Spazio satira
L'analisi
28.02.2024 - 11:00
Un'immagine dell'assemblea della Saf di luglio
Il conguaglio ma anche la morosità: l'operazione trasparenza avviata dal presidente della Saf Fabio De Angelis ha aperto un dibattito serrato nella politica locale. Nonostante si tratti di situazioni già note, non fosse altro perché presenti nei bilanci della Società Ambiente Frosinone, approvati dall'assemblea dei sindaci. Ma siccome in Italia c'è sempre una prossima elezione all'orizzonte, impossibile resistere alla tentazione di buttarla in politica (che spesso vuol dire in caciara). L'otto e il nove giugno si vota per le europee ma pure per le amministrative in 36 dei 91 Comuni della Ciociaria. Poi c'è la partita a scacchi tra Fratelli d'Italia e Lega, che va avanti da luglio.
Resa dei conti a destra
I consiglieri provinciali del Carroccio Andrea Amata e Luca Zaccari tornano ad attaccare il presidente della Saf Fabio De Angelis. Rilevando: «Quando chi amministra un ente si trincera dietro l'accusa di demagogia per replicare alle sacrosante e doverose considerazioni di coloro che non ne condividono la gestione, significa due cose: che non ci sono più appigli a cui attaccarsi nell'arrampicata sugli specchi e che quanto evidenziato ha colpito nel segno. Quanto alla nostra presa di posizione, la specifichiamo per l'ennesima volta, sperando che si risponda nel merito e che non si devii su altri terreni. Il punto è politico: il deficit nel sistema del ciclo dei rifiuti ha una precisa responsabilità, quella che i cittadini hanno spazzato via un anno fa consegnando a Rocca e al centrodestra la vittoria e la guida della Regione Lazio. Invece in provincia di Frosinone continuano operazioni consociative. Questo non va bene: non va bene perché si tradisce il mandato degli elettori, si tradisce la politica, si tradisce quel principio di chiarezza che ha permesso al centrodestra di vincere le elezioni nel febbraio 2023». La Lega continua ad attaccare l'asse tra Fratelli d'Italia e Pd, decisivo nel luglio scorso per determinare l'assetto della governance. Fabio De Angelis aveva detto fra l'altro: «Comprendo le esigenze di visibilità degli amici della Lega in vista della prossima campagna elettorale delle europee ma su temi così importanti non è ammesso fare demagogia. Si confonde l'azione politica con l'amministrazione di una società che, seppur partecipata da enti pubblici, deve rispondere a criteri di legge ed agli interessi della società. I costi che abbiamo comunicato ai Comuni soci sono "fatture da emettere", sono stati approvati dalla Regione Lazio nella determina G02483 del 24 febbraio 2023, a conoscenza di tutti i Comuni. E sono il consuntivo dei costi sostenuti per il trattamento dei rifiuti nel 2020».
Il conguaglio
La Regione Lazio, con una determinazione del 24 febbraio 2023, ha approvato "l'aggiornamento a consuntivo della tariffa di accesso all'impianto Tmb della Saf spa di Colfelice per l'anno 2020". Con decorrenza 1° gennaio 2020. La tariffa approvata dalla Regione è pari a 161,47 euro a tonnellata, al netto di ecotassa, benefit ambientale ed Iva. I conti sono semplici, perché la Saf nel 2020 ha emesso fatture sulla base di una tariffa di 138,68 euro a tonnellata. Quindi è necessario provvedere alla quantificazione del conguaglio tariffario, che per il 2020 è pari a 22,79 euro a tonnellata e per il 2021 a 23,10 euro a tonnellata. Questi importi vanno naturalmente moltiplicati per i quantitativi conferiti. Per quanto riguarda il 2022, la tariffa presentata, come riportato nella relazione di gestione al bilancio di esercizio di quell'anno (ed approvata dall'assemblea dei soci) è pari a 204,72 euro a tonnellata. Per sintetizzare: il costo è salito, a tonnellata, da 138,68 a 161,47 e poi a 204,72 euro. Un aumento di 66,04 euro in due anni. Il conguaglio è di 14 milioni di euro e riguarda il conferimento alla Saf da parte dei Comuni. Il periodo preso in considerazione va dal 2019 al 2022, ma le "voci" che riguardano il 2021 e il 2022 fanno riferimento soprattutto agli interessi per l'indicizzazione. Mentre nel 2020 la discarica sul territorio è stata operativa per tutto l'anno. E nel 2021 fino ad aprile. Vuol dire che gli extracosti per lo smaltimento fuori dall'Ambito Territoriale e le spese per il trasporto saranno "caricati" su successivi conguagli. La conseguenza è fin troppo evidente: ulteriori stangate per cittadini, famiglie e imprese. L'aumento della Tari, infatti, è inevitabile.
Il fattore morosità
In questi giorni è emerso un altro elemento. Al 31 dicembre 2023 le fatture della Saf emesse ai Comuni e non pagate determinano un totale di 14.470.680 euro. Si tratta del tema della morosità, che da anni incide. Fabio De Angelis vuole andare fino in fondo nell'operazione trasparenza. Probabile che renderà noto l'elenco dei Comuni che devono corrispondere delle somme alla Società Ambiente Frosinone. Il conguaglio e la morosità sono situazioni completamente diverse l'una dall'altra. Anche se l'importo è lo stesso: 14 milioni di euro. In ogni caso si tratta di somme che sono già nei bilanci della Società Ambiente Frosinone. Tornando alla mancanza di una discarica operativa nel territorio, ha sottolineato Fabio De Angelis nei giorni scorsi: «Con la chiusura della discarica di Roccasecca la Saf è stata autorizzata dalla Regione Lazio a conferire i propri scarti di lavorazione alla discarica Ecologia Viterbo, agli impianti di Peccioli, in provincia di Pisa, ed Atri, in provincia di Teramo, con un aumento dei costi sia per lo smaltimento che per il trasporto. Tale condizione ha determinato un extracosto di circa 30 euro a tonnellata, non presente nell'attuale piano tariffario. Anche il costo di recupero energetico è aumentato. Mi riferisco al costo sostenuto nel 2020 per il termovalorizzatore di San Vittore del Lazio: 127,20 euro a tonnellata. Mentre il costo nel 2023 è di 140 euro a tonnellata, oltre a 8,20 euro per il trasporto, con un incremento pari a 21 euro a tonnellata. Inoltre è stato deciso dalla precedente "governance" di garantire lo smaltimento del Cdr-Css prodotto dal nostro impianto con la stipula di contratti dedicati a tale scopo, in particolare con A2A, impianto di Brescia ed Hera Ambiente per un costo complessivo, sostenuto per il trasporto e il recupero energetico, non ancora inserito in tariffa, di circa 50 euro a tonnellata».
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