Spazio satira
L'intervista
22.07.2024 - 19:10
La consigliera comunale di opposizione del Comune di Veroli Patrizia Viglianti
Tre mesi prima delle ultime elezioni comunali si è dimessa e ha rassegnato le deleghe assessorili a servizi sociali, solidarietà, sport e politiche giovanili. Poco dopo la decisione di scendere in campo come candidata sindaco al Comune di Veroli. Patrizia Viglianti non ha vinto la sfida, ma il suo impegno, sempre accanto soprattutto ai più fragili, vuole continuare a portarlo avanti, anche sedai banchi dell’opposizione. Sempre apprezzata per saper accorciare le distanze tra amministrazione comunale e cittadino, riuscendo ad entrare in empatia con le persone. Ha lavorato in questi anni a diversi progetti, anche insieme ai nonni del centro anziani. Diverse le iniziative con l’obiettivo di rendere protagonisti in modo nuovo gli appartenenti alla terza età e in aiuto a chi è più fragile. Ora è pronta per una nuova sfida.
Che tipo di opposizione sarà la sua?
«La mia sarà un’opposizione vivace, costruttiva e pragmatica. Non mi interessa fare politica urlata o demagogica, fine a se stessa insomma. Sono una donna che vede la politica come un servizio, fatta di azioni concrete volte a migliorare la nostra comunità. Vigilerò sulle scelte della maggioranza proponendo alternative tangibili, con un occhio critico e sempre propositivo. Vogliamo una Veroli che guardi al futuro senza dimenticarsi dei più fragili».
Cosa si sente di dire ai suoi elettori?
«Grazie di cuore a tutti voi che avete creduto nel nostro progetto. Sedere tra i banchi dell’opposizione non è una sconfitta, ma una nuova opportunità. Sono pronta a lavorare con impegno e dedizione per la nostra città. Continuerò a portare avanti le vostre istanze con determinazione e passione. Il nostro cammino è appena iniziato: Veroli Città Sociale non è solo uno slogan, ma un grande progetto inclusivo per la collettività».
All’opposizione con lei e il consigliere Papetti c’è anche un giovanissimo, Lorenzo Magliocchetti. Qual è stato il primo consiglio che gli ha rivolto?
«Il primo consiglio che ho dato a Lorenzo è stato di rimanere sempre se stesso. Gli ho detto di rispettare le opinioni altrui, ma di combatterle con determinazione quando necessario. La sua freschezza e la sua energia sono una risorsa inestimabile per la nostra squadra e di grande stimolo per il raggiungimento dei nostri obiettivi comuni. Vedere un giovane appassionarsi alla politica è una speranza grande per me e per la nostra città».
Su quali tematiche cercherà di tenere alta l’attenzione?
«Il welfare sarà sempre la bussola del mio impegno amministrativo. In tempi delicati come questi, garantire servizi adeguati e accessibili a tutti è essenziale. La mia attenzione si rivolge soprattutto alle giovani generazioni: non possiamo più chiudere gli occhi di fronte al disagio giovanile che sta devastando i nostri ragazzi. Voglio creare per loro spazi dove possano esprimere la loro creatività e trovare così un senso di appartenenza e meno solitudine. La trasparenza amministrativa sarà la pietra angolare del mio operato».
Qual è secondo lei la prima risposta che la nuova amministrazione deve dare ai cittadini?
«La nuova amministrazione comunale deve rispondere con tempestività all'efficacia dei servizi sociali. È fondamentale che l’assessore riveda gli orari di ricevimento, garantendo un accesso più frequente e agevole per tutti, specialmente per chi ha difficoltà motorie. Ma non basta: l’amministrazione deve dimostrare umanità verso chi soffre. Abbiamo il dovere morale di non lasciare indietro nessuno».
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