Cerca

Regione

Verifica politica ancora in salita

Gli “azzurri” insistono sulla vicepresidenza della giunta, ma Fratelli d’Italia non intende cedere la delega. Il Governatore Francesco Rocca sta esaminando la situazione per capire che tipo di proposta formulare

Verifica politica ancora in salita

Un’immagine del consiglio regionale

La seduta del consiglio regionale è fissata per giovedì 7 novembre. Se si arriverà ad esaminare tutti gli ordini del giorno che ancora devono essere discussi, poi si passerà alla votazione per l’approvazione del Defr.
Ma intanto c’è un’altra partita in corso, delicata e complessa. Quella di una verifica politica all’interno della maggioranza che si trascina da oltre tre mesi. E siccome i partiti non hanno trovato la quadra, il Governatore Francesco Rocca se ne sta occupando in prima persona. Ma non è semplice neppure per lui. Forza Italia chiede un potenziamento delle deleghe e sembra che per quanto riguarda l’urbanistica il via libera potrebbe esserci.

Per nulla semplice invece la questione relativa alla vicepresidenza della giunta, che gli “azzurri” hanno rivendicato. Fratelli d’Italia però non ha intenzione di rinunciare a questo ruolo, ricoperto da Roberta Angelilli. Forza Italia ha posto la questione che le tre cariche apicali non possono essere gestite tutte da esponenti di FdI. Parliamo della presidenza della Regione (Francesco Rocca), della vicepresidenza (Roberta Angelilli), della presidenza del consiglio della Pisana (Antonello Aurigemma). Una situazione determinata anche dal fatto che Rocca si è avvicinato a FdI dopo le elezioni.
Però Fratelli d’Italia non vede il motivo per il quale effettuare un passo indietro del genere e il coordinatore regionale Paolo Trancassini lo ha fatto presente più volte. A Forza Italia ma anche a Rocca.

Le domande sono: senza la vicepresidenza Forza Italia si accontenterebbe di un potenziamento delle deleghe? E se questo non dovesse accadere, Francesco Rocca presenterebbe comunque una sua proposta? In realtà la situazione è delicata, anche all’’interno degli “azzurri”. Le prossime ore saranno importanti, ma il tema vero rimane una fumata bianca che non arriva. A cambiare sono stati i numeri dei gruppi consiliari di Forza Italia e Lega. Gli “azzurri” sono passati da tre a sette esponenti. All’inizio della legislatura ne aveva tre (Cosmo Mitrano, Fabio Capolei, Giorgio Simeoni). Poi sono passati a cinque con l’ingresso degli ex Cinque Stelle Marco Colarossi e Roberta Della Casa. Fino ad arrivare a sette con Angelo Tripodi e Pino Cangemi, provenienti entrambi dalla Lega. Quindi sette consiglieri e due assessori: Giuseppe Schiboni e Luisa Regimenti. La Lega, invece, partita con tre eletti (Angelo Tripodi, Pino Cangemi e Laura Cartaginese), è rimasta solo con la Cartaginese, mantenendo due assessori: Pasquale Ciacciarelli e Simona Baldassarre.

A fine settembre l’accordo sembrava ad un passo, poi è saltato. Per settimane Forza Italia aveva assunto una posizione netta, chiedendo il terzo assessorato (più la vicepresidenza della giunta) oppure la presidenza dell’aula. Nei giorni scorsi, però, sembrava esserci stata una svolta. Questa: Forza Italia e Lega avrebbero mantenuto due assessorati a testa, con un potenziamento delle deleghe per gli “azzurri”. Più la vicepresidenza della giunta. Evidentemente però erano stati fatti i conti senza Fratelli d’Italia, il partito di maggioranza relativa con 22 consiglieri, che non intende cedere la vicepresidenza.
C’è quindi l’aspetto di possibili cambi tra gli assessori di FI.

Circolano i nomi di Pino Cangemi, Alessandro Calvi e Giuseppe Simeone. Anche se si riparte dall’assetto attuale, che vede nell’esecutivo Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni. Da qualunque parte la si guardi, non è una situazione semplice. Le opposizioni mantengono il pressing altissimo. Mario Ciarla (Pd), Marietta Tidei (Italia dei Valori), Adriano Zuccalà (Movimento Cinque Stelle), Alessio D’Amato (Azione), Claudio Marotta (Alleanza Verdi e Sinistra) e Alessandra Zeppieri (Polo progressista) hanno affermato nei giorni scorsi: «Siamo contenti di apprendere dal presidente Rocca che questa settimana la crisi si risolverà definitivamente, ma segnaliamo che sono due mesi che c’è un comunicato dei coordinatori dei partiti del centrodestra che ogni settimana affermano che è la settimana decisiva per la soluzione. Speriamo che il presidente Rocca sia più capace dei coordinatori regionali dei partiti del centrodestra ai quali, sbagliando, ha demandato la soluzione della crisi politica della maggioranza alla Regione Lazio». È anche una guerra di nervi.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione