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Frosinone

Comune, l'ultimatum di Forza Italia a sindaco e alleati

I consiglieri Cirillo e Scaccia: «Riaprire immediatamente la piazzetta dello Scalo, no alla pedonalizzazione». Evidente il messaggio politico a Mastrangeli sul fatto che dopo il bilancio l’azzeramento non avrebbe più senso

Comune, l'ultimatum di Forza Italia a sindaco e alleati

Il sindaco Riccardo Mastrangeli e il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri

Fino all’approvazione del bilancio non succederà nulla. E probabilmente neppure dopo. Parliamo delle ipotesi di azzeramento della giunta e di verifica politica. Riccardo Mastrangeli andrà avanti con la coalizione che lo sostiene, confidando altresì nell’intesa con la Lista Marzi. Il voto sul documento contabile rappresenterà un bivio, su questo non ci sono dubbi.

La posizione degli “azzurri”
La linea di Forza Italia è la seguente: o l’azzeramento della giunta avviene prima della seduta consiliare del 2 aprile (quella sulla sessione di bilancio) oppure “dopo” il senso politico non ci sarà più. I consiglieri Maurizio Scaccia (capogruppo) e Pasquale Cirillo (commissario cittadino) lo hanno detto chiaramente anche agli alleati di Fratelli d’Italia e della Lega. Oltre che al Sindaco naturalmente. Sul tavolo c’è da mesi il tema politico della ricostruzione della coalizione di centrodestra in un capoluogo di provincia come Frosinone. Esiste una dimensione regionale. Ma sull’altro piatto della bilancia c’è la circostanza che da luglio 2024 gli “azzurri” sono posizionati all’appoggio esterno. Non hanno un assessore di riferimento in giunta e in aula consiliare decidono di volta in volta sulle singole delibere.

Inoltre, in più di un’occasione ci sono state polemiche fortissime con l’Amministrazione Mastrangeli. Inoltre Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo mantengono alta la guardia. Rilevano in una nota: «Il Comune deve immediatamente riaprire alla circolazione non soltanto la piazzetta dello Scalo. Bisogna entrare nell’ordine di idee che la pedonalizzazione della zona della Stazione è un errore grave a cui va posta una soluzione definitiva. L’intera area va riaperta al traffico veicolare non solo per far defluire meglio le vetture e evitare ingorghi, ma soprattutto perché le pedonalizzazioni totali in certe zone possono determinare dei problemi. Per esempio, è evidente a tutti che il transito delle auto è comunque importante: pensiamo al tema della sicurezza». Poi Cirillo e Scaccia sottolineano: «Chiediamo al Sindaco ufficialmente, quale partito di centrodestra, di riaprire con effetto immediato, in tempi rapidissimi (quarantotto ore), la piazzetta dello Scalo ed evitare ogni progetto di pedonalizzazione alla Stazione». Non è certamente casuale il fatto che Forza Italia metta in evidenza il fatto di essere un partito (peraltro fondatore) di centrodestra. Così come il tema dell’assetto di piazzale Kambo è sicuramente cruciale nelle dinamiche politiche ed amministrative di questa consiliatura.

Riccardo Mastrangeli ha più volte ribadito che non ci sono alternative alla pedonalizzazione di piazzale Kambo. E a proposito della mozione approvata all’unanimità dall’aula, ha notato nei giorni scorsi: «Ho accolto con la medesima serenità il voto, peraltro unanime (ovviamente compreso il mio), con il quale in consiglio comunale è stata approvata la modifica della mozione relativa alle azioni da intraprendere per modificare l’attuale progetto relativo alla chiusura al traffico dell’area di piazzale Kambo. Con l’eliminazione dell’incipit rispetto alla mozione originaria, la sostanza cambia radicalmente perché all’interno della mozione non è stata citata la pedonalizzazione ma è stata opportunamente cassata». Aggiungendo pure: «Con Ferrovie è stato firmato un accordo che prevede la realizzazione di una grande piazza pedonale pubblica sull’area dell’attuale piazzale Kambo, in gran parte coincidente con l’area dell’ex stazione delle Ferrovie vicinali (area antistante la Stazione FS); detta piazza pedonale si estenderà dal sagrato della chiesa della Sacra Famiglia fino all’interno della stazione ferroviaria e sarà caratterizzata da ampi spazi aperti. Previsto anche il riassetto generale dell’intera viabilità circostante le aree interessate dal Piano con la funzione di definitiva eliminazione del traffico veicolare che separava fisicamente la stazione da piazzale Kambo». Tra Forza Italia e Riccardo Mastrangeli si andrà all’ennesimo scontro. In un contesto del genere è complicato immaginare che gli “azzurri” possano votare “sì” al bilancio.

Gli altri “dissidenti”
Le distanze appaiono incolmabili anche relativamente agli altri sei consiglieri eletti nelle liste del centrodestra da tempo “dissidenti”. Vale a dire Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (eletto nella Lega), Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Francesco Pallone (FutuRa). L’ex assessore Alessandra Sardellitti fa parte della lista FutuRa. Rileva: «Registro che il Sindaco sta letteralmente moltiplicando le deleghe ai consiglieri. Verrebbe da dire che tra poco ci saranno più deleghe che consiglieri di maggioranza. Evidente comunque che sul piano politico i confini della coalizione con la quale era iniziata la consiliatura sono, al tempo stesso, cambiati e ristretti».
Da oggi fino al 28 marzo sarà possibile presentare gli emendamenti, che come al solito si riveleranno importanti per capire come potranno evolversi le dinamiche in vista del voto sul bilancio. La seduta del 2 aprile è fissata in prima convocazione. Vuol dire che occorrerà garantire e mantenere il numero legale: almeno 17 presenti su 33. La coalizione che sostiene Mastrangeli sulla carta ha 17 voti, ma ci sono delle situazioni non scontate. Perciò la Lista Marzi (4 esponenti) sarà decisiva in ogni caso. L’impegno a non interrompere la consiliatura c’è già. Un’intesa programmatica rappresenterebbe un passagio ulteriore.
A questo scenario stanno lavorando Riccardo Mastrangeli e Domenico Marzi. Lontano dai riflettori.

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