Spazio satira
L'analisi
21.12.2023 - 11:00
Mario Abbruzzese, ex presidente del consiglio regionale
Si scaldano i motori in vista delle elezioni europee del prossimo giugno. Si tratta della "madre di tutte le battaglie politiche": un test per il Governo, per il centrodestra, per il Partito Democratico, per il Movimento Cinque Stelle. Per tutti. Il Lazio fa parte della Circoscrizione Centro, che comprende anche l'Umbria, la Toscana e le Marche. In tutta la Circoscrizione verranno eletti 15 eurodeputati. Si vota con il sistema proporzionale e si potranno esprimere fino a tre preferenze.
Il centrodestra
Nel Carroccio si sta accelerando. L'Agenzia Nova ha riferito di una riunione che si è tenuta nei giorni scorsi con il segretario regionale Davide Bordoni e con il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Claudio Durigon. Sul tavolo per la corsa a Bruxelles ci sarebbero alcuni nomi in pole position, tra i quali Mario Abbruzzese, che in passato è stato presidente del consiglio regionale del Lazio. Gli altri sono: Pino Cangemi (vicepresidente del consiglio regionale del Lazio) e gli europarlamentari uscenti Matteo Adinolfi e Cinzia Bonfrisco. Ma anche Monica Picca, assessore alle politiche sociali di Fiumicino. Si tratta sicuramente di una bozza di proposta, ma è significativo che della stessa faccia parte Mario Abbruzzese, che infatti sembra già immerso nella campagna elettorale. Nella Lega i riflettori sono accesi soprattutto su Cangemi: l'opzione di una sua designazione alle europee sarebbe fortemente voluta sia da Matteo Salvini che da Claudio Durigon. Nei partiti i leader stanno riflettendo sulla possibilità di candidarsi come capilista in tutte le Circoscrizioni. Le europee saranno molto importanti sia per i nuovi assetti dell'Unione, sia per quanto concerne i riflessi sul piano della politica interna.
In Fratelli d'Italia Giorgia Meloni è tentata di scendere in campo. Anche se nella circoscrizione Centro la possibilità di una candidatura di Arianna Meloni c'è da tempo. Ci sarà sicuramente l'europarlamentare uscente Nicola Procaccini. Tra gli altri nomi che circolano nel Lazio, quelli del presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma e dell'assessore Fabrizio Ghera. Ma la situazione è estremamente fluida e poi bisognerà vedere altresì le manovre nelle altre regioni. Per quanto concerne la provincia di Frosinone, da valutare la possibilità di una candidatura dell'assessore del capoluogo Fabio Tagliaferri. L'altro nome che circola è quello di Gabriele Picano. Quindi Forza Italia. Il ministro degli esteri Antonio Tajani potrebbe essere il capolista. Ci sarà sicuramente l'europarlamentare in carica Salvatore De Meo.
Partito Democratico
Esattamente come Giorgia Meloni, Elly Schlein potrebbe essere capolista in tutte le Circoscrizioni. Ma i nomi dei possibili candidati sono tutti assai pesanti sul piano politico: Marta Bonafoni, Nicola Zingaretti, Laura Boldrini, Dario Nardella. Per quanto concerne Francesco De Angelis, presidente regionale del partito, difficile che possa decidere di candidarsi in un contesto nel quale è complicata perfino la blindatura dei big.
Il precedente del 2019
In provincia di Frosinone la Lega nel 2019 ottenne 96.670 voti, pari al 40,3%. Percentuale largamente superiore a quella del Lazio (32,6%), della Circoscrizione Centro (33,4%) e del livello nazionale (34,3%). In Ciociaria Fratelli d'Italia raggiunse l'8,9%, in virtù di 21.319 voti. Nel Lazio il 9%, nella Circoscrizione Centro il 6,9%, in Italia il 6,4%. Il Partito Democratico nel 2019 in Ciociaria mise in fila 38.536 voti, attestandosi al 16%. Percentuale decisamente più bassa rispetto a quella del Lazio (23,7%), della Circoscrizione Centro (26,8%) e dell'Italia (22,6%). Sempre nel 2019 il Movimento Cinque Stelle in provincia di Frosinone totalizzò 44.494 voti, pari al 18,5%: nel Lazio il 17,9%, nella Circoscrizione Centro il 15,9%, in Italia il 17%. Mentre Forza Italia in Ciociaria arrivò all'8,1%: 19.472 voti. Nel Lazio il 6,7%, nella circoscrizione Centro il 6,2%. In Italia l'8,7%. La provincia di Frosinone ha un europarlamentare uscente: si tratta di Maria Veronica Rossi (Lega). Nella lista del Carroccio ottenne 23.417 preferenze nella circoscrizione, delle quali 12.318 in Ciociaria. Nel 2019 risultò la prima dei non eletti. Quest'anno è diventata parlamentare europea dopo le dimissioni della collega di partito Simona Baldassarre, nominata assessore in Regione Lazio. Da allora molte cose sono cambiate. I risultati che più di altri si possono paragonare con le europee sono quelli delle politiche del settembre 2022 e delle regionali del febbraio 2023. Alle ultime regionali Fratelli d'Italia ha toccato quota 28,11% in Ciociaria. Mentre alle politiche del 25 settembre 2022 si era attestato al 33,09%. Alle regionali Lega al 12,32%, alle politiche al 10,65%. Forza Italia al 10,46% alle regionali e al 10,18% alle politiche. Nel centrosinistra, il Partito Democratico ha ottenuto il 22,66% nel Lazio lo scorso febbraio. Mentre alle politiche del 2022 la percentuale fu del 13,99%. Movimento Cinque Stelle al 6,14% alle regionali, al 16,60% alle politiche. Per quanto riguarda però il numero dei possibili eletti alle europee, è evidente che i partiti devono far riferimento al precedente del 2019. Fratelli d'Italia sfiora il 30% nei sondaggi e dunque è chiaro che rispetto a cinque anni fa andrà ad aumentare il numero di rappresentanti nel Parlamento di Strasburgo e Bruxelles. Discorso opposto per quanto riguarda la Lega. Indipendentemente dalla candidature di esponenti locali, nessuno potrà permettersi il lusso di rilassarsi alle europee. Perché i leader nazionali guarderanno al risultato con la massima attenzione. Perfino nelle dimensioni locali: regionale, provinciale, comunale. Una sorta di esame di maturità per le classi dirigenti. Nessuna esclusa.
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