Spazio satira
Regione Lazio
15.04.2025 - 12:00
Giancarlo Righini, assessore al bilancio, programmazione economica e agricoltura
«Non c’è alcun vuoto di programmazione. Quanto alla produzione legislativa, il ragionamento è questo: va fatta per argomenti seri e importanti. Non per fare numero o per far vedere». Così Giancarlo Righini, assessore regionale a bilancio, programmazione economica, agricoltura e sovranità alimentare, caccia e pesca, parchi e foreste. Il confronto a distanza tra maggioranza e opposizione sui due anni di giunta Rocca prosegue. Nei giorni scorsi sia Daniele Leodori che Sara Battisti (Pd) non avevano risparmiato critiche all’Amministrazione di centrodestra guidata dal presidente Francesco Rocca.
Giancarlo Righini dice: «Leodori ha detto che finora in questa legislatura sono state approvate 38 proposte di legge, 32 delle quali fanno riferimento all’assessorato che gestisce il sottoscritto? È proprio questo elemento, però, che fa capire come in realtà la programmazione ci sia. Perché è evidente che con il bilancio si programma. Per la produzione legislativa, va portata avanti quando serve e nei settori per i quali occorre. Anche perché poi magari succede che dopo pochi anni è necessario ulteriormente cambiare. L’attività amministrativa non si giudica esclusivamente dalle proposte di legge che vengono approvate. Detto tutto questo, comunque, aggiungo che ci sono diverse proposte di legge presentate dalle opposizioni. Ritengo che sia arrivato il momento di discuterle in aula». Indubbiamente un segnale di apertura sul piano del confronto politico.
Chiediamo a Righini: quale l’elemento che in questi due anni ha maggiormente caratterizzato l’Amministrazione di centrodestra? L’assessore al bilancio non ha esitazioni e rileva: «Il risanamento delle casse regionali, l’abbattimento del debito, il rilancio delle politiche sanitarie e l’apertura di nuovi ospedali, il recupero di posti letto, le 12.000 assunzioni in sanità. Sono tutti obiettivi che abbiamo raggiunto nei primi due anni di governo. Ma c’è un elemento sul quale vorrei soffermarmi: all’insediamento di questa Amministrazione il debito complessivo della Regione Lazio ammontava a più di 22,6 miliardi di euro. Dopo un anno dall’insediamento, grazie ad un grande lavoro di efficientamento della spesa pubblica, lo stock di debito si è ridotto a 21,2 miliardi di euro. Una diminuzione di quasi 1,5 miliardi di euro in due anni.
Un risultato enorme, che farà risparmiare alla Regione cifre significative, che naturalmente serviranno per implementare gli investimenti. È necessario aggiungere, come peraltro è scritto nero su bianco nel Documento di economia e finanza regionale 2025, che proseguendo lungo questa strada, il debito complessivo è destinato a scendere sotto la soglia dei 19 miliardi di euro entro la fine della legislatura, a febbraio 2028. Poi naturalmente intendiamo proseguire». Sottolinea Giancarlo Righini: «In questi due anni abbiamo aumentato gli investimenti senza produrre ulteriore debito. Neppure di un euro. Abbiamo varato e approvato tre manovre finanziarie. La prima, legge di stabilità regionale 2023, ha avuto un profilo strettamente tecnico. L’obiettivo, centrato, era quello di reperire risorse per 218 milioni di euro per sopperire al disavanzo sanitario.
Mentre con la seconda e con la terza manovra la giunta Rocca ha provveduto al finanziamento delle politiche di bilancio attraverso il surplus di parte corrente con il quale sono stati finanziati anche gli investimenti. In entrambe le annualità si è riusciti a definire una manovra fiscale di esenzione dal pagamento dell’addizionale regionale all’Irpef per le categorie con un reddito fino a 28.000 euro. Nonché al ristoro di 60 euro annui per le fasce di reddito comprese tra i 28.000 e i 35.000 euro».
Conclude l’assessore: «Ci sono altre misure adottate. Per esempio l’esenzione alla maggiorazione dell’aliquota dell’Imposta regionale sulle attività produttive (Irap) per gli enti del Terzo settore iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore. Per l’annualità 2024 la manovra fiscale ha pesato sul bilancio regionale per un totale di quasi 137 milioni di euro, mentre per l’annualità 2025 le risorse di bilancio libero destinate a questa tipologia di intervento sono pari a 145,5 milioni di euro».
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