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Frosinone

Comune, cinquanta sfumature di maggioranza

Da una parte l’ipotesi di ricucire con i “dissidenti”, dall’altra quella di aprire seriamente alle opposizioni. C’è chi invita a concentrarsi sui consiglieri che hanno avuto un passato politico nel centrodestra. Manovre dietro le quinte

Comune, cinquanta sfumature di maggioranza

Riccardo Mastrangeli, Massimiliano Tagliaferri, Adriano Piacentini e Paolo Fanelli

Provare a tornare alla maggioranza originaria oppure ampliare la coalizione guardando a chi siede nei banchi delle opposizioni? È questo il dilemma. Anche se il sindaco Riccardo Mastrangeli non sembra avere alcuna fretta. Men che meno si sente ad un bivio. Ecco perché c’è la terza opzione: andare avanti come si è fatto negli ultimi tredici mesi.


Il centrodestra

Rispetto al giugno 2022 sono cambiate molte cose. La maggioranza è uscita dalle urne con 22 consiglieri. Oggi le cifre sono diverse. Ci sono 5 esponenti, i cosiddetti “malpancisti” che sono all’appoggio esterno da tempo. Parliamo di Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo (Forza Italia), ma anche di Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega). Poi la novità degli ultimi giorni, vale a dire le dimissioni da delegato allo sport di Francesco Pallone. Il quale, eletto nella Lista Mastrangeli, da tempo fa parte del gruppo FutuRa, nel quale ci sono altresì Giovambattista Martino e Teresa Petricca. Sulla carta ci sono quindi 8 consiglieri eletti nel centrodestra in una posizione perlomeno critica. Il che vuol dire che la coalizione può contare su 15 voti “sicuri”. Tra i quali quello di Francesca Campagiorni, che recentemente ha aderito a Fratelli d’Italia dopo essere stata eletta nel Polo Civico. Il punto è: per cercare di ricostruire la maggioranza originaria occorrerebbe che qualcuno prendesse l’iniziativa. Ma chi? Il Sindaco ha effettuato la verifica in estate e non sembra intenzionato a ripeterla ora. I 5 “malpancisti” e i 3 di FutuRa in teoria potrebbero sollecitare una sorta di confronto. Ma a quel punto chiederebbero una sorta di “reset” e quindi di azzeramento della giunta. Il nodo è proprio questo, perché all’interno della coalizione che sostiene Mastrangeli in diversi hanno detto di non voler riaprire alcun tipo di discorso con i consiglieri “dissidenti”.

Le opposizioni
I consiglieri della minoranza sono 10. Bisognerà vedere quali saranno le prossime scelte di Andrea Turriziani, consigliere eletto nella Lista Marini. Andrea Turriziani nei giorni scorsi è stato nominato coordinatore provinciale della Democrazia Cristiana con Rotondi. Gianfranco Rotondi ha una storia politica chiara: il dna politico democristiano è fuori discussione. Inoltre è parlamentare di Fratelli d’Italia. Evidente la collocazione nel centrodestra. Vediamo quali saranno le scelte di Andrea Turriziani. Nel caso di un suo passaggio in maggioranza, non si potrebbe escludere l’attribuzione di un assessorato. Il nome che circola è quello di Francesco Trina, coordinatore della Lista Marini e già vicesindaco per un certo periodo della giunta Ottaviani. Con Turriziani la maggioranza salirebbe a 16 (su 33). Nella coalizione che appoggia Mastrangeli c’è chi guarda alle opposizioni, invitando altresì ad avviare una riflessione su chi ha un passato politico e amministrativo anche all’interno della coalizione di centrodestra. Le situazioni sono tre. Claudio Caparrelli (Polo Civico) ha fatto parte delle maggioranze che hanno appoggiato l’ex sindaco Nicola Ottaviani. Come del resto Carlo Gagliardi (Lista Marzi). Discorso diverso per Alessandra Mandarelli (Lista Marzi), anche se la stessa ha comunque avuto dei trascorsi politici riferibili alla coalizione di centrodestra. C’è però un altro elemento da tenere in considerazione. E cioè che la Lista Marzi, nella quale ci sono pure l’ex sindaco Domenico Marzi e Armando Papetti, si sta muovendo all’unisono in aula consiliare. Si è registrata un’apertura vera e propria sul versante dell’ipotesi riguardante la Stazione Tav. E non è escluso che possano essercene altre su ulteriori tematiche. Differente invece la posizione del Pd e dei Socialisti. I Democrat hanno 3 consiglieri: Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi. Il punto è anche e soprattutto politico perché il Partito Democratico tutto può fare meno che arrivare a delle convergenze con la coalizione di centrodestra. Stesso discorso per il Psi: Vincenzo Iacovissi ventinove mesi fa si è candidato a sindaco autonomamente. Ed è probabile cha la prossima volta faccia la stessa cosa. Fra l’altro in quasi due anni e mezzo non ci sono state iniziative per provare una ricomposizione della frattura tra Pd e Socialisti.

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