Spazio satira
Piedimonte San Germano
28.01.2025 - 18:00
Il Comune di Piedimonte San Germano
Processo “Cinquecento”, politici e imprenditori assolti a settembre scorso. Condannati gli elettori. Ora la procura fa appello. E le difese degli elettori, a loro volta, scaldano i motori: una già pronta al deposito, l’altra in fase di valutazione. La sentenza di primo grado è stata impugnata dalla procura nei confronti del vice sindaco di Piedimonte Leonardo Capuano e dell’imprenditore Piero Varlese, entrambi assolti con formula piena in primo grado. Così come lo sono stati il sindaco Gioacchino Ferdinandi e l’ex sindaco Vincenzo Nocella. Un processo, quello su un presunto voto di scambio a Piedimonte, che si è concluso dopo una quindicina di udienze e almeno tre rinvii con l’assoluzione di politici e imprenditori. E la condanna di due elettori.
Il processo
Il processo era stato aperto sull’ipotesi di un presunto voto di scambio - posti di lavoro dietro la promessa del voto - per le amministrative a Piedimonte del 2015 e del 2017. L’operazione “Cinquecento” dell’Arma fu un vero terremoto: portò ad avanzare una ipotesi di corruzione elettorale. In prima battuta di una presunta associazione finalizzata al voto di scambio. Ipotesi - lo ricordiamo - già decaduta già in udienza preliminare. Sotto la lente, presunte promesse di posti di lavoro in cambio di voti: su questo binario si innestava - appunto - il secondo filone, aperto a carico di tre elettori che avrebbero (sempre in base al castello accusatorio) accettato la presunta promessa. La richiesta di riunire i due filoni era finita nelle mani del presidente Capurso: così politici ed elettori coinvolti nell’indagine dell’Arma per l’ipotesi di corruzione elettorale erano stati chiamati ad affrontare unitariamente il processo in base al principio per cui anche solo «l’accettazione della promessa di un vantaggio in cambio dell’appoggio elettorale, pure in mancanza della concreta esecuzione dell’accordo, integra il reato».
Dopo 15 udienze, alcuni rinvii e la riunione dei due tronconi giudiziari - quello a carico degli elettori e quello a carico degli amministratori - la sentenza di primo grado è stata pronunciata a metà settembre. Assolti Ferdinandi (nei cui confronti il pm Mattei, prima delle discussioni, aveva chiesto l’assoluzione), Varlese, Capuano e Nocella. Condannati a sei mesi - pena sospesa - i due cittadini-elettori. Per i quali le difese (ora sono assistiti dagli avvocati Pacione e D’Anella) stanno pensando all’appello: una già pronta al deposito, l’altra in valutazione. Appello presentato invece - come detto - dalla procura per Capuano e Varlese, partendo dalla valutazione dell’attendibilità delle dichiarazioni rese da chi ha mosso le principali accuse.
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