Spazio satira
La mostra
21.04.2024 - 21:00
L'artista Mario De Luca
Anni di ricerca per avere la materia su cui poter lavorare, hanno scandito il tempo di Mario De Luca, artista unico per la sua arte irripetibile. Il virtuoso dell’arte è presente fino al 30 maggio con i suoi straordinari lavori nell’atrio del Rettorato dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, con la personale dal titolo “Sospesi”. I lavori di De Luca, sono realizzati con materie prime tra le più eterogenee e rigorosamente di recupero, creando un’arte irripetibile, fatta di fusioni polimateriche e forme multidimensionali. L’artista riesce a donare nuovi significati e inediti volumi a questi elementi logorati dal tempo e abbandonati, per donar loro nuovo senso, nuova vitalità ed espressione, inserendoli e fondendoli come parte di un tutto ricco di simbolismi e contenuti diversi da quelli originari.
La sua, è una ricerca che tende a stabilire una linea di continuità tra le arti senza mai, tuttavia, far perdere l’autonomia delle singole discipline. Ciò che su tela o su carta appare bidimensionale, trova una sua matericità tangibile nella scultura. Le sue figure sono esili, leggere, fluttuanti non solo nello spazio, ma anche nel tempo; persino la scultura, tendenzialmente connessa all’idea di peso, appare leggera, sospesa, in perenne attesa. La qualità meccanicistica ravviva le forme nella stessa composizione, allo stesso tempo, la sua applicazione artistica, conferisce un senso di leggerezza alle sue forme, suggerendo un mondo interiore in cui elementi meccanici e organici sono spesso intercambiabili.
Dare struttura alla leggerezza vicina all’immaterialità, all’evanescenza, a un segno, pur se in rilievo, delicatissimo, non è certo cosa facile. Questo è ad ogni modo il fondamento della ricerca di Mario De Luca. La costruzione di ogni lavoro di De Luca rispecchia una quieta ma ostinata familiarità con la visione dei ritmi e delle forme talora assorbite in atmosfere-sfumate. Lirismo, dunque, ma assai motivato sul piano non solo delle matrici della formazione ma in primo luogo sul piano della progettazione. Mario De Luca, ha la rara capacità di cogliere la traccia invisibile del reale uscendo dalle schematizzazioni sempre troppo rigide tra astrazione e figurazione. L’intera opera dell’artista è infatti svolta con rigorosa coerenza, di ordine prevalentemente poetico, declinandosi lungo uno splendido percorso stilistico tramite un continuo e quasi ascetico esercizio di affinamento e di approfondimento di quelle risorse linguistiche che possono condurre a percorrere territori estremi dell’astrazione pittorica e di una astrazione, in questo caso, di assoluta liricità.
La mostra “Sospesi” (apertasi il 15 aprile la cui conclusione è prevista per il 30 maggio), promossa e realizzata nell’ambito delle attività di Terza Missione dalla Delega del Rettore per la Diffusione della Conoscenza e della Cultura - Scire (professoressa Ivana Bruno), è curata dall’Associazione culturale “Pentacromo” con la direzione artistica del professor Luca Palermo, docente di Storia dell’Arte Contemporanea del Dipartimento di Lettere e Filosofia dello stesso Ateneo.
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