Spazio satira
Regione Lazio
30.05.2024 - 11:00
La sede della Regione Lazio
Continua la guerra tra la Lega e Forza Italia per il seggio regionale, scattato a Latina, alle ultime elezioni regionali. Uno scontro che vede da un lato Pasquale Ciacciarelli e dall’altro Angelo Tripodi. Ieri si è chiusa un’ulteriore fase del riconteggio. Sembrerebbe che il risultato resti invariato confermando Angelo Tripodi (eletto con la Lega ma poi passato a Forza Italia) come consigliere regionale. Ed escludendo Pasquale Ciacciarelli, attualmente assessore all’urbanistica e alle politiche abitative, che perderebbe addirittura 29 voti. Sarebbe questo l’esito emerso dal lavoro della prefettura secondo il consigliere regionale Tripodi. Per Ciacciarelli, invece, il quadro sembrerebbe completamente diverso. Ma procediamo con ordine.
A presentare il ricorso era stato proprio Ciacciarelli e, nei mesi scorsi, la prefettura di Frosinone aveva chiesto un chiarimento al Consiglio di Stato. Ricordiamo che alle regionali di febbraio 2023 il seggio della Lega era scattato in provincia di Latina, dove la percentuale è stata del 12,71%. Mentre in Ciociaria si è arrivati a quota 12,31%. Escludendo quindi Ciacciarelli nonostante le 14.030 preferenze ottenute. «Con oltre 450 schede in parte già attribuite, in parte contestati e quindi al vaglio della decisione del giudice nell’udienza di ottobre si chiude un ulteriore fase del riconteggio – afferma l’assessore regionale – Considerando che in molti casi non si è proceduto all’analisi di ogni singola scheda, ma che sono stati riaperti solo i plichi relativi alla lista “Salvini Premier”, abbiamo, insieme ai miei avvocati, ritenuto opportuno chiedere la calendarizzazione di un’ulteriore udienza così da consentire il riconteggio anche delle schede al di fuori di quelle affascettate che, al momento, non sono state ricontate».
Il Consiglio di Stato (sezione seconda) ha fissato per il 30 luglio il deposito della relazione di verificazione. Indicando la data del 22 ottobre per l’udienza pubblica per il prosieguo del giudizio. «Un’istanza nata in ragione dell’esigenza, ribadita all’interno dell’ordinanza, di procedere alla verifica generale dei voti e della loro corretta attribuzione alle singole liste – prosegue Ciacciarelli – Rimanendo, fiduciosi, in attesa della decisione del giudice, ringrazio la prefettura di Frosinone per il lavoro che stanno solgendo».
Ma se da parte di Ciacciarelli la questione sembra essere ancora tutta da definire per Tripodi il verdetto è già scritto. E lancia stoccate al suo ex compagno di partito: «Oggi dovrebbe finire anche la politica degli annunci trionfalistici di Ciacciarelli e il suo cerchio magico. Il finale di questa vicenda è ora tutta a discapito dell’attuale assessore e del suo gruppetto, e dico “attuale” non a caso. Perché la resa dei conti ci sarà dopo le europee. Io so aspettare».
È chiaro che il riferimento è al rimpasto di giunta chiesto dai vertici di Forza Italia dopo il passaggio a sette consiglieri del gruppo regionale. «A dispetto delle dichiarazioni e dei toni trionfalistici delle prime ore su fantomatici 460 voti sottratti a danno di Ciacciarelli – afferma Tripodi – oggi la Lega deve prendere atto non solo di non avere tutti quei voti sperati, ma addirittura di averne persi 29, dopo aver perso anche due consiglieri alla Pisana e non avere più i numeri neanche per giocare a tombola. Ora intendo ringraziare tutte quelle persone che mi hanno votato in provincia di Frosinone, ma i cui voti non furono utilizzati, perché anche questo è emerso dalle verifiche delle schede. A causa di questo inutile polverone ricordo che è stato sottratto tempo agli uffici della prefettura. Ma anche al tempo sottratto a molti dei mie collaboratori, ai miei avvocati Corrado De Simone, Giammarco Florenzani e Fabrizio Montoni che ringrazio. Come spesso mi piace dire: vincono i fatti, no la politica degli annunci».
Solo dieci giorni fa la Lega ha perso un altro consigliere con il rientro in Forza Italia di Giuseppe Cangemi. Dunque l’assetto è completamente cambiato. Gli “azzurri” hanno un gruppo di 7 esponenti: Giorgio Simeoni, Fabio Capolei, Cosmo Mitrano, Marco Colarossi, Roberto della Casa, Angelo Tripodi e Pino Cangemi (8 considerando l’intesa con Noi Moderati), più 2 assessori Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni. Nella Lega, invece, è rimasta solo Laura Cartaginese. Il carroccio però conta 2 assessori: Pasquale Ciaccarelli e Simona Baldassarre. Insomma il braccio di ferro tra i due partiti di centrodestra continua. Ma fino all’udienza del 22 ottobre.
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