Spazio satira
Il punto
12.09.2024 - 12:00
L’immagine di una seduta del consiglio regionale
Dieci minuti. Un incontro sostanzialmente interlocutorio quello avvenuto ieri, a Montecitorio, tra il deputato Paolo Trancassini e il senatore Claudio Fazzone, coordinatori regionali, rispettivamente, di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Il tema è naturalmente quello della verifica alla Regione Lazio. Non si è entrati nel merito, ma comunque si è aperto un canale di confronto che verrà sicuramente approfondito nei prossimi giorni. Inoltre FdI ha voluto inviare un messaggio chiaro di attenzione verso le richieste degli “azzurri”. In ogni caso i tempi non potranno essere troppo lunghi, considerando che entro settembre la maggioranza di centrodestra dovrà approvare il Documento di economia e finanza regionale 2025, un atto che ha un profilo politico-amministrativo di primo piano. E il Governatore Francesco Rocca vuole numeri da... maggioranza. Come a luglio, quando gli equilibri di bilancio sono passati con 31 sì dopo le fibrillazioni dei giorni precedenti.
La posizione di Claudio Fazzone, espressa nei giorni scorsi, è chiara: «C’è una situazione mutata, in consiglio regionale Forza Italia è cresciuta con l’adesione di consiglieri provenienti da altri partiti: questo significa che siamo attrattivi e rafforziamo, di conseguenza, il consenso di tutto il centrodestra. I nostri due assessori devono essere messi nelle condizioni di lavorare serenamente sullo stesso piano degli altri partiti per rafforzare l’azione amministrativa. Non si può pretendere dai nostri consiglieri regionali di essere presenti per il numero legale e la votazione dei provvedimenti in aula senza avere una considerazione politica e amministrativa». Il punto resta lo stesso, vale a dire i mutati equilibri tra i gruppi consiliari di FI e Lega rispetto alla situazione del febbraio 2023, subito dopo le elezioni.
Gli “azzurri” sono passati da 3 a 7 esponenti. Ai tre eletti (Giorgio Simeoni, Fabio Capolei e Cosmo Mitrano) si sono aggiunti prima Marco Colarossi e Roberta Della Casa, provenienti dal Movimento Cinque Stelle. Quindi Angelo Tripodi, eletto nella Lega. Infine Pino Cangemi (sempre del Carroccio), vicepresidente del consiglio regionale del Lazio (per lui quello in Forza Italia è stato un ritorno). Si arriva a quota 8 considerando l’intergruppo con Noi Moderati di Nazzareno Neri. Gli assessori sono Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni. Mentre la Lega è rimasta con un solo consigliere, Laura Cartaginese. A febbraio 2023 ne aveva eletti 3. Per il Carroccio in giunta ci sono Pasquale Ciacciarelli e Simona Baldassarre.
Il perimetro politico nel quale Fratelli d’Italia si sta muovendo è delimitato da un lato dal dare risposte alle richieste di Forza Italia e dall’altro dall’evitare di penalizzare il Carroccio. Paolo Trancassini ha affermato in una recente intervista a Ciociaria Oggi: «Non ci sottrarremo a quello che è il nostro compito, però le nostre proposte dovranno essere tenute in considerazione all’interno della famiglia. Terremo conto delle richieste, delle aspettative e di tutto il resto. L’importante è che l’intera coalizione sia consapevole che non si può cedere all’istinto e non ci si può permettere il lusso di farsi prendere la mano».
In ogni caso è probabile che a stretto giro di posta possa esserci un incontro di natura politica. Alla fine però bisognerà arrivare ad un bivio per capire quali sono gli effetti spazi di manovra. Se cioè potrà essere attribuito un terzo assessorato a Forza Italia. Ipotesi che però impone una domanda: chi verrebbe ridimensionato o effettuerebbe un passo indietro? Il coordinatore regionale del Carroccio Davide Bordoni ha più volte sottolineato come gli assetti della giunta debbano fare riferimento ai risultati elettorali. Evitando che i passaggi da un gruppo all’altro possano determinare dei cambi. Diametralmente opposta la posizione degli “azzurri”. Un’altra opzione potrebbe essere quella di una rivisitazione delle deleghe, attribuendo a Forza Italia più competenze di “prima fascia”. Poi c’è la governance degli enti intermedi e derivati. La sensazione è che non sarà semplice trovare un punto di caduta.
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