Spazio satira
La situazione
24.01.2024 - 11:00
Mauro Vicano, consigliere comunale e candidato sindaco alle scorse elezioni
È abituato a guardare avanti. Ma dimenticare è un'altra cosa. Due anni fa doveva essere lui il candidato sindaco del centrosinistra. Era tutto pronto, ma alla fine (nel gennaio 2022) il quadro cambiò in pochi minuti. Mauro Vicano aveva sempre parlato del procedimento giudiziario che lo vedeva coinvolto, con l'accusa di traffico illecito di rifiuti. Una vicenda che lo riguardava per il periodo nel quale era stato presidente della Saf. Qualche giorno fa l'assoluzione con formula piena. Ma in quel momento il Pd, che pure lo aveva individuato come candidato alla fascia tricolore, preferì il contrordine. Anche e soprattutto nell'ambito della coalizione del Campo Largo con i Cinque Stelle. La storia prese una piega diversa: Vicano concorse ugualmente a sindaco, appoggiato da due liste civiche e da Azione. Poi al ballottaggio il clamoroso accordo con Riccardo Mastrangeli e Nicola Ottaviani.
Cosa successe
Spiega Mauro Vicano: «Intanto una premessa. Ho avuto diversi procedimenti: tutti si sono conclusi con il proscioglimento o con l'assoluzione. Questo vuol dire che la magistratura giudicante riesce sempre a fare chiarezza. Certo non è stato facile convivere quotidianamente con indagini, accertamenti, informative. Sono sempre stato convinto che sarei stato assolto. Per fortuna ho un carattere forte e posso contare su una famiglia eccezionale». Poi Vicano aggiunge: «Cosa successe due anni fa quando saltò la candidatura a sindaco del centrosinistra? Beh, lo sanno tutti. Diciamo che il Pd dimostrò una vocazione giustizialista, mettendo in secondo piano il principio della presunzione di innocenza. Confermando di essere rimasto ancorato alla logica secondo la quale un avviso di garanzia equivale ad una sentenza di condanna. Con una maturità politica differente le cose potevano assumere una piega diversa. Mentre invece l'accordo al ballottaggio con il centrodestra maturò anche per quella sensibilità politica che ho potuto riscontrare. Cioè un atteggiamento realmente e autenticamente garantista. Aggiungo che l'altro giorno ho ascoltato con attenzione la relazione del ministro della Giustizia Carlo Nordio: la sottoscrivo in ogni singola virgola».
L'accordo al ballottaggio
Afferma Mauro Vicano: «Al ballottaggio c'è stata un'intesa politica. Siglata con l'attuale sindaco Riccardo Mastrangeli e con Nicola Ottaviani. Punto. Non c'è da aggiungere altro. Un'intesa siglata nell'ambito dei principi della correttezza e della lealtà. Ho ottimi rapporti con tutti in maggioranza (dal vicesindaco Antonio Scaccia al presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri) e mi piace sottolineare che il sindaco Riccardo Mastrangeli è una persona di livello e di stile. Un uomo di grandi qualità personali, professionali e politiche. Non avrà alcun problema ad arrivare alla fine del mandato. Mastrangeli ha molte più risorse di quello che si potrebbe pensare. Chi lo sottovaluta commette un grave errore. Dicevo che completerà il mandato, salvo che non sia lui stesso a voler interrompere. Ma non credo. Quell'intesa ha portato ad una nostra rappresentanza in giunta: Alessandra Sardellitti. Migliore scelta non poteva esserci: è una persona libera, che non si lascia condizionare e che non ha problemi a dire la sua quando non è d'accordo. Sperando che non se la prenda, la vedo come il mio alter ego femminile. Sta facendo davvero benissimo come assessore».
Le prospettive
Argomenta Mauro Vicano: «In questi due anni ho svolto attività politica limitata, chiaro che la vicenda processuale ha pesato. Da adesso in poi me ne occuperò a tempo pieno. Diciamo che sono a fine carriera, ma che ho intenzione di togliermi ancora qualche soddisfazione importante. Però è arrivato il momento di sottolineare una cosa. Nel centrodestra ho rapporti solidi (personali e politici) che vengono da lontano, con persone che stimo. Con il deputato e leader di Fratelli d'Italia Massimo Ruspandini per esempio: quindici anni fa abbiamo dato vita all'esperimento del cosiddetto "ufficio politico". Per discutere di strategie e di territorio. Riccardo Del Brocco è stato uno dei miei principali collaboratori quando ho ricoperto il ruolo di presidente della Saf. Con Alessia Savo (presidente della commissione regionale Sanità) abbiamo collaborato, ognuno nel proprio campo, nel settore della sanità. Con il consigliere Daniele Maura c'è un'amicizia più recente, ma ugualmente importante. E con gli assessori Adriano Piacentini e Fabio Tagliaferri la stima è enorme. Oltre all'amicizia. E ribadisco: al ballottaggio l'intesa con Mastrangeli e Ottaviani è stata di natura politica. Detto questo, con Domenico Marzi e Francesco De Angelis ho un'amicizia vera all'insegna della stima e della correttezza. Non ho mai confuso i livelli e le situazioni. Sul piano politico il centrosinistra ha inanellato tre sconfitte consecutive: qualche domanda me la farei. Sulla mia candidatura a sindaco nel Pd è mancato il coraggio. E c'erano soggezione e subalternità nei confronti dei Cinque Stelle. Ma adesso è acqua passata».
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