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La stanza della domenica

La riperimetrazione s’ha da fare. Fattore “guardia pretoriana”

Unindustria Frosinone ha alzato la voce. Due conferenze stampa a distanza di poco tempo evidenziano l'urgenza del tema

La riperimetrazione s’ha da fare. Fattore “guardia pretoriana”

Quanti investimenti abbiamo perso? Quante opportunità? Quanti posti di lavoro? Esattamente come la scorsa settimana, Unindustria Frosinone ha alzato la voce. Insistendo sulla riperimetrazione del Sin. «Perché la situazione esterna al Sito di Interesse Nazionale - ha spiegato il presidente Corrado Savoriti - è identica a quella interna e non si è trovato nessun marker di natura antropica». Il fatto che ci siano state due conferenze stampa ravvicinate evidenzia l’urgenza del tema. Ha affermato Savoriti: «Dal Ministero ci hanno detto che senza dati scientifici non si può fare la riperimetrazione. Ora ce li abbiamo. Aspettiamo settembre/ottobre che l’Arpa consegni e renda pubblica la relazione, quindi i dati sui valori delle acque, per poi chiedere la riperimetrazione». Il nodo dell’intera questione è rappresentato dal fatto che gli oneri burocratici con i quali le aziende si sono dovute confrontare in tutti questi anni hanno scoraggiato ogni tipo di investimento. Ragione per la quale non andrebbe perso ulteriore tempo se si è in presenza di una novità di questo tipo. È tornato di attualità il tema della Stazione Tav in provincia di Frosinone, con tentativi importanti finalizzati a riaprire la questione. Ma il punto è che non esiste alcun documento che possa alimentare una speranza su mille che l’importante infrastruttura possa essere prevista. Perché poi ci vorrebbero anni per realizzarla concretamente. Siamo in una fase economica nella quale in ogni settore c’è una corsa contro il tempo per ultimare le opere finanziate con le risorse del Pnrr. E le incognite sono più delle certezze. Difficile immaginare l’apertura di nuovi cantieri.

Nel capoluogo sancita la fine di una stagione
Forse il sindaco Riccardo Mastrangeli terminerà la consiliatura, ma il punto non è più questo. Non dopo l’esito della votazione sul Rendiconto, atto che ha lo stesso “peso” del bilancio: 15 sì, 10 no, 3 astenuti. E 5 assenti. Forza Italia non fa più parte della maggioranza di centrodestra al Comune di Frosinone. Pasquale Cirillo, neo segretario cittadino degli “azzurri”, lo ha detto in modo netto: «Siamo il partito fondatore del centrodestra, ma a Frosinone non condividiamo il modello Mastrangeli». Ovvio che su una posizione di “rottura” del genere, Cirillo ha la piena copertura politica del senatore Claudio Fazzone, coordinatore del partito nel Lazio. Il “no” al Rendiconto è un punto di non ritorno. Così come l’intervento di Anselmo Pizzutelli: «Faccio parte della Lista Mastrangeli e non mi dimetto. Si dovrebbe ragionare sul fatto che gli eletti nella civica del Sindaco sono all’opposizione. E se diamo fastidio, meglio così». Giovambattista Martino ha ribadito che FutuRa sta all’opposizione. In tutto 9 consiglieri eletti nel centrodestra sono all’opposizione. Non è un elemento di poco conto. Riccardo Mastrangeli, dal canto suo, ha scelto da tempo un profilo trasversale della coalizione. Da mesi ha il sostegno di 3 consiglieri eletti nel campo del centrosinistra tre anni fa. Francesca Campagiorni (che concorse nel Polo Civico) da diversi mesi ha aderito a Fratelli d’Italia. Quindi Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico). Però ad essere determinante è la Lista Marzi (4 consiglieri), che sul Rendiconto ha bissato l’astensione sul bilancio. In questo modo è risultata doppiamente decisiva: per il mantenimento del numero legale e quindi per l’approvazione della delibera. Domenico Marzi è stato l’avversario di Mastrangeli nel 2022, oltre che sindaco di Frosinone per due mandati. Sempre nel centrosinistra. Ha motivato la scelta con la necessità che la continuità amministrativa non venga interrotta. Ma naturalmente c’è pure un tema politico: le lacerazioni nel centrosinistra sono profonde almeno come quelle nel centrodestra. E Marzi parla a suocera affinché nuora (il Pd) intenda.

La vera incognita è il malumore dei fedelissimi
Non c’è dubbio alcuno che in questi tre anni Fratelli d’Italia e la Lista per Frosinone abbiano rappresentato la “guardia pretoriana” di Mastrangeli. Soprattutto quando si sono registrate le fibrillazioni nella Lista Mastrangeli, nella Lista Ottaviani, nella Lega. Oltre allo scontro con Forza Italia. Però la situazione è cambiata. L’intervento critico di Corrado Renzi (Lista per Frosinone) a proposito della situazione del progetto Solidiamo è più di un campanello d’allarme. Vuol dire che il vicesindaco Antonio Scaccia ha voluto inviare un messaggio forte a Riccardo Mastrangeli. Sono passate settimane da quando Fratelli d’Italia ha chiesto al primo cittadino la disponibilità a modificare alcune decisioni in tema di mobilità urbana. Non è successo nulla. La guardia pretoriana, istituita da Augusto per proteggere l’Imperatore, era un reparto militare di elite con funzioni di intelligence. Spesso però deponeva gli Imperatori.

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