il centrosinistra ha inanellato tre sconfitte consecutive.
La frattura della coalizione non viene ricomposta da anni, su questo non ci sono dubbi. In ogni caso la sensazione è che quella di Vincenzo Iacovissi non sia una candidatura di “trattativa”. Nel senso che il Partito Socialista ha tracciato dei confini relativamente ad una coalizione che intende costruire. Con l’indicazione dei simboli. Il punto fermo è proprio l’indicazione di Iacovissi. Certamente bisognerà tenere conto delle dinamiche nazionali, regionali e provinciali del centrosinistra. Ma il Comune di Frosinone ha una sua specificità nello scacchiere della coalizione. L’ha sempre avuta, sia quando il centrosinistra ha vinto, sia quando ha perso. L’attuale quadro, però, è complesso. Perché da un lato il gruppo consiliare del Pd ha voluto far capire che intende recitare da protagonista. Dall’altro il Psi andrà avanti per la sua strada.
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