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L'intervento

Trancassini al centrosinistra: senti chi parla

Il leader regionale di Fratelli d’Italia: «Paradossali le critiche del centrosinistra sul tema della sanità». «Il fallimento politico-amministrativo è tutto loro e infatti gli elettori li hanno mandati a casa per questo»

Trancassini al centrosinistra: senti chi parla

Il deputato Paolo Trancassini, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia

«Verrebbe da dire “senti chi parla”, ma neppure questa frase renderebbe l’idea dell’assurdità politica di certe prese di posizione». Così il deputato Paolo Trancassini, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia nel Lazio. Il riferimento è agli interventi critici delle opposizioni sul tema della sanità. Il Pd non ha usato mezzi termini nel definire «un fallimento politico-amministrativo i primi due anni della giunta Rocca».

Dice Paolo Trancassini: «Il lavoro straordinario che stanno portando avanti il presidente Francesco Rocca e Andrea Urbani (responsabile della direzione regionale Salute e Integrazione socio-sanitaria) è sotto gli occhi di tutti. Un lavoro capillare, sia per quanto riguarda Roma che le altre quattro province del Lazio. Passatemi l’espressione: un lavoro “cucito su misura” per i vari territori, grazie anche alle indicazioni che arrivano dai consiglieri regionali. Si è rimesso mano alla governance della sanità e delle diverse Asl. Che dire? Parliamo di un settore che era allo stremo e che grazie a questa Amministrazione si è rialzato. Francamente salta agli occhi l’assurdità della situazione. Gli esponenti del centrosinistra dispensano giudizi definitivi dal profilo “tranchant”. Come se avessero lasciato una situazione straordinariamente positiva in tema di sanità. A dire la verità il fallimento politico-amministrativo lo hanno fatto loro e adesso si permettono di criticare chi a quel fallimento sta rimediando. Paradossale. Poi però meno male che arriva sempre il momento in cui a parlare sono gli elettori con il loro voto».

Aggiunge Paolo Trancassini: «Poco più di due anni fa il centrosinistra, che ha governato la Regione Lazio ininterrottamente per dieci anni, è stato mandato a casa dal voto degli elettori. E siccome Francesco Rocca ha vinto con oltre venti punti percentuali di distacco, vuol dire che il giudizio è stato netto. Ora, sinceramente penso che a determinare un risultato del genere sia stata proprio la gestione della sanità. Quello loro è stato un fallimento politico-amministrativo senza precedenti. Non dando risposte ai territori, snobbando le istanze delle province e non determinando alcuna inversione di tendenza per quanto riguarda la gestione delle Asl e degli ospedali. Questa è la realtà e bisogna avere il coraggio di sottolinearlo. Mi sarei aspettato, proprio sulla sanità, dei giudizi costruttivi da parte di un’opposizione che non può non riconoscere la positività dell’azione della giunta Rocca. Invece è successo esattamente il contrario. Ma insomma, i cittadini sanno distinguere e analizzare quello che succede. Se non parlassimo di un tema serio come la sanità, ci sarebbe da sorridere per le critiche avanzate dagli esponenti del centrosinistra».

Dichiara Trancassini: «L’Amministrazione Rocca ha determinato un aumento dei posti letto, la previsione di tante assunzioni, l’apertura di nuovi ospedali. Non bisogna mai dimenticare la diminuzione del debito della Regione Lazio. Perché quando il centrodestra ha vinto le elezioni e si è insediato alla guida della Regione, il debito ammontava a 22,6 miliardi di euro. Adesso si è già ridotto di 1,5 miliardi di euro e l’assessore al bilancio Giancarlo Righini ha detto che entro la fine della legislatura, si scenderà sotto quota 19 miliardi di euro. Questa è la realtà dei fatti. Ho letto che secondo il consigliere e segretario regionale del Pd Daniele Leodori la strategia politica del centrodestra sarebbe quella di puntare sulla sanità privata e non su quella pubblica. Sempre la solita narrazione stereotipata. La sanità privata può dare una mano importante sul versante delle liste di attesa e dell’espletamento di alcuni esami diagnostici. Ma sempre nell’ambito di un sistema nel quale al centro c’è la sanità pubblica. Ripeto: sono passati più di due anni da un risultato elettorale che non poteva essere più netto alla Regione Lazio. Magari l’opposizione dovrebbe iniziare una seria riflessione politica su una bocciatura senza appello».

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