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La situazione

Elezioni provinciali. Il nodo delle candidature

È sempre sfida tra Giuseppe Pizzuti (Lega) e Umberto Santoro (FdI). Sul tavolo l'ipotesi di una divisione del voto delle civiche

giuseppe pizzuti

Il consigliere provinciale uscente Giuseppe Pizzuti

Sono giorni intensi e frenetici negli ambienti politici alatrensi in vista delle elezioni provinciali. In maggioranza l'aria è un po' tesa per via della doppia candidatura, almeno sino ad oggi, di Giuseppe Pizzuti, consigliere provinciale uscente in quota Lega, e di Umberto Santoro, ex assessore comunale che milita in FdI.

Il primo mira alla conferma, mentre il secondo chiede l'appoggio dopo aver rinunciato all'assessorato ed aver accettato il ruolo di semplice consigliere (anche se ha mantenuto la delega ai servizi sociali, ndc), blindando i numeri della maggioranza stessa dopo il saluto di Antonello Iannarilli, passato a dirigere l'Ater di Frosinone in qualità di commissario. Il problema è che sembrerebbe mancare un comune accordo interno che vada a sostenere con forza l'uno o all'altro, con la possibilità - stando ad alcune voci che circolano - di un frazionamento dei voti del governo Cianfrocca.

Una strada percorribile, ma che non piacerebbe più di tanto soprattutto alla Lega, che starebbe esprimendo più di un malumore, dato che punta alla rielezione di Pizzuti, ma senza alcuni voti ponderati la corsa si farebbe molto complicata. I partiti sono al lavoro e il "nodo" sta tutto nel peso delle liste civiche che fiancheggiano il sindaco, le quali possono determinare lo spostamento dell'ago della bilancia, in una direzione o nell'altra. Ovvio che, in questo quadro, c'è il rischio, per niente peregrino , di scontentare alla fine dei giochi uno tra Pizzuti e Santoro, oppure entrambi.

Il primo, come detto, resterebbe con molta probabilità deluso dal mancato appoggio dell'intera maggioranza, anche perché da due anni riveste il ruolo di delegato consiliare ad una materia delicata come il bilancio, senza però avere un assessorato. Il secondo, idem: ha sacrificato il proprio assessorato per mantenere saldi gli equilibri in consiglio comunale e si aspetta lo stesso sostegno del collega di cui sopra. Un eventuale insuccesso di uno dei due potrebbe avere ripercussioni sugli assetti della maggioranza? Difficile rispondere ora, ma segnali in tal senso si potrebbero avere dopo la presentazione delle liste e le elezioni stesse.

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