Spazio satira
Gli scenari
20.09.2023 - 13:00
L'immagine di una recente seduta del consiglio comunale di Frosinone
Dietro le quinte, lontano dai riflettori. Con l'imperativo categorico di evitare qualunque tipo di conferma. Perfino indiretta. In realtà però il retroscena esiste e i contatti pure. Obiettivo: una sorta di patto per la città nell'ambito di una maggioranza ampia e trasversale. Orizzonte temporale: medio periodo. La traduzione dal politichese è semplice: segnali dall'opposizione in direzione del sindaco ci sono. Riccardo Mastrangeli lo sa perfettamente, ma aspetta l'evolversi di alcune situazioni. Intendiamoci: non è in discussione la formula del centrodestra, ma alcune cose sono successe e altre accadranno.
Il gruppo del Pd
Angelo Pizzutelli, Norberto Venturi e Fabrizio Cristofari sino sono riuniti qualche settimana fa. Lanciando un messaggio forte e chiaro all'indirizzo della federazione provinciale e del circolo cittadino. Quello di una maggiore attenzione nei confronti del gruppo di Frosinone, il capoluogo. Fra l'altro tutti e tre non devono dimostrare nulla sul versante del consenso. Avendo ottenuto sistematicamente centinaia e centinaia di voti e andando oltre i confini del partito e del centrosinistra. Sullo sfondo c'è pure la situazione del circolo cittadino dei Democrat. Potrebbero avvicinarsi i tempi del congresso: Pizzutelli, Cristofari e Venturi non vedrebbero male un'opzione Michele Marini. Ma dalle indiscrezioni che filtrano sia la federazione provinciale che Pensare Democratico di Francesco De Angelis e Sara Battisti potrebbero puntare su Imane Jalmous, che si è candidata (distinguendosi) alle comunali di Frosinone. Insomma, bisognerà vedere quali spazi potrebbero esserci realmente nelle dinamiche del Pd a Frosinone. La domanda è: potrebbero esserci le condizioni per un allargamento della maggioranza? Non è semplice, ma neppure impossibile. Sicuramente però sarebbe necessaria una connotazione civica del gruppo. Impossibile pensare alla partecipazione del Pd ad una coalizione di centrodestra che ha al suo interno Fratelli d'Italia e la Lega. L'opzione al momento è astratta, però sicuramente Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi non aspetteranno all'infinito segnali e risposte dal partito. Inoltre i ben informati riferiscono di diversi contatti tra Angelo Pizzutelli e Riccardo Mastrangeli.
Le opposizioni
Il bivio c'è stato a fine luglio, quando Pd e Lista Marzi hanno sottoscritto una nota critica nei confronti della maggioranza e in particolare dell'assessore Alessandra Sardellitti. Indicativo il titolo di quel comunicato stampa: "La Destra al capolinea". Il punto è che quella presa di posizione fu firmata soltanto da Pd e Lista Marzi. La Lista Marini si smarcò immediatamente, Polo Civico e Psi non la condivisero. La domanda a mesi di distanza è la seguente: è stata la mossa giusta considerando che in quel modo si è resa evidente una doppia spaccatura nell'opposizione? Quella tra Pd e Psi risale alle elezioni visto che i Socialisti si sono presentati da soli. Quindi la frattura della coalizione che ha sostenuto Domenico Marzi: Pd e Lista Marzi da una parte, Lista Marini e Polo Civico dall'altra. Fra l'altro pochi giorni prima la maggioranza di centrodestra aveva approvato il documento contabile con 22 voti su 22. Non esattamente una coalizione al capolinea. Successivamente sono accadute pure altre cose. La Lista Marini, attraverso il coordinatore Francesco Trina e il consigliere comunale Andrea Turriziani, in diverse occasioni ha lanciato segnali inequivocabili all'indirizzo del primo cittadino. Discorso differente per quanto concerne il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli, che ha due consiglieri comunali. Nei mesi scorsi si è sollevato un vespaio di polemiche per la foto che ritraeva vicini lo stesso Gianfranco Pizzutelli e il sindaco Riccardo Mastrangeli. In occasione di un evento organizzato dall'assessore regionale Pasquale Ciacciarelli (Lega). Pizzutelli ha ribadito il profilo civico della lista. Ma bisognerà vedere quello che succederà alle europee. Tra i candidati dovrebbe esserci Mario Abbruzzese, con il quale Gianfranco Pizzutelli ha rapporti forti, sia politici che di amicizia.
La maggioranza
Riccardo Mastrangeli non si sbilancia. Ma neppure chiude la porta a scenari di possibili aperture. La linea è chiara: la "bussola" è rappresentata dalla maggioranza di centrodestra che ha vinto le elezioni comunali. Se però dovessero esserci degli "strappi", allora la prospettiva cambierebbe. C'è da dire che la coalizione ha effettuato prove di forza in ogni momento topico. Non per questo però mancano fibrillazioni e tensioni. Per esempio sul pacchetto di misure da adottare per il Piano urbano della mobilità sostenibile: piste ciclabili e Bus Rapid Transit in primis. Ma anche sul futuro assetto di piazzale Kambo dopo la riqualificazione. Le posizioni del presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri (Lista Ottaviani) e del consigliere delegato allo Scalo Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli) non sono certamente un segreto. Così come nei mesi scorsi c'è stato l'episodio dell'uscita dall'aula, prima della votazione di una delibera, dei consiglieri Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli), Pasquale Cirillo (Frosinone Capoluogo), Maurizio Scaccia (Forza Italia) e Giovanni Bortone (Lega). Qualcuno aveva ventilato l'ipotesi della costituzione di un nuovo gruppo in maggioranza. Poi non è successo e la situazione è cambiata. In ogni caso però nel centrodestra la soglia di attenzione rimane altissima. C'è un'altra considerazione da fare: nel centrodestra in diversi sono pronti a salire sulle barricate se dovessero esserci delle reali aperture nei confronti di gruppi o esponenti delle opposizioni. Insomma, una situazione kafkiana. La maggioranza ha un solo modo per evitare l'apertura di scenari differenti: non far mancare voti al sindaco nelle occasioni che contano. Non sarà semplicissimo considerando l'importanza degli scenari all'orizzonte. Mentre le opposizioni sono ferme alla terza sconfitta elettorale consecutiva. Nessun passo avanti da giugno 2022. E soprattutto nessun segnale dei partiti sulla volontà di invertire il trend. Perfino normale che più di qualche consigliere valuti le mosse da fare.
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