Monte San Giovanni Campano
27.08.2025 - 16:00
Francesco Poce, consigliere di minoranza di Monte San Giovanni Campano, denuncia ancora una volta la situazione di degrado in Piazza Aldo Moro. L'ultimo episodio riguarda un bambino ferito e costretto a ricevere dieci punti di sutura dopo una caduta in Piazza Aldo Moro, nella frazione di Colli. A detta del consigliere di minoranza, «la piazza, cuore pulsante della frazione, è ormai ridotta in uno stato di abbandono inaccettabile. Il manto dissestato, l’illuminazione carente, l’arredo urbano deteriorato, i locali sottostanti trasformati in discarica: tutto contribuisce a creare un ambiente insicuro, dove il rischio è reale e quotidiano».
Secondo Poce, nonostante l’assenza delle istituzioni, ci sono segnali di speranza. «Alcuni interventi di sistemazione delle aiuole e dell’arredo urbano sono frutto esclusivo dell’impegno di giovani del posto, ragazzi che con spirito civico encomiabile si prendono cura del proprio territorio. Gli stessi che, oltre a farsi carico dell’organizzazione di manifestazioni di aggregazione sociale, si sentono in dovere – per quanto nelle loro possibilità – di garantire un minimo di decoro a quello che dovrebbe essere, a tutti gli effetti, il luogo di ritrovo per eccellenza: la piazza della frazione» prosegue.
A detta del consigliere di minoranza, «è necessario, oggi più che mai, alzare la voce e chiedere una volta per tutte una programmazione seria, concreta, che parta dalle emergenze e arrivi fino alla manutenzione ordinaria, quotidiana. La manutenzione deve diventare un programma trasparente e noto ai cittadini, non una risposta estemporanea all’indignazione del momento. Abbiamo bisogno di una gestione che guardi con attenzione a ogni angolo del nostro territorio, non solo quando riflettori e telecamere si accendono. A nome dei cittadini che rappresento, chiedo interventi urgenti, visibili e continuativi. Piazza Aldo Moro merita di essere restituita alla comunità come luogo sicuro, decoroso e vivibile. Lo chiedono le famiglie, lo chiedono i bambini, lo chiedono quei giovani che ancora, con passione e senso di appartenenza, provano a fare la loro parte».
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