Spazio satira
Frosinone
11.06.2025 - 12:00
Maurizio Scaccia, Vincenzo Iacovissi, Francesca Campagiorni, Claudio Caparrelli, Andrea Turriziani e Angelo Pizzutelli
Due astensioni che sono risultate decisive per la tenuta del sindaco Riccardo Mastrangeli. La prima sul bilancio, la seconda sul rendiconto. E anche se sul documento contabile i voti a favore sono stati 17 su 33, comunque la presenza in aula degli esponenti della Lista Marzi ha evitato sul nascere possibili colpi di scena. Sul rendiconto invece i “sì” sono stati 15 e quindi le 3 astensioni si sono rivelate determinanti. Ma c’è un elemento destinato a pesare moltissimo nei prossimi mesi: Domenico Marzi, Alessandra Mandarelli, Carlo Gagliardi e Armando Papetti si aspettano risposte e risultati sulle tematiche che hanno avanzato. Due in particolare: la vendita dell’ex Mtc (con la previsione dello spostamento degli uffici comunali presso lo stabile di piazza VI dicembre) e la riattivazione dell’ascensore inclinato, opera baricentrica nel contesto della futura mobilità cittadina.
La stagione cruciale sarà l’autunno, nel senso che la Lista Marzi analizzerà la situazione tra settembre e ottobre. In mancanza di fatti e segnali significativi, non continuerà a mantenere il numero legale nell’aula di Palazzo Munari. D’altronde Domenico Marzi ha più volte sottolineato che la “sua” civica non fa parte della maggioranza che sostiene Mastrangeli. L’apertura non è mai stata politica ma esclusivamente programmatica. Sulla base di alcuni temi avanzati all’attenzione dell’Amministrazione. Oltre ai due sopra citati, pure la realizzazione della Casa dello studente e il parcheggio in via Ciamarra. L’attenzione però è focalizzata sulla vendita dell’ex Mtc e sull’impianto di risalita.
Il punto è che senza l’astensione e il mantenimento del numero legale da parte della Lista Marzi, la coalizione trasversale che sostiene Mastrangeli non va oltre quota 16 (su 33). Mentre all’opposizione al momento ci sono 13 consiglieri: 3 del Partito Democratico, 1 del Psi, 3 di Forza Italia, 3 di FutuRa, e i 3 “dissidenti” Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli), Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega). Con questi equilibri e rapporti di forza, evidente che la Lista Marzi (4 esponenti) è l’ago della bilancia. Domenico Marzi ha più volte ripetuto che l’interruzione anticipata della consiliatura sarebbe uno scenario negativo per il Comune di Frosinone. Capiremo in autunno quali potranno essere le dinamiche. Durante il dibattito dell’ultima seduta, il consigliere Norberto Venturi (Pd) ha ripreso l’idea che il sindaco Mastrangeli possa rivolgersi all’intero consiglio comunale per completare la consiliatura sulla base di un programma di pochi ma significativi punti. Nei mesi scorsi però una proposta analoga è caduta nel vuoto.
C’è quindi la situazione riguardante la coalizione di centrodestra, quella che ha vinto le elezioni del giugno 2022, siglando poi al ballottaggio un accordo con l’area di Mauro Vicano. Una maggioranza che aveva 22 voti su 33. Poi però la situazione è mutata radicalmente e la votazione sul rendiconto ha segnato un punto di non ritorno. Con il no di Forza Italia. Intanto perché parliamo del partito fondatore del centrodestra. In secondo luogo perché sono 9 i consiglieri eletti nel centrodestra che non fanno più parte della coalizione che sostiene Mastrangeli: Maurizio Scaccia, Pasquale Cirillo, Christian Alviani (Forza Italia), Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Francesco Pallone (FutuRa), Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (Lega). Da parte sua Riccardo Mastrangeli ha scelto il profilo di una coalizione trasversale, della quale fanno parte 3 esponenti che erano stati eletti nelle file dell’opposizione: Francesca Campagiorni da nove mesi ha aderito a Fratelli d’Italia (era stata eletta nel Polo Civico), Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico).
Con ogni probabilità Riccardo Mastrangeli sta ragionando altresì nella prospettiva delle prossime elezioni comunali. Tornando al centrodestra, è ancora possibile ipotizzare una ricomposizione? Assai complicato. L’intervento in aula di Pasquale Cirillo, segretario cittadino di Forza Italia, è stato assai critico. Ha parlato di contrarietà al “modello Mastrangeli”. C’è chi continua a sottolineare come Frosinone sia un Comune capoluogo e quindi importante nello scacchiere del centrodestra. Finora però non ci sono stati interventi da parte dei livelli regionali dei partiti.
C’è quindi la posizione del gruppo di Fratelli d’Italia, il più numeroso con 5 consiglieri. Il capogruppo Franco Carfagna ha chiesto al sindaco Mastrangeli la disponibilità a valutare alcune modifiche al Piano della mobilità: parcheggi, tracciato del Brt, una corsia per il transito delle auto a piazzale Kambo. In quella stessa presa di posizione, relativamente al rapporto con Forza Italia, Carfagna disse: «Sul rapporto con Forza Italia mi sono già espresso nella sessione di bilancio. Governiamo insieme il Paese, c’è un tavolo regionale che può affrontare tematiche politiche e programmatiche, di certo la questione non passerà inosservata. I consiglieri “azzurri” chiedono un azzeramento della giunta e di certo non è un tabù. Anche se noi riteniamo propedeutico un aggiustamento dell’azione amministrativa». Più volte gli “azzurri” hanno chiesto l’azzeramento della giunta e una verifica all’interno del centrodestra. Mai sono arrivati riscontri. Non soltanto da Mastrangeli, ma anche dai gruppi della coalizione che lo appoggia. Un quadro nel quale, comunque la si veda, le due astensioni della Lista Marzi hanno fatto la differenza. Se la situazione dovesse cambiare, però, nulla più sarebbe scontato.
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