Spazio satira
Stellantis
09.01.2025 - 10:00
Gli operai della De Vizia sotto alla sede del ministero martedì pomeriggio
Ancora poche ore e si capirà la sorte dei lavoratori a un passo, ormai, dal licenziamento definitivo (la procedura scadrà il 16 gennaio). Ancora poche ore e si capirà se tra Stellantis e De Vizia è stato trovato un accordo che possa portare a una proroga dell’appalto scaduto il 31 dicembre. Oggi alle 13 le parti, insieme al ministro Adolfo Urso e ai sindacati, si ritroveranno nella sede del Mimit dopo aver ascoltato le varie posizioni, analizzato i documenti e scandagliato ogni aspetto. La fumata nera di martedì ha gelato i lavoratori che speravano in un epilogo simile a quello toccato alle altre aziende di servizi (Trasnova, Teknoservice e Logitech) che hanno incassato, appena poche settimane fa, la proroga dell’appalto a un anno anche se a precise condizioni e con una verifica quadrimestrale da parte dello stesso ministero. E, invece, per De Vizia dopo tre ore di discussione non si è giunti ad alcuna conclusione, né positiva né negativa.
«La riunione - ha detto il segretario provinciale della Uilm, Gennaro D’Avino - si è conclusa con notevoli difficoltà; dopo la rottura definitiva, era prevedibile una certa freddezza nei rapporti. La discussione, durata oltre tre ore, non ha ancora portato ad un accordo sull’appalto De Vizia. È stato concordato di riconvocare il tavolo per definire il futuro di 32 dipendenti, ovvero 32 nuclei familiari. Le nostre richieste rimangono invariate: chiediamo a De Vizia il ritiro della procedura di licenziamento collettivo per i 32 lavoratori, al fine di avviare un confronto costruttivo, per comprendere le decisioni e le proposte di Stellantis. In una società civile, il lavoro è un diritto fondamentale e inalienabile; non si tratta di 32 numeri, ma di 32 famiglie, e non possono esistere lavoratori di serie A e di serie B. Speriamo che queste 48 ore siano servite a Stellantis per capire se ci siano condizioni diverse rispetto a quelle che ci avevano prospettato e speriamo che De Vizia possa sedersi al tavolo con il ritiro dei licenziamenti perché questi 32 padri di famiglia hanno dato tutto alla fabbrica, anima e corpo, e si ritrovano ora senza nulla. Oggi sarà decisivo».
Gli fa eco il coordinatore regionale Uilm, Francesco Giangrande: «Sicuramente siamo di fronte a una vertenza difficoltosa, è complicato capire quale risultato ci sarà, auspico che le parti possano poter raggiungere, anche per volontà sostanziale del sindacato, un accordo che possa non scontentare nessuno ma, in primo luogo, possa non scontentare i lavoratori di De Vizia e la Uilm che li ha sostenuti fino ad oggi. Lavoreremo anche nella giornata odierna e nella mattinata di domani affinché le parti possano raggiungere e un equilibrio che comporti un risultato positivo per tutti». Dita incrociate, insomma, ma anche nervi tesi. La situazione non è rosea e la mancata risoluzione in tempi brevi impensierisce. Gli operai saranno anche oggi sotto alla sede del ministero delle Imprese e del made in Italy, al loro fianco i colleghi delle altre realtà aziendali in segno di sostegno e di vicinanza. La partenza è prevista alle 9.30 dall’ingresso due dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano. Con la speranza che l’incubo finisca.
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