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Per chi suona la campanella

Presenze, assenze, numero legale, votazioni sulle singole delibere: la posta in palio nella seduta del 31 luglio. La “coalizione trasversale” non è comunque autosufficiente. Lista Marzi consapevole di essere decisiva

Sostegno a Mastrangeli: ora Marzi vuole i risultati

Maurizio Scaccia, Vincenzo Iacovissi, Francesca Campagiorni, Claudio Caparrelli, Andrea Turriziani e Angelo Pizzutelli

Il 31 luglio 2024 (un anno fa) la seduta del consiglio comunale aperta ai cittadini. Con all’ordine del giorno la mobilità urbana, in particolare il progetto del Bus Rapid Transit. Tra pochi giorni, 31 luglio 2025, seduta ordinaria dell’aula di Palazzo Munari. Tra i cinque punti all’ordine del giorno ci sono gli assestamenti di bilancio. Una tematica dall’indubbio profilo politico, oltre che amministrativo. Convocazione esclusivamente in “prima”, dunque serviranno almeno 17 presenti su 33. In più di tre anni di mandato, al sindaco Riccardo Mastrangeli non sono mai mancati i “numeri” in Consiglio. Con scenari, equilibri e rapporti di forza assai diversi però. Fino a dicembre 2024 le riunioni si svolgevano in seconda convocazione, quando per mantenere il numero legale servono 12 presenti. Da quel momento in poi, invece, il presidente dell’aula Massimiliano Tagliaferri ha optato esclusivamente per la prima convocazione, nella quale l’asticella si alza. Facevamo cenno alla situazione di dodici mesi fa, quando determinati “strappi” all’interno del centrodestra si erano appena consumati. Adesso però il solco si è fatto incolmabile. Nessuna possibilità di “recupero”. Infatti Pasquale Cirillo, Maurizio Scaccia, Christian Alviani (Forza Italia), Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Francesco Pallone (FutuRa), Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (Lega) sono ormai all’opposizione.

Riccardo Mastrangeli è sostenuto da una “coalizione trasversale”, della quale fanno parte 3 esponenti che nel 2022 erano stati eletti all’opposizione. Francesca Campagiorni (che aveva concorso nel Polo Civico) da dieci mesi ha aderito a Fratelli d’Italia). Ci sono pure Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico). Mastrangeli aveva iniziato il mandato con una “pattuglia” di 22 consiglieri: 21 di centrodestra più Mauro Vicano, che si era candidato a sindaco autonomamente, ma che poi aveva raggiunto un accordo con Mastrangeli al ballottaggio. Ora la “coalizione trasversale” si ferma a quota 16 su 33. E ciò comporta che senza la Lista Marzi il numero legale non verrebbe raggiunto. La civica dell’ex primo cittadino ha 4 consiglieri: Domenico Marzi, Alessandra Mandarelli e Carlo Gagliardi hanno già tenuto il numero legale. Armando Papetti alle ultime riunioni consiliari non ha partecipato. Probabilmente non è d’accordo con la linea adottata. In ogni caso anche con 3 il numero legale è ampiamente alla portata. Però stavolta la domanda è: quanti della “coalizione trasversale” ci saranno? Il “fattore vacanze” indubbiamente esiste, ma non è solo questo.

Il fatto vero è che i problemi non mancano. Qualche settimana fa, nel corso di una seduta consiliare, il vicesindaco Antonio Scaccia (leader della Lista per Frosinone e presidente regionale dell’associazione Noi con Vannacci) non ha risparmiato critiche a Domenico Marzi relativamente al giudizio sui dieci anni di amministrazione di Nicola Ottaviani, parlamentare della Lega e mentore di Mastrangeli. Un segnale? Sicuramente. La Lista per Frosinone non farà mancare il proprio sostegno a Mastrangeli, men che meno in aula consiliare. Il punto è da valutare in prospettiva, con riferimento cioè alle elezioni comunali del 2027. E sulle relative candidature a sindaco. Oltre che sull’opzione delle primarie. Poi ci sono alcune tematiche amministrative da tenere presenti. Per esempio le posizioni sulla movida e sull’ultima ordinanza adottata dal sindaco Mastrangeli. Nei giorni scorsi i consiglieri della Lista Marzi (4), della Lista Marini (1) e del Polo Civico (1) avevano sollecitato il primo cittadino ad assumere misure che andassero soprattutto nella direzione di tenere in considerazione le esigenze dei residenti del centro storico. Per la questione degli schiamazzi notturni. Nell’ambito dei gruppi del centrodestra sarebbe interessante conoscere le posizioni. Ma la sensazione forte è che per quanto riguarda, per esempio, Fratelli d’Italia e la Lista per Frosinone vanno tenute presenti anche le esigenze dei titolari delle attività commerciali. Oltre che naturalmente dei residenti.

Sicuramente sul piano programmatico e amministrativo dovrà essere trovata una sintesi tra le diverse “anime” della “coalizione trasversale”. Ma intanto c’è l’esame degli assestamenti di bilancio da superare.
Oltre ai 9 “dissidenti” ci sono i 4 consiglieri delle opposizioni. Il Pd ne ha 3: Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari, Norberto Venturi. Poi c’è il Psi di Vincenzo Iacovissi. I due partiti della sinistra al Comune di Frosinone sono politicamente lontanissimi da anni. Nel 2022 i Socialisti hanno concorso con un proprio candidato sindaco. Vincenzo Iacovissi appunto. Complicato immaginare una ricomposizione dei rapporti. Tornando alla seduta del 31 luglio, per come stanno le cose è evidente che ogni singolo dettaglio sarà importante e significativo: le presenze, le assenze, il numero legale, le votazioni sui singoli punti all’ordine del giorno. Che sono cinque: l’assestamento generale di bilancio e la salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2025, variazioni al bilancio di previsione 2025-2027, comunicazioni su prelievi dal fondo di riserva e un ordine del giorno per il riconoscimento dello Stato della Palestina. Se in prima convocazione il numero legale non dovesse esserci, la seduta sarebbe fissata a stretto giro di posta. Ma è evidente che in palio c’è soprattutto la... percezione politica.

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