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L'analisi

Si fa presto a dire Lega. E il centrodestra che verrà

La coalizione di centrodestra al Comune di Frosinone è ormai irrimediabilmente spaccata

Antonio Scaccia e Riccardo Mastrangeli

Antonio Scaccia e Riccardo Mastrangeli

Una cosa è certa. Anzi due. La prima: la coalizione di centrodestra al Comune di Frosinone è ormai irrimediabilmente spaccata. La seconda: mai come nel 2027 saranno fondamentali le primarie, che si sono svolte nel 2012, nel 2017 e nel 2022. In tutti e tre i casi, però, era evidente chi avrebbe vinto. Nel 2017 peraltro Nicola Ottaviani era il sindaco uscente. La domanda è: Riccardo Mastrangeli fra due anni, da primo cittadino uscente, accetterebbe di svolgere primarie dall’esito incerto? In questi giorni il dibattito è molto acceso. Soprattutto dopo la cena, al ristorante Da Plinio, tra il vicesindaco Antonio Scaccia (leader della Lista per Frosinone e coordinatore regionale dell’associazione Noi con Vannacci), il presidente e amministratore delegato di Ales Fabio Tagliaferri (esponente di spicco di Fratelli d’Italia nel capoluogo) e il capogruppo di FdI al Comune Franco Carfagna. Più di qualcuno parla già di prove tecniche di asse di ferro.

Inoltre nei giorni scorsi c’è stato un evento a Viterbo, che ha visto protagonista il generale Roberto Vannacci, europarlamentare e tra i quattro vicesegretari della Lega, partito al quale ha aderito recentemente. C’era Antonio Scaccia, il quale nel suo intervento non ha risparmiato critiche al Carroccio. Non ha fatto nomi, ma il discorso va sicuramente letto in chiave locale. Però il nodo politico vero è il seguente: Antonio Scaccia può essere considerato un esponente della Lega? In questi anni ha sostenuto Nicola Ottaviani alle politiche, mentre alle regionali Francesca Chiappini (consigliere della Lista per Frosinone e prima degli eletti alle comunali del 2022) si è candidata nella lista del Carroccio. Così come tre anni l’asse di ferro tra la Lega e diverse civiche, tra le quali la Lista per Frosinone, era indubbiamente prevalente nelle dinamiche del centrodestra.

Adesso però la situazione è diversa. Antonio Scaccia non ha aderito alla Lega, ha mantenuto la Lista per Frosinone. E qualche giorno fa a Viterbo ha posto direttamente a Vannacci il tema di come comportarsi nel caso qualcuno volesse iscriversi all’associazione Noi con Vannacci ma non alla Lega. L’europarlamentare ha fatto diverse ipotesi, mantenendo però fermo l’obiettivo di «battere la sinistra». Capiremo nei prossimi mesi quali saranno gli effettivi spazi di manovra di Roberto Vannacci nella Lega. Però a Frosinone i confini del dibattito sono già chiari. Perché Antonio Scaccia non rinuncerà mai alla Lista per Frosinone. Altro discorso è il rapporto politico con Nicola Ottaviani, parlamentare e coordinatore provinciale della Lega. E con Riccardo Mastrangeli, che si è sempre definito un sindaco civico in quota Lega. Bisognerà attendere. Indubbiamente il quadro però è cambiato. Lo schema Carroccio-civiche non è più baricentrico. E Fratelli d’Italia dirà la sua, essendo il primo partito del centrodestra e avendo il gruppo più numeroso. In questo ragionamento non va dimenticato il ruolo di Forza Italia del neo coordinatore cittadino Pasquale Cirillo. Da quasi un anno gli “azzurri” sono fuori dalla maggioranza e nel 2027 effettueranno le loro scelte in totale autonomia.

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