Spazio satira
Lo scenario
19.07.2023 - 11:00
Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli
Neppure il tempo di archiviare le fibrillazioni per la foto di Gianfranco Pizzutelli insieme a Riccardo Mastrangeli alla manifestazione di Pasquale Ciacciarelli a Castrocielo, che in maggioranza si apre un altro fronte. Probabilmente decisivo perché riguarda un argomento programmatico destinato a fare la differenza. Vale a dire il percorso del Bus Rapid Transit. I tempi ormai sono serrati: entro il 30 settembre il piano dei lavori dovrà essere appaltato. Il che vuol dire che per fine luglio-inizio agosto bisognerà indire la gara.
Il problema è il percorso: così come individuato ha già provocato dei dubbi all'interno della coalizione di centrodestra. Ieri mattina giro di telefonate vorticoso che ha visto protagonisti il sindaco Riccardo Mastrangeli, il "vice" Antonio Scaccia, gli assessori Adriano Piacentini e Fabio Tagliaferri, il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri. Le domande sono due. La prima: è possibile modificare il percorso? La seconda: fino a che punto un'operazione del genere può essere effettuata? Il fattore tempo è importante: la fine di luglio dietro l'angolo: si sta studiando la possibilità di una proroga di qualche giorno, ma è evidente che il tema vero è la volontà politica.
Cosa è il Brt
Il progetto è stato spesso indicato anche con la locuzione "metropolitana di superficie". In realtà non sono previste rotaie. Si tratta di un bus elettrico su corsia dedicata. Nello studio di fattibilità del dirigente Marlen Frezza e del funzionario Pio Porretta si legge: «La riorganizzazione complessiva della linea di trasporto collettivo del Brt si basa sull'istituzione di una linea ad alta frequenza, da effettuarsi con bus elettrici lungo un percorso che si sviluppa dal capolinea del parcheggio di interscambio della stazione ferroviaria, transita dal parcheggio dell'ascensore inclinato fino a piazzale De Matthaeis. La linea giornaliera attraversa la zona maggiormente popolata del Comune e si estende per circa quattro chilometri. Il percorso del Brt è descritto per terminali, dove il sistema si attesta e che hanno funzione di terminale, e i tratti di linea, composti da sezioni. I terminali hanno la funzione oltre che per l'esercizio del sistema di Tpl, anche da nodo di interscambio con gli altri modi di trasporto». I terminali individuati sono la stazione ferroviaria e piazzale De Matthaeis; le direttrici principali sono via Moro e via Marittima, mentre i punti di snodo via don Minzoni, via Sacra Famiglia, via Puccini, via Moro, via Casilina, via De Matthaeis, via Adige e via Po. Prosegue la relazione: «Lungo il percorso sono stati individuati i tratti, suddivisi per sezioni in cui, allo stato attuale delle dimensioni delle sezioni stradali, delle infrastrutture e dell'assetto della circolazione viaria e della sosta, è possibile prevedere una sede dedicata per la circolazione dei mezzi... L'intervento richiede oltre all'installazione dei sistemi di ricarica, la realizzazione di una sottostazione per la fornitura della tensione necessaria per consentire la contemporanea ricarica veloce di più mezzi, e gli accessori per consentire la fermata ed il ricovero dei passeggeri in attesa. Fattori come pendenza, variabilità e visibilità dell'asse del tracciato, numero e distanza tra le intersezioni, possono incidere anche sulla fattibilità della sede riservata». La sede dedicata potrebbe coincidere con la corsia della pista ciclabile, per esempio in via Marittima. Il sindaco Riccardo Mastrangeli ha detto a Ciociaria Oggi nei mesi scorsi: «È previsto dalla normativa il cosiddetto percorso promiscuo, tra Brt e pista ciclabile. Valuteremo la situazione dopo gli approfondimenti dei tecnici». Gli spazi per il passaggio del Bus Rapid Transit vanno organizzato. Tenendo presente che il Brt viaggerà dallo Scalo a De Matthaeis ma anche in direzione opposta. E bisognerà considerare contemporaneamente, in relazione al tragitto, la pista ciclabile, le fermate, il restringimento della carreggiata e tutto il resto.
Le posizioni politiche
Riccardo Mastrangeli è stato sempre chiaro, sia in giunta che nelle riunioni di maggioranza: sulla mobilità urbana non si torna indietro. Né tantomeno si può correre il rischio di perdere i finanziamenti. Ecco perché vanno indette le gare e aggiudicati i lavori. Fra l'altro Brt, piste ciclabili e ciclopedonali, parcheggi e sensi unici fanno tutti parte di una proposta unica. Non solo: si tratta di un progetto amministrativo che va in continuità con la precedente giunta di Nicola Ottaviani. Della quale facevano parte sia Mastrangeli che molti degli attuali assessori. D'altronde problemi e malumori erano emersi già a marzo. E il primo cittadino in un convegno alla Camera di Commercio aveva detto tra l'altro: «La posizione geografica della città non aiuta e le montagne intorno non agevolano purtroppo il ricambio dell'aria. Che non c'è. Le polveri sottili sono troppo elevate e bisogna intervenire. Tutte questioni che ripeto ai miei amministratori. Ma trovo barriere. Qualche consigliere comunale si sta mettendo di traverso perché si esce dalla propria comfort zone». La rivoluzione dell'intera mobilità urbana sicuramente è un argomento complesso e perfino impopolare. Mastrangeli andrà avanti. Resta da capire quali sono gli spazi per trovare un "punto di caduta" all'interno della maggioranza. Considerando che già sui percorsi delle piste ciclabili di via Puccini e via Fontana Unica le polemiche non erano mancate. Infatti il sindaco ha disposto approfondimenti. Nei giorni scorsi in un'intervista a Ciociaria Oggi, Fabio Tagliaferri (assessore e segretario cittadino di Fratelli d'Italia) aveva affermato: «Le piste ciclabili, il Brt, le isole pedonali sono tutte iniziative che possono essere rivisitate alla luce delle sperimentazioni fin qui portate avanti. Nessuno deve innamorarsi dei progetti pensati, tutto può essere migliorato e cambiato se ci si rende conto che alcune cose devono essere cambiate». Evidentemente si tratta di un tema importante all'interno della maggioranza. Ora decisivo.
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