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Frosinone

Senza un attimo di tregua. Tre anni di... porte girevoli

Come sono mutati assetti ed equilibri rispetto al 2022: il centrodestra ha perso nove consiglieri. Nella coalizione di centrosinistra che ha sostenuto Marzi solo il Pd è rimasto all’opposizione

Senza un attimo di tregua. Tre anni di... porte girevoli

Esattamente un anno fa lo strappo tra Forza Italia e il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli. Con una presa di posizione ufficiale di Rossella Chiusaroli, segretaria provinciale degli “azzurri”. La quale scrisse in un documento indirizzato al primo cittadino: «Non posso non prendere atto, sul piano politico, che la proposta di azzeramento della giunta con il congelamento delle attuali deleghe è stata da lei disattesa. Rilevo con dispiacere che ha ritenuto inviarmi una comunicazione a mezzo mail, trasmessa poco dopo agli organi di stampa, senza darmi nemmeno la possibilità di riferire al gruppo consiliare. Auspicavo un incontro con Lei insieme al gruppo consiliare e all’assessore di riferimento, come abbiamo richiesto e fatto la scorsa settimana. Questa è la considerazione che Lei ha riservato per l’ennesima volta al nostro Partito. Ritengo che questa sia sostanza e non forma». Da allora non c’è stata alcuna ricomposizione. Il profilo politico della coalizione che sostiene Mastrangeli è profondamente mutato, assumendo una connotazione trasversale. Analizzando la composizione degli schieramenti si ha l’esatta percezione di quello che è successo. E di quello che potrebbe succedere.

Qui centrodestra
All’inizio Mastrangeli poteva contare su una maggioranza di 22 consiglieri. Questo il quadro uscito dalle urne: 5 eletti per la Lista Ottaviani, 4 per Fratelli d’Italia, 3 per la Lista per Frosinone, 3 per la Lista Mastrangeli, 2 per Forza Italia, 2 per la Lega, 1 per Frosinone Capoluogo. Più lo stesso Mastrangeli (il sindaco è anche consigliere). Oltre ad 1 consigliere, Mauro Vicano, che aveva concorso autonomamente da sindaco, raggiungendo però un’intesa con Riccardo Mastrangeli al ballottaggio. Oggi il quadro è profondamente mutato. Della coalizione originaria sono in 13 ad appoggiare Mastrangeli. Primo partito, con 5 consiglieri, è diventato Fratelli d’Italia, nelle cui file c’è anche Francesca Campagiorni, che tre anni fa venne eletta nel Polo Civico. Quindi all’opposizione. Poi ci sono Lista Ottraviani (3), Lista per Frosinone (3), Lega (1), area che fa riferimento a Vicano (1). E sempre Riccardo Mastrangeli. Il totale fa 14, ma, come detto, la Campagiorni proviene dall’opposizione. Nel frattempo ben 9 eletti nel centrodestra sono praticamente all’opposizione. Hanno votato “no” al rendiconto. Forza Italia ha 3 rappresentanti: Maurizio Scaccia (dall’inizio), Pasquale Cirillo (eletto nella civica Frosinone Capoluogo, della quale ha mantenuto la rappresentanza in aula), Christian Alviani (eletto nella Lista Ottaviani). Poi ci sono i 3 esponenti di FutuRa: Giovambattista Martino e Teresa Petricca nel 2022 vennero eletti nella Lista Ottaviani, Francesco Pallone nella Lista Mastrangeli. Ci sono altresì i 3 “dissidenti” storici: Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega). Un terremoto nell’ambito della coalizione di centrodestra, destinato a pesare pure in quelle che sono le dinamiche regionali. Nel senso che difficilmente si arriverà ad una ricomposizione tra il primo cittadino e Forza Italia.

Qui centrosinistra
Nel 2022 gli assetti determinati dal voto erano questi: 4 consiglieri per la Lista Marzi, 3 per il Pd, 2 per il Polo Civico, 1 per la Lista Marini. Il Psi (1) si era presentato per conto proprio, autonomamente, con Vincenzo Iacovissi candidato sindaco. In questo caso i cambiamenti sono avvenuti sulla collocazione politico-amministrativa. Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico) fanno parte della coalizione trasversale che sostiene Riccardo Mastrangeli. Mentre la Lista Marzi sta garantendo il numero legale. La civica ha 4 consiglieri: Domenico Marzi, Alessandra Mandarelli e Carlo Gagliardi stanno assicurando la validità delle sedute fissate in prima convocazione (dove occorrono almeno 17 presenti su 33). Armando Papetti no e la sensazione è che non lo farà. All’opposizione è rimasto soltanto il gruppo del Pd, con i suoi 3 consiglieri: Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari, Norberto Venturi. Questo con riferimento alla coalizione che era schierata a sostegno della candidatura a sindaco di Marzi. Mentre Iacovissi (Psi) è rimasto sulla sua posizione.

I cambi in giunta
In poco più di tre anni sono stati sei. Il primo avvicendamento è avvenuto in quota Lega: passo indietro di Danilo Magliocchetti ed entrata nell’esecutivo di Rossella Testa. Poi, quando Fabio Tagliaferri (Fratelli d’Italia) è stato nominato presidente e amministratore delegato di Ales, al suo posto è stato indicato Paolo Fanelli. Successivamente, sempre in FdI, passaggio di testimone tra lo stesso Paolo Fanelli e Alessia Turriziani. C’è poi l’area di Mauro Vicano. All’inizio come assessore venne indicata Alessandra Sardellitti, che aveva concorso nella lista di Azione a sostegno di Vicano. Poi le dimissioni a marzo 2024. A luglio 2024 la nomina di Laura Vicano. A fine giugno 2024 si è dimessa Maria Rosaria Rotondi, che era stata indicata in quota Frosinone Capoluogo. A tutt’oggi quella postazione è rimasta libera. Infine, pochi mesi fa la revoca di Valentina Sementilli (Lista Ottaviani). Al suo posto è subentrato Mario Grieco.

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