Spazio satira
Politica
19.06.2025 - 11:00
«Una cosa deve essere chiara: il Pd non farà mai da stampella all’Amministrazione Mastrangeli». Così Fabrizio Cristofari, consigliere comunale di lungo corso del Partito Democratico. Inutile girarci intorno: a Frosinone il momento politico è delicato, complesso e forse perfino decisivo.
Allora Cristofari, perché l’esigenza di quella sottolineatura?
«Intanto perché al Comune di Frosinone stiamo assistendo, ormai da due anni, ad una eclatante crisi della coalizione di governo. Insomma, mica si vorrà far credere che sia un cosa normale che Forza Italia (partito fondatore del centrodestra) è all’opposizione? Davanti a tutto questo si tratteggiano tanti scenari. Ma una cosa è certa e vale la pena ribadirlo: il gruppo Pd non farà mai da stampella alla giunta guidata da Riccardo Mastrangeli».
Senta Cristofari: oggi c’è una coalizione trasversale che sostiene Mastrangeli. Inoltre la Lista Marzi contribuisce in modo decisivo a mantenere il numero legale. Lei che dice?
«Io dico che come Pd dobbiamo riprendere immediatamente il dialogo con la Lista Marzi. Mi limito a constatare un dato di fatto: Domenico Marzi aveva effettuato un’apertura programmatica in occasione del bilancio. Ma non mi sembra che ci siano state risposte: non sulla Casa dello studente, non sulla vendita dell’ex Mtc per spostare gli uffici comunali nella struttura di piazza VI Dicembre, non sull’ascensore inclinato. Mi sembra che gli impegni alla base di quell’accordo non sono stati rispettati. Ma faccio anche un’altra considerazione: se una coalizione che ha vinto le ultime tre elezioni comunali e che governa il capoluogo da tredici anni ha bisogno di appoggi esterni e di sostegni trasversali per andare avanti, vuol dire che sul piano politico si è rotto qualcosa di importante».
C’è però anche un altro aspetto. E cioè che il centrosinistra non è nelle condizioni di mettere in difficoltà il centrodestra. Anzi, la coalizione che nel 2022 aveva sostenuto Domenico Marzi non esiste più: Polo Civico e Lista Marini con Mastrangeli, Lista Marzi che garantisce il numero legale.
«Allora, non mi sottraggo alla domanda. Intanto i tre consiglieri del Partito Democratico stanno facendo opposizione. Detto questo, come partito abbiamo la necessità di celebrare la fase congressuale a livello cittadino. Nel senso che sicuramente bisognerà effettuare il congresso provinciale. Però anche la situazione del circolo del capoluogo è importante. Mi auguro che presto si possa arrivare ad una soluzione condivisa per gestire questa fase fondamentale. Per il resto, la situazione che ha descritto lei è reale. Dobbiamo iniziare da subito un percorso finalizzato a costruire un’alternativa di governo stabile, credibile e autorevole. Il centrosinistra lo ha già fatto, governando il capoluogo per quattordici anni a seguito di tre vittorie consecutive. Va ricostruito il centrosinistra: non è semplice, ma si può fare. Aprendo ad un mondo civico rappresentativo di una parte di città che davvero non ne può più di un centrodestra litigioso che fatica a governare sotto ogni punto di vista. E su qualunque tema».
A quale modello di centrosinistra pensa in vista delle elezioni del 2027?
«A quello che ha vinto le elezioni comunali di Ceccano. Ecco perché il Partito Democratico deve avere come imperativo categorico quello di sbloccare la stagione congressuale ad ogni livello. Cominciando dal provinciale. Abbiamo bisogno di un rilancio che abbia come motore la mobilitazione della base. Inoltre è evidente che tornare a vincere al Comune di Frosinone rappresenterebbe un punto di svolta. Ripeto: una coalizione di centrodestra così in crisi e così in difficoltà non c’è mai stata. Non possiamo non “approfittare” di questa situazione».
Circa un anno fa circolava l’opzione che il Sindaco venisse in aula e decretasse il fallimento del centrodestra. Aprendo all’intero Consiglio. Si può ancora fare?
«Non è stato fatto».
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