Frosinone
26.07.2025 - 09:00
Un’immagine dell’aula consiliare di Palazzo Munari
Il 31 luglio 2025, alle ore 18:30, si terrà il Consiglio Comunale di Frosinone in prima convocazione, un appuntamento cruciale per l’amministrazione guidata dal sindaco Riccardo Mastrangeli. L’ordine del giorno, denso di temi rilevanti, include l’assestamento generale di bilancio e la salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2025, variazioni al bilancio di previsione 2025-2027, comunicazioni su prelievi dal fondo di riserva e un ordine del giorno per il riconoscimento dello Stato della Palestina. Tuttavia, al di là degli argomenti tecnici, la seduta rappresenta una prova del nove per la tenuta politica della maggioranza, che naviga in acque agitate a causa di numeri risicati in aula. Mastrangeli, eletto nel 2022 con una coalizione di centrodestra che contava 22 consiglieri, si trova oggi a governare con appena 16 voti certi, a fronte dei 17 necessari per garantire il numero legale in prima convocazione. La perdita di ben 9 consiglieri, passati all’opposizione o all’appoggio esterno, ha reso la sua maggioranza fragile.
Tra i dissidenti spiccano nomi come Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (Lega) e i rappresentanti di Forza Italia, che hanno abbandonato la coalizione originaria. A complicare ulteriormente la situazione, le sedute solo in prima chiamata, una scelta che tiene la coalizione sotto pressione, senza il “paracadute” della seconda convocazione, per la quale basterebbero meno consiglieri per deliberare. L’assestamento di bilancio, punto centrale della seduta, è un atto di forte valenza politica, su cui non sono ammesse defezioni. Per approvarlo, Mastrangeli si affida non solo ai suoi fedelissimi, ma anche al sostegno esterno del gruppo dell’ex sindaco Domenico Marzi, che con i suoi 4 consiglieri (Carlo Gagliardi, Alessandra Mandarelli, Armando Papetti e lo stesso Marzi) è diventato indispensabile per garantire il numero legale. Senza dimenticare gli ex oppositori Turriziani e Caparreli ormai organici alla maggioranza.
Sullo sfondo, l’ordine del giorno sul riconoscimento dello Stato della Palestina potrebbe accendere il dibattito, ma è il bilancio a rappresentare il vero banco di prova. Mastrangeli, forte di un gradimento popolare del 56% secondo il Governance Poll, deve giocare una partita a scacchi, cercando di compattare la sua coalizione trasversale e di evitare passi falsi. Una mancata approvazione del bilancio o un flop sul numero legale sarebbero un danno politico significativo, aprendo scenari incerti in vista delle elezioni del 2027. La seduta del 31 luglio, dunque, non è solo un passaggio amministrativo, ma un test cruciale per la sopravvivenza politica del sindaco.
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