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Dopo l'Area Vasta, obiettivo Tav: «Pronti al confronto»

Riccardo Mastrangeli: «Abbiamo dimostrato che è possibile fare squadra»

Dopo l'Area Vasta, obiettivo Tav: «Pronti al confronto»

Foto di gruppo dei sindaci che hanno firmato la convenzione per istituire l’ufficio Europa dell’Area Vasta FOTO MASSIMO SCACCIA

Da due giorni è stato attivato l’Ufficio Europa dell’Area Vasta con l’obiettivo di intercettare finanziamenti europei diretti. La firma della convenzione c’è stata mercoledì mattina a Palazzo Munari (sede del Comune di Frosinone). Un’unione tra dieci Comuni, della provincia di Frosinone, che può andare anche oltre le sue funzioni. I sindaci coinvolti, infatti, hanno manifestato l’intenzione di voler orientare il dibattito politico e istituzione sulla possibile costruzione di una stazione Tav in Ciociaria.

I sindaci dell’Area Vasta Maurizio Cianfrocca (Alatri), Massimo Fiori (Arnara), Piergianni Fiorletta (Ferentino), Gino Molinari (Morolo), Lucio Fiordalisio (Patrica), Angelo Mattoccia (Pofi), Gianfranco Barletta (Supino), Alfonso Santangeli (Torrice) e Germano Caperna (Veroli) «sono pronti al confronto con istituzioni – spiega il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli – imprese, associazioni di categoria e del terzo settore, enti intermedi, sindacati, forze sociali, ordini professionali e con tutti gli stakeholder affinché la stazione Alta Velocità a Ferentino-Supino, connessa tramite una navetta veloce alla Stazione di Frosinone, diventi un punto di riferimento per l’intera provincia di Frosinone, per il Basso Lazio e non solo».

Di concreto però non c’è nulla, neanche un progetto. «Abbiamo dimostrato che è possibile fare squadra valorizzando l’identità e l’orgoglio di ciascun comune, attraverso la condivisione di obiettivi importanti volti al benessere del tessuto economico e sociale delle nostre comunità – aggiunge il sindaco – Nella stessa riunione abbiamo deciso tutti insieme di fare squadra costruttivamente e sinergicamente per raggiungere un traguardo fondamentale per lo sviluppo del territorio, come la stazione Tav».

Poi conclude: «Con la realizzazione di questa infrastruttura, sarà possibile centrare un obiettivo fondamentale per lo sviluppo di tutto il territorio, con cui contrastare il declino demografico e dare nuova appetibilità economica al territorio. L’unità mostrata dai dieci sindaci dell’Area Vasta – un numero, questo, che ci auguriamo conti presto nuovi ingressi - rappresenta un segnale chiaro e concreto: solo attraverso la condivisione delle strategie e la capacità di fare sistema è possibile affrontare le sfide dello sviluppo con efficacia. La compattezza istituzionale dimostrata è la base solida su cui costruire un futuro di opportunità, crescita e coesione per l’intero territorio, ben oltre i singoli confini comunali».

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