Spazio satira
Frosinone
07.06.2025 - 19:00
«Forza Italia è il partito fondatore del centrodestra. Dice sì al centrodestra. Ma dice no al modello messo in piedi dal sindaco Riccardo Mastrangeli». Adesso è ufficiale. Forza Italia rompe definitivamente non con il centrodestra, ma con il “modello Frosinone” messo in piedi da Mastrangeli. Il consigliere Pasquale Cirillo, nonché coordinatore cittadino del partito, annuncia una rottura definitiva e il passaggio all’opposizione. Ma non è finita qui. Cirillo ha annunciato anche le dimissioni da presidente della commissione consiliare sport e cultura. Una posizione netta siglata dal voto contrario al rendiconto di gestione 2024. Una novità assoluta perché in primo luogo sul bilancio il gruppo aveva optato per l’astensione. Ma soprattutto perché segna ufficialmente la fine del centrodestra a Frosinone. Questo significa che il sindaco andrà avanti con una coalizione trasversale dove dentro c’è anche la Lista Marzi che continua a «dare una mano all’amministrazione e alla città».
«L’anno scorso abbiamo presentato due emendamenti disattesi da questa amministrazione – ha proseguito Cirillo – Alcune somme sono state destinate per altre finalità. Inoltre invito il sindaco a non fare più ingerenze all’interno di un partito politico proponendo incarichi o deleghe assessorili. A noi non interessano le poltrone». È chiaro che Cirillo si riferisce al tentativo, da parte del sindaco, di “avvicinare” a sè il consigliere Christian Alviani. Poi all’intervento di Cirillo sono seguite, a catena, significative dichiarazioni di voto. Tutte contrarie. È il caso di Giovambattista Martino (FutuRa), Angelo Pizzutelli (Pd), Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli) e Vincenzo Iacovissi (Psi). Dichiarazioni di voto tutte contrarie che fanno da trampolino di lancio alla composizione di una nuova opposizione formata da Forza Italia (Pasquale Cirillo, Maurizio Scaccia, Christian Alviani); Lista Mastrangeli (Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella); Giovanni Bortone (Lega); FutuRa (Giovambattista Martino, Teresa Petricca e Francesco Pallone). Stiamo parlando di consiglieri tutti eletti nel centrodestra e che si vanno oggi ad unire all’opposizione uscita, invece, dalle urne del Partito Democratico (Angelo Pizzutelli, Norberto Venturi, Fabrizio Cristofari) e Partito Socialista (Vincenzo Iacovissi).
Il documento contabile
Al termine della seduta il documento è stato approvato con 15 voti favorevoli, 10 contrari e 3 astensioni. La Lista Marzi continua a spalleggiare il sindaco Mastrangeli. Un voto di astensione che conferma la linea intrapresa già da diversi mesi del sostegno «per il bene della città – ha spiegato Domenico Marzi – La nostra intenzione è quella di andare avanti per evitare freni e arretramenti rispetto ai progetti amministrativi». Anselmo Pizzutelli ha ribadito che «nessun consigliere della Lista Mastrangeli è più a sostegno del sindaco». Martino ha giustificato il voto contrario di FutuRa «per le condizioni critiche del la città: sono sotto gli occhi di tutti».
La posizione del Pd
L’assessore al bilancio Adriano Piacentini ha relazionato in aula il documento sul Rendiconto della gestione 2024. Un atto che va in continuità con il bilancio approvato nei mesi scorsi. «Il documento prevede un pagamento degli oneri finanziari di circa 3 milioni e 9 riducendo debiti residui – ha spiegato Piacentini – Sono stati pagati debiti di bilancio per 450.000 euro. Un importo molto ridotto rispetto a quello del 2023». Significativo l’intervento del consigliere del Partito Democratico Norbero Venturi che, a nome del gruppo, ha voluto fare un discorso più politico che tecnico. Un’analisi a 360 gradi su tutto quello che fa da cornice alle finanze impegnate dall’amministrazione. «Fare spese senza avere un progetto e limitarsi alla gestione quotidiana senza la visione di città non ci porta da nessuna parte – ha detto Venturi – Non vorrei che il suo ottimismo, sindaco, fosse simile al Candido di Voltaire. L’ottimismo è importante ma bisogna calarsi nella realtà quotidiana che è fatta di sensazioni. Non era mai capitato di percepire un interesse così diffuso, da parte dei cittadini, di insoddisfazione. La città è fatta di giovani che scappano, di statistiche che ci vedono sempre in fondo alle classifiche. Tutto questo deve essere valutato e tenuto nella dovuta considerazione. Le spese si fanno su quanto accade di giorno in giorno ma avendo sempre presente un obiettivo. Un disegno di città si era cominciato a intravedere negli anni passati e lo ricordiamo tutti con l’amministrazione guidata da Marzi quando individuo un reale centro di Frosinone nella villa comunale, la dotò di infrastrutture e ne rese il centro della città. Si prospettava un disegno viario, si allargava via Aldo Moro e si rendeva pedonale in modo da iniziare a realizzare una realtà e una città che aveva dei punti di riferimento. Questo progetto di città negli anni successivi si è rivisto. Mi piace ricordare la Monti Lepini. Lo abbiamo visto nello stadio, con la presenza e l’individuazione di un’area adibita allo sport. Chiediamo quindi di non negare e di non fare finta di non vedere una difficoltà che oggettivamente, invece, è presente nella città».
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