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Regione Lazio

Centrodestra blindato. Verifica a fari spenti

Il riassetto delle deleghe ci sarà, ma con calma. A livello nazionale nessuno vuole fibrillazioni nel Lazio

Centrodestra blindato. Verifica a fari spenti

Ma nel centrodestra interessa ancora chiudere una verifica di maggioranza aperta a fine luglio? In diversi si pongono la domanda, visto che sono trascorsi più di quattro mesi. E considerando che tra poco si entrerà in pieno clima natalizio, lo slittamento al prossimo anno è più di una probabilità. Fra le altre cose la giunta (come sottolineato più volte dal Governatore Francesco Rocca) ha continuato a lavorare senza problemi. E il Consiglio ha recentemente approvato sia il Documento di economia e finanza che il collegato al bilancio. Vero che si sono registrati alcuni passaggi a vuoto determinati dalle assenze degli assessori e dei consiglieri di Forza Italia, ma tutto sommato la situazione è stata gestibile e gestita.

Inoltre Rocca ha immediatamente fissato un “paletto” che si è rivelato decisivo. Vale a dire che la composizione numerica dell’esecutivo non sarebbe stata toccata e che quindi sia Forza Italia che la Lega avrebbero mantenuto due assessori a testa. Rafforzando però le deleghe degli “azzurri”: si è parlato spesso dell’attribuzione dell’urbanistica e del cinema. Può darsi che si procederà in questo senso, magari perfino in tempi brevi. Anche se le indiscrezioni finora sono sempre rimaste... tali. Fra l’altro il centrodestra a livello nazionale è impegnato su più fronti: dalla manovra economica allo scenario internazionale. Senza considerare le continue stoccate tra Forza Italia e Lega. Insomma, la coalizione di centrodestra di tutto ha bisogno meno che di alzare i toni in una Regione strategica del calibro del Lazio. Come successo nei mesi scorsi. Questo non vuol dire che la questione sia stata archiviata, ma i riflettori sono stati abbassati e l’urgenza di una definizione non c’è più.

Il senatore Claudio Fazzone, coordinatore di Forza Italia nel Lazio, continua comunque a sottolineare la crescita del gruppo degli “azzurri”, passato da tre a sette consiglieri (otto se si considera l’intergruppo con Noi Moderati). Potenziando quindi la maggioranza, grazie all’ingresso di due esponenti che erano stati eleletti nelle file delle opposizione. Dei Cinque Stelle in particolare. La Lega invece è scesa da tre a un esponente. La verifica si chiuderà a fari spenti. Forse.

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