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Elezioni provinciali. Il timbro dei partiti

Il Pd di Francesco De Angelis elegge cinque consiglieri e mantiene la leadership tra gli amministratori. Massimo Ruspandini non sbaglia nulla e FdI sale a quota tre. Gianluca Quadrini (FI) ancora “re” dei voti ponderati

Elezioni provinciali. Il timbro dei partiti

Un momento durante le operazioni di voto di ieri FOTO MASSIMO SCACCIA

Il Pd elegge 5 consiglieri provinciali, Fratelli d'Italia 3. Gianluca Quadrini (Forza Italia) fa il pieno di voti ponderati (8.727) e ancora una volta è primo. La Lega ne porta 2 in aula e Luigi Vacana (Provincia in Comune) ottiene l'ennesima conferma e firma un altro miracolo politico. Le elezioni provinciali definiscono bene gli attuali equilibri dei partiti, considerando che alle urne però sono andati gli "addetti ai lavori" e non il popolo sovrano. Ma il peso degli amministratori è un fattore importante. E decisivo.

Al primo posto La Provincia dei Cittadini, la lista di centrosinistra: 32.827 voti ponderati, il 35,26%. Gli eletti sono cinque, tutti del Pd: Alessandro Mosticone (6.837), Luigi Vittori (6.253), Enrico Pittiglio (6.114), Gino Ranaldi (5.025), Antonella Di Pucchio (4.589). Quindi Fratelli d'Italia: 22.466 voti ponderati, il 24,13%. Gli eletti sono tre: Alessandro Cardinali (7.816), Roberto Caligiore (4.814), Andrea Velardo (2.771). Poi la Lega: 17.721 voti ponderati, il 19,04%. Due gli eletti: Andrea Amata (5.067) e Luca Zaccari (4.361). Forza Italia ha messo in fila 13.070 voti ponderati, il 14,04%. In aula entra Gianluca Quadrini (8.727), che fissa un vero e proprio record: eletto per la quinta volta consecutiva, dal 2014 ad oggi.

Infine Provincia in Comune: 7.005 voti ponderati, il 7,53%. Luigi Vacana (4.183) è alla sua quarta esperienza da consigliere. Tra gli schieramenti la parità è perfetta: 6-6. Nel centrosinistra cinque del Pd e Vacana. Nel centrodestra 3 di FdI, 2 della Lega e 1 di Forza Italia. Sul piano politico Francesco De Angelis, presidente regionale del Pd, si conferma lucido. Ma Mosticone al primo posto sta a dimostrare anche il ruolo del presidente Luca Di Stefano. Strategia perfetta di Massimo Ruspandini, con una lista di FdI bilanciata alla perfezione. E il parlamentare ha distribuito i voti tra Caligiore e Velardo. Mentre Cardinali ha piazzato lo scatto: il suo rientro nel partito è una scommessa vinta. Sia Pd che Fratelli d'Italia aumentano il numero di consiglieri provinciali: da 4 a 5 e da 2 a 3.

La Lega invece scende da 3 a 2, ma nel 2021 c'era anche Gianluca Quadrini. Andrea Amata era l'uomo di punta di Nicola Ottaviani: è arrivato primo. Su Luca Zaccari aveva scommesso Pasquale Ciacciarelli. Anche in questo caso l'equilibrio c'è stato. Forza Italia stavolta non ha fallito l'obiettivo del quorum e quindi del seggio. Ma la differenza l'ha fatta Quadrini. Nel centrodestra FdI primo partito anche tra gli amministratori. L'affluenza alle urne è stata dell'89,98% degli aventi diritto: hanno votato 1.033 amministratori (sindaci e consiglieri comunali) su 1.148. Il 100% della partecipazione nei due Comuni della fascia verde: Frosinone e Cassino. Ai seggi tutti i 58 "grandi elettori". Mentre nei centri della fascia rossa percentuale del 98,24% (167 su 170). Nella fascia grigia 122 votanti su 130 (93,85%). Mentre nella fascia arancione 194 su 208 (93,27%). Affluenza più bassa nei Comuni più piccoli, quelli della fascia azzurra: 84,54% (492 su 582).

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