Spazio satira
Ceccano
21.07.2025 - 17:30
Duro botta e risposta tra la consigliera Ginevra Bianchini (FdI) e la presidente del consiglio comunale Emanuela Piroli (Pd) sulla convocazione della prossima assise, il 29 luglio, avvenuta senza il preventivo esame delle commissioni consiliari, non ancora insediate.
Le critiche della Bianchini sul ritardo nella formazione delle commissioni non sono piaciute alla Piroli che le ha bollate come un attacco strumentale di natura politica. Suscitando la reazione della capogruppo di FdI che rimprovera alla presidente di non tenere un atteggiamento super partes. «Il Consiglio non è di proprietà della maggioranza - sbotta la Bianchini - Duole constatare che il presidente si esponga difendendo la maggioranza e attaccando l’opposizione. Un comportamento che contraddice quanto previsto dallo statuto comunale e dal regolamento del Consiglio, che attribuiscono al presidente un ruolo di rappresentanza dell’intera assise, di garanzia istituzionale e di imparzialità. Il presidente deve tutelare l’assemblea nel suo complesso, maggioranza e opposizione».
Bianchini aggiunge: «Sentiamo ripetere che le commissioni sarebbero state “poco utili” rispetto ai punti all’ordine del giorno. Ma non sono la maggioranza o il presidente a decidere cosa possiamo o non possiamo discutere. Le commissioni sono uno strumento per il confronto e la preparazione degli atti consiliari, non sono una concessione politica. Siamo consiglieri regolarmente eletti, con il diritto e il dovere di rappresentare i cittadini anche dai banchi dell’opposizione. Dispiace per chi sperava di ridurre il nostro ruolo: forse l’unico modo sarebbe stato non farci eleggere».
E la stoccata finale: «La sinistra che conoscevamo era almeno più democratica e rispettosa. Quella di oggi, arrivata al governo solo grazie a quanto accaduto, si distingue per arroganza e presunzione, come se avesse conquistato la città e ne fosse padrona. Non è così. E io sono fiera di non essere come loro».
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