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L'intervento

Ruspandini: «La Destra cambia la narrazione»

Il leader provinciale di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini interviene sulla questione dei conguagli Saf. «Attenzione ai territori, profilo sociale e tempi rapidissimi. Un grazie all’assessore Giancarlo Righini»

massimo ruspandini

Massimo Ruspandini, parlamentare e presidente provinciale di Fratelli d’Italia

«Non avevo dubbi, ma l’intera situazione conferma quanto sia forte il profilo sociale di Fratelli d’Italia, sempre più partito di governo ad ogni livello». Così Massimo Ruspandini, parlamentare e presidente provinciale di Fratelli d’Italia. Il tema è quello della decisione della giunta regionale del Lazio, che ha dato il via libera alla proposta di legge per la concessione di un contributo straordinario ai Comuni della provincia di Frosinone per le spese della gestione dei rifiuti. Una decisione adottata su input dell’assessore al bilancio Giancarlo Righini dopo l’appello del presidente della Saf Fabio De Angelis. Il quale aveva chiesto alla Regione di anticipare le somme non ancora fatturate ai Comuni per scongiurare il rischio di crisi finanziarie di diversi enti qualora la Società Ambiente Frosinone avesse dovuto chiedere subito il pagamento delle somme. Parliamo di una cifra di 14 milioni di euro per i cosiddetti conguagli dovuti dai Comuni soci a causa dei maggiori costi sostenuti dalla Saf a partire dal 2007. La Regione, attraverso l’assessore Giancarlo Righini, ha risposto subito e con efficacia. Della questione si è occupato molto il consigliere regionale di FdI Daniele Maura.

Massimo Ruspandini, leader del partito di Giorgia Meloni in Ciociaria, non nasconde la soddisfazione e dice: «Avevo visto giusto quando ho deciso di combattere la “battaglia” politica per portare Fabio De Angelis alla presidenza della Saf. Ricordo che c’erano diversi dubbi, anche all’interno di Fratelli d’Italia. Sono andato avanti lungo la strada che avevo scelto perché sapevo che Fabio De Angelis si sarebbe messo a disposizione della Società Ambiente Frosinone in un’ottica di servizio e guardando all’interesse del territorio e dei Comuni soci. Così ha fatto e l’appello alla Regione Lazio ha rappresentato un’iniziativa intelligente e opportuna. Non bisogna mai dimenticare, infatti, l’importanza e la centralità dei Comuni nelle dinamiche di enti intermedi che svolgono dei servizi essenziali. Come la Saf. Poi c’è il ruolo della Regione, che ha dimostrato con i fatti di trovare delle soluzioni operative e rapide. Non le chiacchiere alle quali ci aveva abituato la sinistra. Un grazie particolare all’assessore Giancarlo Righini: tutto questo è accaduto grazie davvero ad uno spirito di squadra alimentato dal ritenere l’amministrazione pubblica un mezzo per migliorare i territori. Pensiamo a cosa poteva accadere nel caso di dissesto di alcuni Comuni. Perché a pagare le conseguenze sarebbero stati i cittadini e le famiglie. Colgo l’occasione per ringraziare naturalmente Daniele Maura, per l’impegno in questa vicenda. Ma più in generale i due consiglieri regionali, Daniele Maura e Alessia Savo, stanno facendo bene, dimostrando costantemente come per il nostro partito la “bussola” resti il territorio».

Dicevamo che tutto è partito dalla presa di posizione del presidente della Saf Fabio De Angelis. Che aveva scritto: «Uno dei primi atti della nuova “governance” Saf è stata la quantificazione degli importi per i cosiddetti conguagli dovuti dai comuni soci per i maggiori costi sostenuti dalla società pubblica a partire dal 2007. Nel febbraio dello scorso anno, i 91 comuni della provincia di Frosinone, soci della Saf spa, hanno ricevuto una prima nota esplicativa dell’importo dei conguagli relativi agli anni 2020, 2021, 2022. Tuttavia, Saf ha anticipato che sarebbero arrivati altri conguagli dalla ricostruzione puntuale, per ciascuno dei comuni soci, dei crediti iscritti in bilancio. Quella attuale è una situazione economica, finanziaria e contabile che Saf non può sostenere, poiché determina pesanti costi finanziari per la Società Ambiente Frosinone e finirebbe per esporre i suoi amministratori a responsabilità erariali. Conosciamo e confidiamo nella sensibilità dell’attuale Amministrazione regionale, che ha sempre dimostrato attenzione nei confronti delle esigenze e delle problematiche dei territori e degli enti locali. È sulla scorta di tale ragionevole fiducia che abbiamo avanzato alla Regione Lazio questa ipotesi operativa, consapevoli che al primo posto ci sono sempre e comunque gli interessi dei cittadini, delle famiglie, delle imprese e degli enti locali. Non sfugge a nessuno che il dissesto di un comune pregiudicherebbe equilibri così delicati».

La giunta regionale ha agito in modo immediato e l’assessore Giancarlo Righini ha spiegato: «Come Regione non potevamo non raccogliere l’appello che ci è stato rivolto dal presidente della Saf Fabio De Angelis e dai numerosi rappresentanti territoriali, tra i quali un ruolo importante ha avuto il consigliere regionale Daniele Maura. Avremmo dovuto scegliere tra due strade: o far fallire la Saf o mandare in dissesto finanziario numerosi comuni della provincia di Frosinone. Con questo provvedimento adottato dalla giunta si scongiurano entrambi i rischi dando certezza ai rapporti giuridici di Saf e venendo incontro alle esigenze dei Comuni incolpevoli rispetto agli aumenti tariffari determinati dalle precedenti gestioni. Quella approvata è una norma che garantisce trasparenza e che non espone la Regione Lazio ad alcun rischio». Il parlamentare Massimo Ruspandini chiosa: «È una misura “spalma debiti” che tiene insieme tutte le posizioni. La Società Ambiente Frosinone continuerà a garantire la gestione dei rifiuti, proseguendo nell’ammodernamento dell’impianto. Mentre diversi Comuni non correranno rischi di dissesto. La realtà è che è cambiata completamente la narrazione dell’amministrazione. È cambiata a livello nazionale, regionale, provinciale. È cambiata anche e soprattutto nell’ambito della gestione dei servizi che poi fanno la differenza. E i cittadini se ne sono accorti. Eccome».

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