Spazio satira
L'analisi
22.09.2024 - 14:00
L’immagine di una seduta del consiglio regionale del Lazio
La settimana che si conclude oggi era stata annunciata come decisiva per la soluzione della verifica politica interna alla maggioranza di centrodestra che sostiene la giunta regionale guidata da Francesco Rocca. Ma la fumata bianca non c’è stata. Il nodo da sciogliere resta quello del rafforzamento delle deleghe per gli assessori di Forza Italia. Perché gli assetti dell’esecutivo non cambieranno. In ogni caso il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca rimane fiducioso. Lo ha ribadito anche nel corso di un’intervista con il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno, nell’ambito della manifestazione “Itaca, viaggio tra le idee”, a Formello. Rocca ha affermato: «È vero che i due assessori di Forza Italia, Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni, non sono venuti in giunta ma le loro delibere sono passate. La Regione non si è fermata. Anche nelle migliori famiglie ci sono delle discussioni». E ancora: «È normale che nel momento delle discussioni ci sono delle frizioni all’interno della coalizione. Abbiamo preso atto della crescita di Forza Italia in Consiglio e ne stiamo parlando. C’è un confronto in corso e sono fiducioso. Quindi, si sta montando una tempesta in un bicchiere d’acqua».
Angelo Tripodi, consigliere regionale di Forza Italia, ha dichiarato all’Adnkronos: «I numeri sono cambiati in maggioranza, si sta procedendo con dei ragionamenti. Gli equilibri interni ai partiti vanno rivisti e rivalutati, ma è una normalissima trattativa. E posso garantire che il centrodestra in Regione Lazio è compatto». Siamo in una fase nella quale tutti i protagonisti rassicurano, ma è fin troppo evidente che l’accordo ancora non c’è. Rispetto alle elezioni di febbraio 2023, gli equilibri sono cambiati. Forza Italia è passata da 3 a 7 consiglieri, arrivando a 8 se si considera l’intergruppo con Noi Moderati. E nelle file “azzurre” ci sono adesso 2 esponenti del calibro di Angelo Tripodi e Pino Cangemi, entrambi eletti nella Lega. Mentre il Carroccio è sceso da 3 a 1 consigliere. Sul versante degli assessori, 2 per FI, 2 per la Lega. Tale impostazione non muterà perché parametrata sui risultati delle elezioni. Dunque, l’unica strada percorribile è quella di una redistribuzione delle deleghe che rafforzi gli assessorati di Forza Italia. Ma con quali materie? Alcune ipotesi sono già circolate: sport, cultura, case popolari, per esempio. Ma è complicato che il senatore e coordinatore regionale di FI Claudio Fazzone possa “chiudere” su uno schema del genere. Gli “azzurri” si aspettano deleghe più pesanti. Ma quali? Impossibile, per esempio, che Francesco Rocca possa lasciare la sanità, che ha trattenuto ad interim. Poi c’è l’urbanistica, amministrata dall’assessore della Lega Pasquale Ciacciarelli. Non sarà semplice trovare un “punto di caduta” condiviso. Il deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini sta lavorando ad un’ipotesi di soluzione da proporre poi a Claudio Fazzone. Però bisognerà tenere conto altresì della posizione della Lega, rappresentata dal referente regionale Davide Bordoni.
Il Lazio è una regione cruciale per il centrodestra, specialmente sul piano politico. Dunque è normale che i livelli nazionali stanno monitorando una vicenda che però viene gestita dai segretari regionali. Come ha rilevato Antonio Tajani, vicepremier, ministro degli esteri e coordinatore nazionale di Forza Italia. Notando: «Stanno discutendo i segretari regionali. Certo si dovrà tenere conto della presenza rinforzata di Forza Italia, come ha detto lo stesso presidente Rocca. Mi auguro che si possa trovare una soluzione equa che rispetti anche la presenza numerica dei consiglieri di Forza Italia. Lavoreremo in maniera costruttiva, però è giusto che ci sia un riequilibrio della situazione. Tutto qua». Nel caso di mancata intesa, però, Forza Italia opterà per l’appoggio esterno. Ritirando quindi gli assessori, che peraltro hanno già manifestato la loro disponibilità. È un fatto che Forza Italia ha posto il tema della verifica a luglio. Disertando altresì le riunioni del Consiglio e le sedute della Giunta. Claudio Fazzone ha più volte delineato lo scenario dell’appoggio esterno.
La seduta ordinaria del consiglio regionale non è stata ancora convocata, ma bisognerà farlo. Perché occorre approvare il Documento di economia e finanza regionale del 2025. Il problema non è numerico: il centrodestra ha 33 consiglieri. Anche senza Forza Italia si resterebbe comunque a quota 25. E le opposizioni contano 18 esponenti. La questione è tutta politica: l’appoggio esterno di un partito come FI rappresenterebbe una novità destinata a pesare non poco. Nell’intero scacchiere della coalizione. Sempre Angelo Tripodi ha spiegato: «Forza Italia chiede più considerazione all’interno della giunta, ma anche un maggiore dialogo, un confronto più proficuo tra la stessa giunta e il consiglio regionale. Insomma, un lavoro più coordinato e condiviso».
La trattativa politica continua, in attesa di una svolta. Che però ancora non c’è.
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