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La mostra

Il “Solstizio d’inverno” di Marrocco

La personale allestita al castello di Rocca d’Evandro è visitabile fino al 9 marzo

Il “Solstizio d’inverno” di Marrocco

Il Castello medioevale di Rocca d’Evandro in provincia di Caserta, recentemente restaurato, ospita la mostra “Franco Marrocco. Solstizio d’inverno”. Il progetto della mostra, curato dal professor Massimo Bignardi, storico e critico d’arte, in collaborazione con l’Associazione Culturale Ars-Ubivitae e l'Associazione Giuseppe e Gina Flangini, si iscrive nel desiderio di proporre a un pubblico più ampio il lavoro di Franco Marrocco, costruendo due percorsi espositivi che animano l'ala a mezzogiorno del piano nobile del castello. L’esposizione del primo percorso si compone di quattordici opere che l’artista ha realizzato nel corso degli anni Ottanta e che ruotano intorno a una opera che è il grande trittico, “Sul mio cielo volano anche gli angeli” (148x480 cm) del 1986, presente in quell'anno alla XI Quadriennale di Roma.

A precedere tale opera, vi sono alcune tele realizzate tra la fine degli anni Settanta e il 1984, quali ad esempio “Il cielo”, ovvero quando il lavoro dell’artista registra una nuova considerazione del rapporto tra la figura e lo spazio. Il percorso continua nella seconda parte, ove sono presenti sette dipinti di grandi dimensioni realizzati in questi ultimi anni, tra questi “Solstizio d'inverno”, una significativa opera che l’artista ha voluto donare alla nascente collezione d'arte contemporanea del MaR (acronimo di Museo arte Rocca d’Evandro), la cui istituzione è stata deliberata di recente, unitamente alla creazione al suo interno della Collezione d’Arte Contemporanea, fortemente sollecitata dall’artista Marrocco, originario del centro. Sulla mostra, «Dalla distesa quasi bianca della tela, leggerissime tracce emergono per raccontare la presenza della natura», scrive Bignardi. «Il silenzio va oltre e scivola verso l’alto del dipinto: lì, a mo' di architettura, l’artista ha costruito un vano, dal quale si slancia un ramo d’argento. La luce lo capta e lo fa brillare: l’Avvento».

Il progetto del nascente museo arte di Rocca d’Evandro, mira ad intercettare sia l’attenzione verso le specificità del territorio, ossia le tradizioni popolari e la monumentale bellezza della Rocca avvolta dal fascino del medioevo, di cui, a distanza di pochi chilometri, ne è somma testimonianza l’Abbazia di Montecassino, sia dei linguaggi di età moderna e della nostra contemporaneità conservati nella Reggia di Caserta, la Versailles italiana. Un museo è una pagina attiva del nostro essere nel presente, un modo come sollecitare l’attenzione ai riti, dare un nuovo occhio alla tradizione. Nato nel 1956 a Rocca d’Evandro, Franco Marrocco ha compiuto i suoi studi al Liceo Artistico di Cassino e poi all’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Le sue prime opere, caratterizzate da un realismo carico di umori esistenziali e di marcature espressionistiche, risalgono alla fine degli anni Settanta, periodo in cui Marrocco inizia ad esporre i suoi lavori in mostre personali – come quella al Centro Servizi Culturali di Cassino (1978) – e collettive, come in occasione del Premio Mazzacurati di Teramo (1979). A partire dagli anni ottanta la sua attività espositiva si fa sempre più intensa: protagonista di numerosi allestimenti personali, ha partecipato a mostre collettive in Italia e in Europa. È titolare di Cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. La mostra ad ingresso gratuito, sarà visitabile fino al prossimo 9 marzo.

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