Spazio satira
Quel che resta della settimana
29.06.2025 - 11:00
Fabio De Angelis, presidente della Saf
Una settimana caratterizzata dal fattore “filiera virtuosa”. In termini politici ma anche amministrativi. La questione del conguaglio Saf è particolarmente indicativa. Fabio De Angelis (FdI), presidente della Società Ambiente Frosinone, ha preso carta e penna, chiedendo alla Regione Lazio di anticipare le somme non ancora fatturate ai Comuni. Parliamo di una cifra di 14 milioni di euro, accumulatasi dal 2007 ad oggi. Un macigno per diversi Comuni, alcuni dei quali avrebbero rischiato il dissesto. E il conto lo avrebbero pagato i cittadini, le famiglie, i commercianti, i fornitori. Senza considerare che la Saf quegli importi li aveva comunque anticipati a causa dei maggiori costi sostenuti. E quindi era di fronte a un bivio assai pericoloso, visto che in gioco c’erano altresì l’assicurazione e la continuità di un servizio fondamentale come quello dello smaltimento dei rifiuti. Dicevamo della filiera virtuosa: Fabio De Angelis ha avuto una sponda enorme nel consigliere regionale Daniele Maura (FdI), che ha immediatamente attivato un pressing a tutto campo.
L’assessore regionale al bilancio Giancarlo Righini (FdI) ha fatto quello che sa fare meglio: risolvere le situazioni. Ha approfondito l’argomento, lo ha sottoposto all’attenzione dell’intera giunta, con la quale ha condiviso una “quadra” trovata a tempo di record. Particolare per nulla secondario: sia Fabio De Angelis che Daniele Maura sono stati fortemente voluti nei rispettivi ruoli da Massimo Ruspandini, parlamentare e leader provinciale di Fratelli d’Italia. Traduzione: c’è evidentemente una visione politica. Inoltre la filiera Regione-Saf-territorio ha funzionato alla perfezione.
Consorzio industriale proiettato in un futuro 5.0
Il Consorzio industriale del Lazio continua a centrare gli obiettivi. Venerdì l’assemblea dei soci ha dato il via libera al Piano industriale 2025-2029 e al Rendiconto d’esercizio 2024. Due tappe fondamentali. Poi è stato deliberato l’ingresso di sei nuovi soci: i Comuni di Amatrice, Guarcino, Castel Sant’Elia, Confapi Lazio, Anci Lazio e Confartigianato. Il commissario Raffaele Trequattrini ha sottolineato che al momento del suo insediamento l’ente si presentava con «una situazione economico-finanziaria complessa» e che l’impegno profuso da allora «è stato orientato innanzitutto alla messa in sicurezza dei conti dell’ente». Aggiungendo che «il Piano delle opere infrastrutturali finanziate con fondi FSC rappresenta la dimostrazione tangibile di una capacità progettuale e operativa ritrovata». Poi però ha ragionato in prospettiva. Rilevando: «Ma è nel futuro che vogliamo spingere lo sguardo: il nostro obiettivo è realizzare un Consorzio 5.0, capace di essere non solo gestore di servizi, ma un vero e proprio motore di sviluppo sostenibile del territorio». L’evoluzione del Consorzio industriale del Lazio è un altro esempio di filiera virtuosa. Politica e amministrativa. Evidente l’impegno e le strategie messe in campo dalla vicepresidente e assessore allo sviluppo economico Roberta Angelilli. Così come lo stesso commissario ha voluto sottolineare il ruolo svolto da Enrico Tiero e Daniele Maura (rispettivamente presidente e vicepresidente) della commissione alle attività produttive. Ma come non rimarcare la visione e l’attività che Raffaele Trequattrini ha saputo “scaricare a terra”, declinandole sui territori? Pure in tal caso va ricordato che a suggerire l’opzione Raffaele Trequattrini è stato Massimo Ruspandini. Questo per dire che la politica può giocare un ruolo importante sul versante dei servizi e delle attività che poi vanno ad incidere direttamente su scelte concrete. Cambiare la narrazione non è mai semplice per nessuno, specialmente in una provincia come quella di Frosinone. Per questo quando c’è una filiera, allora va attivata. Perché rappresenta un’opportunità per il territorio.
Comune capoluogo. Se si prende la strada del confronto
In realtà il confronto tra Riccardo Mastrangeli e la delegazione di Fratelli d’Italia (composta da Massimo Ruspandini, Alessia Turriziani e Franco Carfagna) ha rappresentato un segnale forte. Intanto perché FdI, seguendo le indicazioni del parlamentare e coordinatore regionale Paolo Trancassini, ha confermato al sindaco lealtà e sostegno. Come assicurato in questi tre anni. Niente sfiducia, niente azzeramenti. Parliamo del gruppo più numeroso (5 consiglieri) e del primo partito ad ogni livello in Italia. Si è discusso di priorità amministrative e di strategie di accelerazioni programmatiche. Poi, per quanto concerne la ricomposizione del centrodestra attraverso il recupero di Forza Italia, si tratta di un’altra partita, che però va giocata al massimo. Perfino al tavolo regionale, se dovesse servire. In questo senso il summit ha confermato la necessità di un’azione condivisa tra Mastrangeli e Fratelli d’Italia. Sempre nell’ottica di quella filiera virtuosa che può essere attivata con successo. Con umiltà, determinazione, lucidità e gioco di squadra.
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