Spazio satira
La polemica
05.10.2023 - 18:13
Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca
Ancora un botta e risposta al vetriolo. Ancora sulla sanità. Ancora tra le consigliere regionali Sara Battisti (Pd) e Alessia Savo (Fratelli d'Italia), quest'ultima presidente della commissione specifica. La sanità è la competenza principale delle Regioni, la materia che spesso decide l'esito delle campagne elettorali. Come peraltro accaduto a febbraio. Sara Battisti, presidente della commissione regionale Piani di Zona, rileva: «Il taglio dei fondi del Governo Meloni per la sanità, certificato dalla fondazione Gimbe che, senza mezzi termini, parla di "sanità pubblica verso il baratro", sta mettendo in allarme tutti i Governatori delle regioni italiane con un'unica eccezione: il presidente del Lazio, Francesco Rocca».
Prosegue l'esponente dei Democrat: «Da Fedriga, presidente del Friuli, a Zaia in Veneto, presidenti di Regioni a guida centrodestra, passando ovviamente per tutti gli altri territori, vengono reclamate maggiori risorse per il sistema sanitario che rischia di veder tagliati servizi fondamentali ai cittadini che sempre più spesso, impossibilitati di rivolgersi al privato, rinunciano alle cure: Rocca, invece, resta in silenzio». Conclude Sara Battisti: «È inaccettabile, la Regione Lazio non è la succursale del Governo. Il presidente è stato eletto per rappresentare e difendere gli interessi di tutta la nostra comunità. Sono necessarie azioni immediate: il diritto alla salute va difeso».
Alessia Savo replica: «Noi non siamo abituati ad inginocchiarci davanti a nessuno. La consigliera Battisti non può proprio fare a meno di attaccare il presidente Rocca in modo strumentale e pretestuoso. Lo fece già in campagna elettorale. Adesso torna alla carica, ma anche stavolta portando argomenti del tutto inconsistenti e privi di fondamento. In realtà il presidente Rocca non sta affatto tacendo nei confronti del Governo, ma è in contatto costante con la premier Giorgia Meloni che ha rassicurato sul fatto che non ci saranno tagli al fondo sulla sanità. Anche a Torino ha ribadito la ferma volontà di un dialogo costruttivo con i Governatori delle regioni per trovare le risorse necessarie da investire nel comparto sanitario. Stia tranquilla la consigliera Battisti, perché questa maggioranza non è succube di nulla e di nessuno: non lo è il presidente Rocca e non lo siamo noi consiglieri di Fratelli d'Italia, a cui non appartiene la pratica dell'inginocchiarsi».
Sul tema interviene pure il segretario provinciale del Pd Luca Fantini. Affermando: «La consigliera Savo non è l'avvocato del presidente Rocca, ma la presidente della commissione sanità in consiglio regionale del Lazio. Invece di difendere l'indifendibile, perché la Meloni non ha aperto a nessun dialogo sui fondi per la sanità ma ha semplicemente annunciato un taglio delle risorse da destinare alle Regioni, si preoccupi dei continui passi indietro sui servizi nel Lazio. Le sottopongo un esempio, nel caso le fosse sfuggito: l'allarme lanciato in questi giorni dai sindacati sull'ospedale di Cassino, solo per citare una criticità inerente il territorio della provincia di Frosinone. Consiglierei alla Savo di occuparsi di questi problemi: i cittadini attendono risposte».
Nei giorni scorsi la Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per il Lazio, ha approvato ed emesso quindi il giudizio di parifica sul rendiconto generale della Regione Lazio per l'esercizio finanziario del 2022. Ma con delle eccezioni di parifica che ammontano a 170 milioni di euro. Il presidente Francesco Rocca ha rilevato: «Questo giudizio, che certifica la mancanza di 170 milioni di euro, al di là delle valutazioni di ordine contabile, va letto anche politicamente. Un buco finanziario così importante nel nostro bilancio si tradurrà, infatti, in ulteriori tagli nel prossimo esercizio. E ciò a causa della gestione della precedente Amministrazione della sinistra e dei Cinque Stelle. Come ha spiegato il presidente della Corte dei Conti, la precedente Giunta spesso non ha rispettato le indicazioni arrivate dalla stessa Corte. Questo è il motivo per il quale oggi ci troviamo in tale situazione decisamente difficile, perché imporrà – come detto – ulteriori tagli a un bilancio già pesantemente provato dalla situazione debitoria».
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